Paolo Donà (dirigente del San Luigi): “Abbiamo giocato a Udine su un campo mal messo perchè quello di Tricesimo è stato seminato. Noi ci siamo complicati di nuovo la vita perchè avevamo il controllo ma non l'abbiamo chiusa contro una squadra onesta e che non ha mai mollato. A cinque dalla fine, tra l'altro, un nostro contropiede è stato fermato fallosamente. Giusto non dare il rigore perchè il fallo era fuori, ma l'espulsione per fallo da ultimo uomo ci stava. Non c'è stata invece e questo poteva pesare nell'arrembaggio finale dei nostri avversari”.

Edo Paolini (dirigente del Ronchi): “Pallino del gioco più in mano al Fontanafredda, che aveva più tecnica e a tratti siamo andati in affanno, ma non abbiamo mai mollato e nel finale siamo andati vicinissimi al pareggio con un'occasionissima di poco fuori di Ferraro a cui si aggiunge una traversa di De Campo”.

Claudio Carlassara (dirigente del Kras Repen): “E' stata una battaglia con due giocatori espulsi più il mister in casa nostra e un rosso per loro oltre a cinque ammoniti contro due. Decisivo un rigore, mentre noi potevamo averne due”.

Riccardo Allegretti (allenatore del Primorje): “Una giornata disastrosa: eravamo riusciti a pareggiare con Rudes e poi a colpire una traversa con Kuniqi, ma nella ripresa siamo andati in tilt come l'arbitro, che ci ha comminato tre espulsioni e ha dato un gol – non gol senza avere il guardalinee: come sia riuscito a vedere non si sa...”.

Giovanni Candutti (dirigente dell'Audax Sanrocchese): “Peccato questa prestazione dopo quella positiva contro l'Ism, ci siamo svegliati solo dopo la mezz'ora e poi nel secondo tempo abbiamo avuto di nuovo un atteggiamento negativo. Siamo anche riusciti a pareggiare e ad avere le occasioni per andare avanti, ma dobbiamo avere più continuità. Prova opaca anche dell'arbitro nei confronti di entrambe le squadre. Tra l'altro c'era una carica sul nostro portiere sul 2-1, segnato con uno schema su corner, mentre a 20' dalla fine, su una punizione per noi, c'era un avversario a un metro dalla palla e questo ne impediva la battuta, ma l'ammonizione è andata al nostro con conseguente espulsione... Ora avremo il derby di Gorizia con la Juventina...”.

Mauro Cossettini (allenatore Ism Gradisca): “Molto bene, abbiamo legittimato il lavoro fatto in settimana quando i ragazzi hanno preso una passata di bianco perchè ci vogliono il bastone e la carota. 5-0 contro la prima in classifica è un risultato che dice molto. Abbiamo fatto una buona prestazione, ma c'è ancora strada da fare per migliorare ancora. Intanto, però, sono contento e mi è piaciuta la risposta avuta dopo la sconfitta dell'altro sabato. Era stata una macchia, ma la strada è quella giusta. Con questo risultato abbiamo il miglior attacco. Tutti bene su ritmi altissimi”.

Lorenzo Costantini (allenatore del San Giovanni): “Gradisca squadra forte, ma ce la siamo giocata nel primo tempo anche se è finito 2-0. Nel secondo eravamo ben messi decisamente, stavamo cercando di rimontare, ma la nostra espulsione ha avuto il suo peso e la partita è cambiata”.

Claudio Venica (ds Valnatisone): “Sono andato via sullo 0-2, ma si vedeva che non era una partita destinata a finire così...”.

Paolo Soavi (ds del Vesna): “Ci sono ancora e sempre problemi tra ragazzi rotti, senza voglia e addii. Insomma è andata male anche stavolta e purtroppo non ci siamo presentati, vedremo come risolvere il problema”.

Francesco Mucci (allenatore dello Zaule Rabuiese): “Peccato, avremmo voluto giocare e non vincere a tavolino per verificare il lavoro fatto in settimana. Anche perchè è più bello vincere sul campo e non così. Gentilmente il Vesna ci ha concesso il campo a sette dopo che abbiamo fatto l'appello e abbiamo fatto un allenamento di una mezz'ora”.

Luciano Bosdachin (allenatore del Trieste Calcio): “Nei primi 20' mi sembrava di rivedere la partita con la Juventina... giocavamo ma non segnavamo, poi l'abbiamo sbloccata e il primo tempo è finito 1-0, anche se avremmo meritato di più. Nella ripresa loro sono cresciuti, noi siamo calati, ma un rigore ci ha permesso di raddoppiare. Ero lontano, non ho visto se c'era o meno, ma in ogni caso ne aspettavamo uno dal primo tempo”.

Manuele Bergamasco (vice allenatore del Domio): “Primo tempo con due occasioni evidenti per loro e una sterile per noi. 1-0 al 38' con nostro sbaglio in area piccola su una punizione loro. Mister Cherin ha toccato le corde giuste nello spogliatoio e il cambio di modulo ci ha permesso di fare meglio grazie anche a un paio di 2002. Abbiamo avuto un paio di occasioni, ma un rigore dubbio ha determinato il 2-0 e la gara si è incanalata così, anche perchè eravamo stanchi”.

Massimo Laudani

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