IL BRONTOSAURO - Le prove e i provini sono peggio delle zanzare
Dilaga la moda che però può avere un senso nel calcio professionistico, non certo tra i dilettanti. Borsetta ancora sotto esame, stavolta al Torviscosa: eppure che sia forte lo si sa...
Già non se ne può più di questa moda dei calciatori in prova. Prova, provino, provetta, diamoci immediatamente un taglio, questa è roba (robaccia) da calcio professionistico: lì può avere un senso, tra i dilettanti è come una puntura di una zanzara tigre ripetuta cento volte.
Lo scorso anno vi si applicò, tra gli altri, il Lumignacco, ma i risultati non sono stati memorabili. In queste settimane la barbara usanza dilaga e con pessimi risvolti quanto meno umani. Ha fatto scalpore il caso del Cjarlins Muzane, che ha dovuto "valutare" giocatori con i quali ha vinto l'Eccellenza, i Nastri e i Borsetta, per fare due nomi, forse quelli più eclatanti. Ma sono numerose le società che "provano": capiremmo si trattasse di giovani alle primissime armi, o di ragazzi sconosciuti, provenienti da fuori regione, da fuori Italia. Ma che ciò riguardi giocatori da anni e anni in attività sui rettangoli del Friuli Venezia Giulia ha dell'incomprensibile.
Ora, mentre scriviamo queste note, ci è giunta la notizia che l'attaccante Andrea Borsetta, classe '95, dalle qualità innegabili, sta provando al Torviscosa.
Fossimo in Andrea e in quelli come lui avremmo un moto d'orgoglio e risponderemo picche.
"Vuoi provare? No, sono un usato sicuro".
Il Brontosauro