Stavolta l'Ol3 ha sbagliato. E', sia chiaro, in buona compagnia l'ottimo club arancione: la deriva che si nota è abbastanza preoccupante, tra provini, test, ripensamenti e quant'altro il calcio dilettantistico di punta somiglia sotto certi versi troppo a quello professionistico. 
Il caso a cui ci riferiamo ha avuto per protagonista involontario il portiere Gianmarco Cortiula, classe '95, figlio d'arte, e il papà Leonardo, estremo difensore di vaglia prima e preparatore di portieri poi, non ha bisogno di presentazioni.
Ebbene, abbiamo già scritto come Gianmarco sia stato "tagliato" dall'Ol3 a fine agosto, per far posto al '97 Matteo Buiatti: una scelta tecnica che ha le sue motivazioni, non ultima quella di affidare a mister Candon un secondo portiere fuoriquota da affiancare al '99 Spollero. Ma il punto non è questo: una società può tesserare chi vuole, rispettando la normativa, ci mancherebbe.
Il nodo però è quello della tempistica in cui maturano tali scelte: ed è il prezzo che oggi sta pagando Cortiula, perché trovare squadra a inizio settembre, specie per un estremo difensore, è estremamente complicato. 
E lo è di più con la regola dei fuoriquota, saliti a tre in Eccellenza, e rimasti a due obbligatori da far giocare in Promozione, oltre ai canonici quattro in serie D. 
Gianmarco Cortiula racconta: "Mi sono improvvisamente ritrovato 'disoccupato', come mi ha definito qualche amico. Brutta sensazione, ed è terribile dover abbandonare dalla sera alla mattina un gruppo di compagni di squadra con cui hai costruito legami d'amicizia diventati forti. Insieme abbiamo conquistato la promozione in Eccellenza, insieme durante l'estate ci siamo preparati per affrontare l'impegnativa nuova avventura. Non gioco per soldi, lo faccio per passione, per divertirmi e mettermi alla prova. L'amarezza, dunque, è tanta perché più volte mi era stato garantito che avrei fatto parte della squadra, anzi, che avrei disputato la stagione partendo da titolare. Avevo avuto alcune proposte, in particolare un paio da squadre di Promozione ambiziose, ma ho rifiutato perché qui all'Ol3 stavo molto bene. Ora però sono a piedi e, sinceramente, il calcio, la squadra, la porta da difendere già mi mancano tanto, e sono passati pochi giorni...". 
Era già capitato al numero uno di conquistare l'Eccellenza, salvo non venir confermato: "Sì, con il Flaibano, ma la vicenda era stata normale. A fine stagione i gialloneri mi avevano informato di essere in accordo con un portiere fuoriquota: ho preso atto di ciò e ho avuto il tempo di accasarmi altrove".
La solidarietà degli ex compagni di squadra non è mancata: "Anche loro l'hanno presa male, all'inizio neppure ci credevano. Ripeto: abbiamo costruito un gruppo molto unito, che ritengo sia stata l'arma in più per arrivare a conquistare l'Eccellenza. Peccato davvero che le cose siano andate così. Per noi portieri la vita è sempre più problematica e continuo a ritenere che la regola dei fuoriquota sia sbagliata e porti con sé vari problemi ma nessun reale beneficio. Lo pensavo anche quando ero io stesso in età da fuoriquota. Se un giovane è bravo è giusto che giochi, come il nostro Bevilacqua già nella passata stagione; altrimenti deve crescere, maturare e trovare la sua strada nel calcio".
Gianmarco Cortiula non ha voglia di guardare indietro, di rimanere fermo alla brutta avventura da cui è reduce: "Proprio così; ho invece tanta voglia di giocare, mi sono allenato tutta l'estate, tanto da svolgere una settimana di preparazione con papà a Cremona. Insomma, mi sento pronto, prontissimo, gioco a calcio non per soldi ma per passione, spero che qualche società seria decida di puntare sul sottoscritto".
In bocca al lupo Gianmarco, noi facciamo il tifo per te. (alexmag)

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