FANI OLIMPIA - Dall'Arsenal al Valencia di Isco per crescere ancora
Il presidente della società pura, Paolo De Stefani, saluta la nuova stagione, al via domenica con gli Allievi provinciali, e segnata dall'alleanza con il club spagnolo. "Abbiamo tanti nuovi ragazzi"
Nuova avventura per il Fani Olimpia, società pura triestina. A spiegarla è stato il presidente Paolo De Stefani in occasione di una presentazione ad hoc. “Si apre una nuova stagione, che scatterà il 24 settembre, domenica, con gli Allievi provinciali e il 30 con i Pulcini e si spera che sia positiva come le scorse non tanto per i risultati del campo – che non ci interessano –, ma per la crescita tecnica. Abbiamo tanti nuovi ragazzi, perciò si prospetta un'annata incoraggiante. Anche perchè la iniziano con una novità. L'Arsenal ha chiuso le sue scuole calcio in Europa e ha tenuto quelle in India, Cina e Stati Uniti. E' stata una cosa economica? Non si sa... ce ne dispiace tanto, ci siamo trovati bene con il club inglese nei tre anni di collaborazione, avevano istruttori in gamba e tutto il resto era positivo. Così ci siamo dovuti trovare una nuova affiliazione come tutte le altre scuole calcio ex Arsenal. Abbiamo avuto vari contatti, che non sono stati soluzioni di ripiego perchè non li ritengo così. Abbiamo fatto i colloqui e alla fine siamo caduti in Spagna. Non si tratta di Real e Barcellona, ma del Valencia Soccer School. Prima di firmare ci siamo informati e per certi versi abbiamo già fatto dei passi avanti rispetto all'Arsenal. Al di là dei trofei vinti, che ho già imparato a memoria, il Valencia lavora forte sul settore giovanile tanto che ha rilevato la decina di scuole calcio che l'Arsenal aveva in Italia e tra i suoi prodotti c'è un giocatore, che ci ha fatto molto male e cioè Isco. Basta ascoltare la sua filosofia, che peraltro non si discolta molto da quella dell'Arsenal, per capire la serietà della società. Si guarda molto al comportamento da tenere e si vuole incominciare a far capire ai ragazzi, che se si vuole fare qualcosa nel proprio futuro, ci si deve impegnare e questo è sempre stato anche il nostro pensiero. Dal punto di vista pratico avremo i suoi istruttori e un contatto diretto con il club, non solo con i suoi rappresentanti in Italia come succedeva con l'Arsenal, che peraltro teneva anche dei camp e dei corsi nel nostro paese. Ora avremo delle visite fisse per tre anni più qualcuna a sorpresa (pure per i nostri allenatori) e cose varie. Personalmente sono contento perchè ho visto nel Valencia una qualità e un livello individuale più alto di altre scuole calcio. Il Barcellona ad esempio ha preso i suoi fenomeni a 13 anni, Messi non è nato là.... Recentemente ho visto un'intervista a Simone Zaza, che è stata fatta in campo e il centro sportivo del Valencia mi ha colpito”.
Massimo Laudani
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