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Edizione provinciale di Gorizia


PRIMA C - Isonzo e Chiarbola, sfida tra opposti. Ruda o Serenissima?

Il programma della settima d'andata. C'è un Domio arrabbiato per Scarel, che prova a far uscire il Villesse dai guai. Si sfidano Veneziano e Musig, che non hanno segreti l'uno per l'altro


Si rinnova il duello fra Chiarbola e Isonzo, già protagonisti lo scorso campionato e ancora adesso in chiave play-off, seppur alla settima giornata sarebbe abbastanza prematuro parlarne. Quello attuale non sarà un Isonzo spettacolare, segna e subisce poco, ma quando si mette d’impegno sa farsi rispettare soprattutto in casa. Il Chiarbola è diverso, più sfrontatezza, tanti gol fatti (17), di media quasi tre a partita, ma anche parecchi subiti, già 14, di cui la metà però in quella sciagurata partita a Ruda. Al “Furlan” quindi si affrontano due squadre dal gioco completamente opposto: chi la spunterà?
L’altra capolista, il Domio, forte delle cinque vittorie conquistate nelle altrettante prime partite e andato ko inaspettatamente sabato scorso col Primorec, affronta, senza Lapaine squalificato, una gara delicata in trasferta a Villesse. Delicata sia perché gli isontini sono terribilmente affamati di punti, sia perché in settimana la società ha provveduto a sollevare dall’incarico il tecnico Mauro Pinatti affidandosi a Massimo Scarel, e solitamente la cabala è dalla parte di chi cambia.

Nelle zone alte il Ruda, reduce dal sudato successo con l’Isontina, vuol riprovarci, affrontando in casa la Serenissima, non certo irresistibile per la truppa di Terpin e anche i numeri propendono per un pronostico dal segno “1”. Il Ruda è una macchina da gol trascinata dal capocannoniere del girone Luigi Donda che vero attaccante non lo è, ma che ha in organico i vari Rigonat, Bagica e Pantanali, tra i protagonisti dell’ascesa dello scorso campionato. Numeri e giocatori dei quali la formazione ospite di Baulini dovrà tenerne conto per non uscire a mani vuote dal “Michelutti”.
Trasferta non semplice per l’Isontina sul campo dello Zarja anche se fuori casa l’undici del presidente Pillon ha sempre fatto man bassa, tre successi su tre. L’avversario è comunque difficile da affrontare sia soprattutto sul proprio campo a Basovizza, sia per la voglia di punti dei carsolini posizionati nel gruppone delle penultime, ma che saranno privi di Spadaro e Ilic, stoppati dal giudice sportivo.
Anche se riguarda la parte bassa della classifica, la sfida fra Turriaco e Mariano è fra le più importanti della giornata. Il Turriaco infatti ha rotto il ghiaccio vincendo la prima partita stagionale a Grado e scende in campo con il morale alto e voglia di replica ma sarà senza lo squalificato attaccante Becirevic, match-winner con i mamuli. Si trova di fronte un Mariano in evidente crisi di risultati dovuta anche alle tante assenze ma non solo, molta disattenzione e dei reparti ancora non ben amalgamati. C’è da lavorare per mister Veneziano. A proposito, i due allenatori, Musig e Veneziano, si conoscono calcisticamente a menadito avendo lavorato fianco a fianco per alcuni anni a Ronchi rispettivamente alla guida della Juniores e della prima squadra. Derby dei mister dunque.
Sul terreno amico l’Aquileia affronta il giovane San Giovanni e per Riondato e compagni potrebbe essere l’occasione giusta per affondare il colpo ed approfittare di eventuali passi falsi di chi sta sopra e avvicinarsi alle prime poltrone. Occhio però che i triestini fuori casa non mollano l’osso facilmente, sinora tre pareggi con pochi gol.
Dopo un inizio un po’ sotto tono, scopre le carte il Primorec, vince il recupero col Sant'Andrea un po’ a sorpresa e conquista i tre punti in casa del bolide Domio, artigliando l’Aquileia al quinto posto della graduatoria. Ora l’attende l’impegno casalingo con la Gradese. Lagunari indecifrabili, alternano prestazioni buone ad altre molto rivedibili, possono vincere con chiunque, hanno giocatori validi a patto di non essere squalificati o comunque assenti, ma anche perdere con chicchessia. Rientrano dalla squalifica i preziosi Benvegnù e Troian.
Per il Mladost l’appuntamento è casalingo dove non si sbilancia, una vittoria, un pareggio e una sconfitta a Doberdò, e stavolta giocoforza in una delle tre caselle cambierà il numero. Caiffa e soci si preparano per affrontare e superare il Sant'Andrea S.Vito che finora non ha vinto lontano da Trieste e sembra vulnerabile ai colpi dei rossoblù.

Claudio Mariani

 @RIPRODUZIONE RISERVATA

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  Scritto da La Redazione il 20/10/2017
 

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