Derby con esito a sorpresa a Flambro: i lanciatissimi viola di Domenighini, infatti, sono stati superati dal Flumignano di Martinelli, che ha così colto la prima vittoria del suo campionato, alla quale aggiungere tre pareggi e un cammino in crescendo. 
I rossoblù ospiti hanno meritato il successo pieno in virtù di un primo tempo brillante, reattivo e senza sbavature; all'opposto, il Flambro dei 45' iniziali è sembrato la copia sbiadita della formazione capace di scalare la classifica del girone C di Seconda categoria e di salire sul podio. 
Più volte pericoloso, il Flumignano colpisce su azione da calcio d'angolo: Grassi si fa vedere, riceve il pallone e scaglia un piattone che non lascia scampo al portiere di casa. Difesa del Flambro non esente da colpe nella circostanza. 
Insiste la squadra di Martinelli, quella di Domenighini è troppo compassata e lenta per creare pericoli; neppure il temuto Pines Scarel riesce a fare la differenza. 
Nella ripresa il Flambro esibisce fin da subito un piglio diverso; Domenighini pesca nella panchina, effettuando i cinque cambi consentiti, Martinelli fa due sostituzioni, cercando di correre ai ripari nei confronti di chi ha speso troppo. Al 21' arriva il 2-0 rossoblù: l'estremo di casa, Corazza, uscito fuori area, non addomestica al meglio con i piedi il pallone, Hactau gli piomba addosso, vince il contrasto e da trenta metri, nonostante la posizione defilata, spedisce il cuoio nella rete incustodita. 
Il Flambro non si arrende, sa che un gol potrebbe cambiare la storia del derby, anche se in extremis. L'occasionissima, a forza di provarci, arriva, ed è un calcio di rigore. Pines Scarel si presenta sul dischetto, calcia nell'angolino basso, ma la risponda di Germano Fabro è maiuscola; il portierone, un ragazzino di cinquant'anni splendidamente portati, intuisce la direzione della battuta, ci arriva, respinge il pallone, si accende una mischia in area, alla fine la minaccia evapora. E' l'episodio che mette fine alla sfida, facendo respirare mister Martinelli e tutti i rossoblù. Passa qualche minuto e l'urlo del Flumignano sale in aria: vittoria importante, bella, liberatoria, con Evaristo Ammirati che aggiunge: "Fin qui non tenevamo tutti i 90' e nella ripresa andavamo in difficoltà. Ma la condizione sta crescendo e questa vittoria testimonia che la squadra può dire la sua per salvarsi, magari senza troppi patemi. Inutile aggiungere che questo risultato sarà prezioso anche e soprattutto a livello psicologico, morale". 
E il Flambro? Sportivi, i viola, nel riconoscere i meriti dei cugini. Ma anche delusi da un approccio al match non ideale e da una partita nella quale troppe cose non hanno funzionato. Quello del derby ha comunque tutta l'aria di essere un incidente di percorso. 

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