Momento no, momento dove tutto non gira come dovrebbe. Il Pordenone in tre giorni perde due gare consecutive, sintomatiche di un periodo di appannamento, che persiste da diverse giornate, con la squadra incapace di produrre in termini di gol, il perisstente possesso palla. Il piatto, misero, di punti delle ultime giornate, non cancella le certezze di una squadra che ha fondamenta solide, ma non riesce a tramutarle in punti, dopo che nel primo periodo del campionato, vi riusciva con grande continuità.
Colucci torna nel “suo” stadio dove conquisto una promozione in Serie A (1995-96) e dove lo scorso anno iniziò la sua carriera di tecnico nelle categorie che contano, dopo aver allenato la Primavera del Bologna. Vince la sfida tattica, ma Eberini resta imbattuto e centra i secondi tre punti di fila, dopo il successo sul Fano. Il Pordenone scende in campo in formazione inedita, accusando una serie lunghissima di assenze, con un centrocampo completamente rivoluzionato, per le contemporanee assenze di Burrai (squalificato), Misuraca (acciaccato) e Silvestro (squalificato), il tecnico pordenonese inserisce Danza, Lulli e Nunzella a dare fosforo alla manovra.
In difesa, Bassoli prende il posto all’ultimo momento di Stefani, che nel riscaldamento accusa ancora un problema muscolare, dando forfait e completa con Parodi, De Agostini e Pellegrini la linea a quattro. Davanti Sain Maza e Ciurria supportano Raffini, preferito a Magnaghi.
Primo tempo equilibrato, senza grandi emozioni, nonostante l’undici neroverde provi con più lucidità a muovere il pallone, la Reggiana non corre seri pericoli. Primo acuto al 6’ è per i reggiani che vanno alla clonclusione con un colpo di testa di Cesarini, fuori comunque dallo specchio della porta. Al 26’ brivido per Narduzzo: Sain Maza ammaestra il pallone defilato vicino alla baniderina riuscendo a mettere un pallone in mezzo, la palla complice una deviazione di un difensore, assume una traiettoria beffarda che trae in inganno il nr. 1 emiliano e si stampa sul palo. La Reggiana si fa pericolosa nel finale con due conclusioni di Carlini e Ghiringhelli dal limite, entrambe murate in calcio d’angolo.
In avvio di ripresa la Reggiana piazza il colpo decisivo: Panizzi si distende sulla sinistra e traversa verso il cuore dell’area per il compagno Cianci, bravo, in torsione a battere Perilli sul palo lontano. E’ il gol che rompe l’equilibrio e permette alla Reggiana di mettere le mani sul bottino. A nulla servono i movimenti tattici di Colucci, che inserisce Martignago e Magnaghi, con lo scopo di appensatire l’attacco, ma l padroni di casa concedono poco o nulla e una serie di calci d’angolo, quasi sempre preda della difesa. Cade, quindi anche l’imbattibilità esterna, alle porte della delicata sfida di domenica prossima con il Padova al Bottecchia, dove sarà imperativo evitare di perdere ancora, per non arroventare il fine anno.

Gianpaolo Leonardi

REGGIANA - PORDENONE 1-0
Gol:  17′ st Cianci.

REGGIANA: Narduzzo; Lombardo (12′ st Spanò), Crocchianti, Panizzi, Ghiringhelli; Bovo, Genevier, Riverola (34′ st Bobb), Carlini (24′ st Rocco); Cesarini (12′ st Napoli), Cianci (24′ st Altinier). A disp.: Viola, De Santis, Zaccariello, Bastrini. All. Eberini.

PORDENONE: Perilli; Parodi, Bassoli, De Agostini; Pellegrini, Danza, Lulli, Nunzella; Ciurria (37′ st Formiconi), Raffini (15′ st Magnaghi), Sainz-Maza (15′ st Martignago). A disp.: Meneghetti, Stefani, Buratto, Visentin, Peressutti. All. Colucci.

ARBITRO: Maggioni di Lecco.

NOTE: ammoniti Bovo, Napoli e Martignago. Angoli 4-12. Recupero: pt 2′; st 5′.

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