Lo spruzzo d'acqua che ha colpito un assistente arbitrale (involontario o no) alla fine costerà due turni di squalifica (il primo dei quali già scontato domenica) all'attaccante Dejan Sokanovic. La sua società, la Manzanese, è riuscita a limare di un turno il castigo attraverso il ricorso valutato dalla corte d'Appello territoriale, che non ha creduto alla versione del calciatore arancione, ma ne ha ridotto la portata del comportamento sanzionato, applicando quindi il relativo sconto. 
Proponiamo qui di seguito la lettura del provvedimento, con il relativo sforzo di ricondurre le due opposte tesi sull'accaduto a una verità desunta dalla logica. Peccato che non sempre l'ipotesi più probabile e logica sia poi quella corretta.  

Con provvedimento pubblicato sul C.U. n° 49 dd. 02.11.2017 il G.S.T. disponeva la squalifica per tre giornate a carico del calciatore Sokanovic Dejan per essere stato espulso al 40' del 2º tempo perché, dopo essersi seduto in panchina a seguito di sostituzione, lanciava in direzione dell'Assistente dell'Arbitro n. 1 (che si trovava ad una distanza di un metro) dell'acqua (in quantità non copiosa), attingendolo sulla schiena.
Con tempestivo reclamo la società Manzanese impugnava tale decisione affermando l’involontarietà del fatto, a sua detta occorso in quanto il calciatore appena sostituito nel corso della gara, “prima di sedersi prendeva una borraccia d’acqua per dissetarsi; nel mentre la riponeva nell’apposito contenitore fuoriuscivano alcune gocce d’acqua che involontariamente colpivano l’assistente dell’arbitro n. 1 che in quel momento transitava nei pressi della panchina”. 
Non è credibile la versione del fatto descritta dalla reclamante perché, fisicamente, per raggiungere la schiena dell’Assistente, le poche gocce d’acqua fuoriuscite dalla borraccia avrebbero dovuto percorrere verso l’alto e lateralmente uno spazio eccessivo, incompatibile con la scena descritta dalla società: una borraccia “riposta nell’apposito contenitore” non schizza fino alla altezza della schiena di chi passa ad un metro. Al contrario, assolutamente logica ed attendibile è la lettura data dal GST alla verbalizzazione dell’Assistente n. 1 che, con descrizione fide facente ex art. 35.1.1 CGS, fa immediatamente precedere la spruzzata ricevuta da una “nervosa” uscita del calciatore dal campo di gioco in esito alla sostituzione, accompagnata da frasi espresse in lingua straniera con tono acido. L’assistente, pur non avendo visto il gesto, ciò nonostante ha descritto il fatto dello spruzzo d’acqua all’indirizzo della schiena dell’Assistente a lui noto (perché sentito) in maniera tale che anche il GST, come l’Arbitro, ha fatto risalire con perfetta logica il fatto ignoto (non visto) di chi ne sia stato l’autore. Ciononostante, la CSAT reputa che il corretto inquadramento della violazione rientri nell’art. 19 co. 4 lett. a) quale condotta ingiuriosa nei confronti dell’Assistente. Ritiene la CSAT che il calciatore, sedutosi, abbia voluto sfogare una sua pulsione schizzando da tergo l’assistente in segno di spregio. Mancando platealità del gesto e serietà delle conseguenze, la CSAT ritiene di poter contenere nel minimo edittale la squalifica, come da dispositivo.

Ecco, di seguito, le squalifiche e le sanzioni comminate dal giudice sportivo regionale.

ECCELLENZA
Una giornata: Villanovich (San Luigi), Mustafa (Union Pasiano), Cestari (Manzanese), Pinzin (Lignano), Appiah (Tricesimo). 

PROMOZIONE
Tre giornate: Gori (Camino), Giacomo Folla (Gonars) e Renar (Vesna). 

Una giornata: Dragosavjevic (Juventina), Marcuzzo e Paravan (Pro Romans Medea), Righini (Tarcentina) Franceschetto (Pravisdomini). 

PRIMA CATEGORIA
Tre giornate: Tomini (Rive d'Arcano), De Rovere (Vallenoncello).

Due giornate: Frosch (Grigioneri), Cadez (Mladost).

Una giornata: Bolzicco (Azzurra), Pighin (Rivignano), Don (Turriaco), Pitton e Nadalin (Palazzolo), Casanova (Lavarian Mortean), Latin (San Giovanni), De Stefani (Unione Smt), Ingrassi e Blasone (Rive d'Arcano), Gimmillaro (Serenissima), Pignata (Bujese), Teccolo (Ceolini), Simeone (Mladost).

ALLENATORI SQUALIFICATI
Fino al 21/11: Pagnucco (Camino), Stefani (Chiarbola/Ponziana), Chiacig (Torreanese).

Fino al 17/11: Corosu (Tricesimo), Pidutti (Rive d'Arcano), Corona (Vesna). 

SANZIONI ALLE SOCIETA'
250 euro al Rive d'Arcano perchè, "dopo la fine della gara, al rientro negli spogliatoi, i propri sostenitori rivolgevano epiteti ingiuriosi nei confronti dell'arbitro; tale comportamento proseguiva finchè l'arbitro non entrava all'interno dello spogliatoio; perchè, successivamente, dopo che l'arbitro aveva consegnato il rapportino di fine gara ai dirigenti delle due società, due sostenitori della soc. Rive d'Arcano (i cui nominativi non erano stati inseriti nella lista di gara) si affacciavano dinanzi alla porta dello spogliatoio dell'arbitro medesimo (in zona che doveva essere agli stessi interdetta) e gli urlavano espressioni irriguardose per circa 1 minuto - 1 minuto e 1/2 finchè quest'ultimo non riusciva a chiudere la porta medesima; responsabilità oggettiva". 

150 euro al Tricesimo. 

100 euro Manzanese e Pro Romans, queste ultime due per intemperenza dei propri sostenitori in gare giovanili. 

 @RIPRODUZIONE RISERVATA

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