Sono passati dodici anni da quando appese le scarpe bullonate al chiodo: Fabio Drigo, ha iniziato ad allenare nella sua Concordia Sagittaria. Un ragazzo sereno, pieno di voglia di trasmettere ai ragazzi la possibilità di maturare personalmente e calcisticamente. Arrivato in estate al Sesto Bagnarola, dopo nove gare guida, assieme ai suoi ragazzi terribili, con tre lunghezze di vantaggio, il girone provinciale Allievi di Pordenone. Un cammino senza ombre, con sei vittorie e 3 pareggi, con la palma di miglior attacco del girone con 31 gol messi a segno. Drigo, se lo aspettava un percorso di questa portata?
“Non era nelle aspettative della vigilia: al mio arrivo ho trovato un gruppo da consolidare formato da ragazzi del 2001 e del 2002, con alcuni di loro provenienti da altre raealtà. Ho iniziato a mettere delle basi, portandoli  in ritiro a Tramonti per 3 giorni, al fine di aiutare la consocenza reciproca e devo dire che l’esperienza ci è servita per accellerare l’omogenità. Detto questo, devo riconoscere che il girone è molto equilibrato, con diverse formazioni di alto livello, ma abbiamo saputo interpretare al meglio le nostre caratteristiche, sfruttando le doti e il gioco di squadra.”

Avete dimostrato una particolare propensione alla fase offensiva …
“Riusciamo a portare diversi giocatori alla conclusione e questo ci agevola. La squadra segna molto e con diversi interpreti. Per un tecnico è un motivo di orgoglio, esaltare le caratteristiche di ognuno di loro. Cerco di curare molto l’aspetto mentale e l’impatto giusto, soffermandomi sulle ansie da prestazione, conflittualità reciproche, appartenenza alla maglia e motivazioni personali”.

Lei ha sempre allenato in Veneto; com’è stato il passaggio in Friuli Venezia Giulia?
A livello provinciale, la qualità è molto simile. A mio avviso la differenza si notà di più quando passiamo ai regionali. Per numeri e densità la qualità è superiore”.

Come state vivendo il momento magico?
“C’e entusiasmo crescente. La società ci è vicina e ci segue con passione. Vogliamo lavorare sodo per regalare al club una chances importante di accedere ai campionati regionali. Siamo realisti e viviamo con il giusto equilibrio il momentaneo primato, sapendo che troveremo sulla nostra strada formazione agguerrite e pronte a sgambettarci".

Qual’è la squadra che l’ha impressionata di più?
“Credo che l’Aviano sia una buona squadra, ma quella più pericolosa penso sia il Codroipo. Nello scontro diretto abbiamo pareggiato 1- 1, ma è stata dura".

Nel suo futuro, c’e’ l’idea di passare ad una prima squadra?
“Normale pensare al futuro ipotizzando un salto di qualità, ma ora penso a questi ragazzi, che mi stanno regalando una serie di emozioni forti. Speriamo di rimanere lassù per giocarci il primo posto”.

 @RIPRODUZIONE RISERVATA

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