Il confronto schietto e l’esperienza. Ecco i due elementi che servono più di ogni altra cosa per affrontare i momenti difficili. Lo dicono gli uomini di calcio, coloro che in panchina o in campo hanno affrontato situazioni più o meno complicate. Per provare ad uscire dalla crisi il Pordenone si affida al proprio paladino Mirko Stefani, atleta che in passato ha calcato platee importanti, esordendo in Serie A con il Milan (stagione 2002-2003) e con una lunga carriera alle spalle.
Il capitano anche ieri ha svolto per intero l’allenamento, quindi per la gara di domani sera (20.30) appare pronto a riprendere il proprio posto al centro della difesa neroverde e a indossare nuovamente la fascia al braccio. L’attesa rassicurazione sulla presenza del singolo di maggiore peso specifico per mister Leonardo Colucci va a unirsi alle altre note liete già arrivate dall’infermeria all’indirizzo dell’allenatore pugliese. Al riguardo, pure il centrocampista Gianvito Misuraca ieri ha lavorato con il gruppo, al pari di Emanuele Berrettoni. Tre alfieri in grado di apportare quella dose di esperienza, mancata vistosamente nelle ultime uscite, culminate con tre sconfitte (Triestina, Reggiana e Padova) che hanno fatto sprofondare i ramarri in quinta piazza.
La sfida con il Vicenza arriva a puntino per ridare ossigeno e spegnere sul nascere le molte e pesanti critiche rivolte a Colucci. La piazza non ha digerito alcune scelte tattiche, rivelatesi inefficenti sul campo e una involuzione nel gioco, preoccupante quanto sterile. Per rimanere aggrappati al sogno della Serie B è necessario ritrovare compattezza, contro un Vicenza rabberciato per la situazione societaria in continua evoluzione.
E’ l’occasione per chiudere la striscia negativa e preparare al meglio un finale di andata e l’appuntamento storico di Tim Cup con maggiore serenità. Dopo i vicentini, i neroverdi voleranno in Sardegna per affronatre martedi la sfida con il Cagliari per il quarto turno della Tim Cup. Gara ad eliminazione diretta, con la vicnete che affronterà nel turno successivo l’Inter.
Per l’appuntamento c’è gia fibrillazione in città, oltre alla sessantina di rirriducibili che seguiranno la squadra nella lunga trasferta, è prevista la diretta Rai e in molti centri di ritrovo cittadini sono già comparsi cartelloni per seguire l’andamento della gara.
Di ritorno dall’isola i neroverdi dovranno affrontare la temibile trasferta di San Benedetto del Tronto il 2 dicembre e dopo il turno di riposo incrocieranno la sorpresa Renate per chiudere l’andata. Tutti match ad altissima intensità, dove sarà necessario sfoderare l’ascia.
Per dirigere l’incontro contro il Vicenza è stato designato Daniele Paterna di Teramo . Paterna diresse i neroverdi il 7 dicembre 2016, nella partita casalinga sul campo ghiacciato pareggiata senza gol contro l’Albinoleffe. Una gara terminata tra le polemiche, per le prolungate perdite di tempo bergamasche.
Intanto, oggi è in programma l’ultima seduta di allenamento al De Marchi, alle 14.30 a porte chiuse, in preparazione di Pordenone – Vicenza.
A livello di scontri diretti, le due squadre hanno un unico precedente, datato stagione 1939/1940: l’allora Associazione fascista calcio Vicenza affrontò l’Ond Pordenone. La partita in terra vicentina fu una disfatta per i neroverde allenati da Marcello Polesel, sepolti da nove gol. Al ritorno, nello stadio Bottecchia, andò meno peggio con il Vicenza che vinse 2-0. Riuscirà il Pordenone a vendicare quel pesante precedente? Domani sera l’ardua sentenza.
Ricordiamo che sempre venerdi, per la sedicesima giornata, è in programma anche un altro anticipo, che vedrà impegnato il Mestre a Portogruaro contro il Fano alle 14.30.

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