Eppure il Trivignano ci prova. Non sarà brillantissima la classifica dei bianconeri, ma tenendo conto di tutti i guai affrontati, appare lusinghiera. Qualche esempio di una stagione discretamente stregata? Magari la serie infinita di infortuni, l'aver dovuto avvicendare qualcosa come 6 portieri, le assenze in zona gol, un gruppo che fatica a sprizzare unita e armonia... Ma ciò appartiene al passato, e il 7-1 sul Lestizza fanalino, maturato tutto nella ripresa, dà comunque morale alla formazione di un Franco Zuppichini il quale, come al solito, vive il suo allenare in maniera totalizzante: sagacia tattica, fantasia, passione, esperienza, grinta, genuinità, ogni stilla di energia viene consumata e gettata in campo. Ah, se solo certi arbitri potessero sentire come batte e cosa riempie il cuore di un allenatore, allora si comporterebbero in maniera diversa...
Già, Zuppichini s'è beccato un paio di espulsioni, una in campionato nel match con il Torre, l'altra in coppa, contro il  3 Stelle. Il primo caso è clamoroso. Immaginatevi un direttore di gara che prima e appena cominciata la partita con voce stentorea ordina: "Lei è responsabile; maglie indossate e numero ben visibile altrimenti...".
Franco strabuzza gli occhi, si chiede cosa voglia quel fischietto di Monfalcone. 
Comincia la partita. Dopo un paio di minuti il direttore di gara ricomincia: "Lei è responsabile... L'articolo 10 dice che... Si accomodi fuori". In poche parole, l'arbitro pretendeva che i giocatori in panchina indossassero le casacche, con il numero ben visibile, sopra i giubbotti utilizzati per difendersi dal freddo pungente. 
Incredibile è la scena che è andata in onda a Tapogliano, con i panchinari del Torre e del Trivignano che hanno messo le maglie sopra i giacconi e i giubbotti...
Nel match di Coppa, invece, un vistosissimo intervento falloso su Spinello, che stava difendendo la sua porta, veniva clamorosamente ignorato, con convalida del gol del 3 Stelle. Zuppichini si lasciava scappare un "Ma sei cieco?", e zac, di nuovo negli spogliatoi. 
E adesso? Adesso il Trivignano è atteso da un finale di girone d'andata di fuoco: il Flumignano di questi tempi è un osso duro, poi toccherà alle sfide con i mostri Sangiorgina e Pertegada, infine ci sarà lo scorbutico e battagliero Strassoldo da domare. Insomma, i bianconeri ci provano, a dispetto di una corsa che, fin qui, è stata controvento. Ma nelle difficoltà è emersa la stoffa del timoniere e dei suoi collaboratori, la capacità dei ragazzi di tener duro (e di reinventarsi bomber, vero Marega?) e della società di spalleggiare mister e squadra. Anche Conchione, nei limiti del possibile e a singhiozzo, è corso in aiuto. 
E adesso? Lo sanno solo gli dei del calcio, e magari neppure loro, cosa succederà da qui a Natale... 

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