COPPA PRIMA - Impresa della Risanese. Gheller il simbolo
I bianconeri si impongono ai rigori in casa di uno splendido Domio. I tempi regolamentari sono terminati 3-3. Il difensore in campo con 38,5 di febbre e con una deviazione del setto nasale
Strepitosa impresa della Risanese. I bianconeri del condottiero Gigi Barbana si sono qualificati per le semifinali di coppa Regione di Prima categoria, espugnando il sintetico della Mattonaia, fortino di un Domio scintillante e all'altezza di un match disputato all'insegna della velocità e del calcio propositivo. In una serata fredda, umida e da uomini veri, le emozioni sono state numerose: del resto, le due avversarie sono solite offrire spettacolo e non produrre negli spettatori sbadigli o noia. Parte bene la Risanese, che all'ultimo secondo ha dovuto rinunciare a Borsetta (impegni improrogabili), e in tre situazioni i friulani mettono in allarme la difesa dei biancoverdi. Ma il Domio è micidiale quando affonda, e piazza un uno-due che ammazzerebbe anche un toro. Non la creatura di Barbana, che continua a costruire il suo gioco, e prima dell'intervallo accorcia le distanze: Gheller si accende, cross spettacolare per Marco Rossi, il fromboliere la mette nel sacco con una stoccata da bomber di razza.
Ah, sì, Luca Gheller è sceso in campo con 38,5 di febbre, una febbre da cavallo, disputando comunque una prestazione di grossa sostanza. Non solo: l'ex Sangiorgina, in uno scontro di gioco avvenuto durante la ripresa, ha riportato la deviazione del setto nasale, con abbondante fuoriuscita di sangue, ma ha terminato stoicamente il match prima di farsi portare al pronto soccorso per le cure del caso.
Gheller!
Ripresa. E Barbana cala non un asso, ma due, ossia Gabrio Clocchiatti (arrivato per giocare la partita in treno da Milano, dove lavora!) e Bivi: il Domio soffre i nuovi entrati, un concentrato di classe, fantasia e rapidità, gli ospiti prima pareggiano, poi piazzano il sorpasso. Ma non è finita: i triestini non ci stanno a uscire dalla Coppa, e per giunta in casa, sul loro sintetico, e a 5' dalla fine impattano sul 3-3.
Si va ai rigori, un epilogo all'insegna dei colpi di scena e delle emozioni; i cecchini del Domio ne falliscono 3, la Risanese 2, sono i bianconeri a imporsi per 6-5 e a regalarsi la semifinale contro la Bujese, mentre nell'altro incrocio il Codroipo affronterà la Gradese.
Gigi Barbana è orgoglioso della sua squadra. E pieno d'ammirazione per il Domio: "Abbiamo affrontato una squadra piena di giovani interessanti e che esprime un bel calcio. Complimenti al Domio, lavorano in direzione opposta a quello che accade nella maggioranza dei club italiani. I miei ragazzi sono stati straordinari, questa era una partita da uomini veri, una partita da vincere mettendo le capacità individuali al servizio del collettivo e gettando nella mischia spirito di squadra, cuore, coraggio. Siamo felici di essere arrivati in semifinale, insieme ad altre due formazioni del girone B, segno che il nostro campionato è di notevole livello. La Bujese? E' tanta, tanta roba, e anche in campionato secondo me i torelli arriveranno molto in alto. Poi tra le belle quattro di notte c'è la Gradese, sempre capace di grandi imprese e che vanta un gruppo molto unito e un tecnico dotato di capacità e di personalità".
Ma la Risanese formato Gheller non può e non deve aver paura di nessuno.
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