Corti, brutti, sporchi ma vincenti, E questo che conta e fa la storia ma sarà meglio, una volta recuperati tutti gli acciaccati (il fratturato Pinton, il malconcio Ferrari e il febbricitante Nobile), coloro che sono prigionieri di una interminabile fase involutiva (Veideman) e strizzando l’occhio al mercato (la società è a caccia di un piccolo, probabilmente di un playmaker) ritrovare una dignità di gioco. Perchè cosi, pur nell’ambito della mediocrità di un campionato di basso livello, si rischia di non andare lontano. Comunque sia, la Gsa batte Piacenza nel recupero issandosi al terzo posto (a braccetto con la Fortitudo) in classifica. A Forlì pensavamo di di aver assistito al peggio, ma è una squadra sfasata, molle, poco aggressiva e imprecisa quella che sbarca sulla partita: e Piacenza, che esprime un basket organizzato, ma non certo strabiliante, si ritrova con sette punti di vantaggio (13 - 3) dopo 6 minuti. La Gsa spreme nettare praticamente soltanto da Dykes (più un tiro libero dell’irriconoscibile Veideman, in evidente crisi di identità); il resto è un deserto di incertezze, gioco frammentario, tiri sballati (0/9 da tre punti).
Pur non ancora al top della condizione, è un incredibile Pellegrino a suonare la carica: due stoppate e un lay up del centro, accorciano il divario (11 - 16) ma Piacenza, complici  anche alcune corbellerie da minibasket da parte dei bianconeri, scappa di nuovo: 21 – 11. Difendendo ora decentemente - almeno quello – Udine riesce a non farsi salutare in via definitiva: Pellegrino e Raspino illudono, poi però la banda Lardo continua a regalare canestri e rimesse, arrancando sotto di sei alla pausa lunga (e il tabellone lì a fotografare un incommentabile 19 - 25). Con un paio di dati bianconeri da brivido: 0/11 nei tiri pesanti e 6 palle perse.
Al rientro nell’arena, dopo 15 “padelle” di squadra dall’arco, Diop imbuca la prima tripla della serata, poi Raspino lo imita riportando la Gsa ad una sola incollatura (33 - 34). Gli ospiti, orfani dell’azzoppato Alredge, reggono l’urto, ma la Gsa è ormai addosso (37 – 38 alla viglia dell’ultimo giro). Rientra Alredge, ma la Gsa sembra aver individuato la medicina: Diop firma, il primo vantaggio interno, Veideman si toglie la scimmia dalla spalla, Dykes piazza un gioco da tre punti ed in un flash è 51 - 45 (minuto 36). Guyton, sinora poco produttivo – ma “padre” di 11 punti nell’ultimo quarto - riavvicina Piacenza (50 - 51), mentre Formenti decreta una  nuova parità: 53 - 53 a 90” dalla sirena. E se Diop imbuca un solo libero (54 – 53), Veideman si conferma in stato confusionale, recuperando una palla pesantissima e gettando subito quella successiva. L’Assigeco ha infine l’opportunità di vincere la gara ma la conclusione di Alredge, scoccata in splendida solitudine, si infrange sul ferro. Domenica nuovo appuntamento a domicilio per Ferrari e soci: alle 19 al “Carnera” arriva la De Longhi Treviso.

LA CLASSIFICA: Trieste punti 20, Montegranaro 16, Bologna e Udine 14, Ravenna e Jesi 12, Treviso, Ferrara e Mantova 10, Verona, Forli, Piacenza e  Imola 8, Orzinuovi e Bergamo 4, Roseto 2.

Roberto Zanitti

GSA – ASSIGECO    54 - 53

GSA: Veideman 7, Raspino 8, Dykes 17, Benevelli 2, Mortellaro 4, Diop 8, Pellegrino 8, Nobile, Chiti. Ne: Cautiero e Ferrari. Allenatore: Lardo

ASSIGECO: Guyton 15, Sanguinetti 5, Formenti 6, Alredge 11, Infante 9, Fontecchio 5, Oxilia 2, Reati. Ne: Costa, Diouf, Seye e Livelli, Allenatore: Zanchi


ARBITRI: Boscolo (Venezia), Wassermann (Trieste) e Gonella (Genova)

PARZIALI:  7 - 16, 19 - 25, 37- 38. Tiri liberi: Gsa 11/15, Assigeco 6/9. Tre punti: Gsa 3/27, Assigeco 9/27. Rimbalzi: Gsa 38 (Pellegrino, Raspino e Dykes 5), Assigeco 38 (Infante e Reati 5). Cinque falli: nessuno. Spettatori: 2700.

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