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Edizione provinciale di Udine


GREGORUTTI - "Scelta complicata. E potrei anche stupirvi..."

L'attaccante saluta la Gemonese e valuta numerose proposte: "Non c'è solo la Pro Fagagna, e stavolta sono in difficoltà. Confermo comunque l'idea di scendere di categoria. Con Pittilino non c'è stato grande feeling, ma la mia decisione non è solo legata ai rapporti con il tecnico"

Davide Gregorutti ha pronto il fagotto e saluta la Gemonese. Lo fa senza recriminazioni particolari, senza rabbia o amarezza, ma con la serenità di chi è convinto di compiere la scelta giusta, per sé e anche per i giallorossi di patron Pretto
Il telefonino dell'attaccante e bollente, e il perché lo sia non è un mistero: chi non vorrebbe poter tesserare un giocatore del genere? 
Abbiamo chiesto al diretto interessato lumi sul momento che sta attraversando.
Davide Gregorutti, cosa combina?
"Avevo voglia di stupirvi, tutto qui. Scherzi a parte, sento la necessità di cambiare, di cercare qualcosa di diverso probabilmente scendendo di categoria. Ho 31 anni, il lavoro a turno è impegnativo, l'Eccellenza chiede parecchio e sento il bisogno di meno esasperazione e di un calcio più gioioso e divertente, pur sempre nella serietà dell'impegno". 
Andrà alla Pro Fagagna?
"E' una delle possibilità sul tavolo, ma non la sola. Sinceramente, in questi giorni sono stati in tanti a chiamarmi, mettendomi in difficoltà. Cerco di compiere la scelta giusta, stavolta forse è più complicata di altre. Magari alla fine vi stupirò...". 
Torniamo alla Gemonese: cosa non ha funzionato?
"Beh, si sa che tra il sottoscritto e mister Pittilino non c'è stato grande feeling. Niente di particolarmente grave, sia chiaro, ma una questione di personalità, di carattere, oltre che la volontà del tecnico di impiegarmi in una posizione più arretrata, in un ruolo che non sento più mio. Ma ci tengo ad aggiungere che il rapporto con i compagni di squadra è stato ottimo e che la scelta di concludere anzitempo quest'avventura deriva da tutta una serie di considerazioni legate anche alla mia vita personale". 
Il pallone è forse diventato un po' meno amico?
"Certo che no. E spedirlo in fondo alla rete resta qualcosa di fantastico...".

 @RIPRODUZIONE RISERVATA

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  Scritto da La Redazione il 08/12/2017
 

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