Terza vittoria di fila. E stavolta senza ombre. Gettatasi prontamente alle spalle l’inguardabile serata con Piacenza, la Gsa batte anche Treviso, dimostrando che non sono certo numerose scadenze ravvicinate (era la terza gara in sette giorni e a Bergamo si giocherà venerdi prossimo…) a rallentarne il processo di maturazione. E la fame di gloria. Il successo nel derby (con la doppia impresa della passata stagione, fanno tre su tre) proietta infatti i bianconeri – ancora orfani di Pinton e con Ferrari relegato al ruolo di capitano non giocatore – al secondo posto in classifica, in condominio con Fortitudo e Montegranaro (quest’ultima sarà di scena a Udine sabato 23 dicembre): come dire Final Eight di Coppa Italia – saranno ammesse le prime quattro dei  due gironi - praticamente prenotata.
Dykes apre il fuoco con una tripla, quasi ed esorcizzare le recenti, disastrose percentuali di squadra dall’arco, ma il falso lungo Brown replica di classe e atletismo, “abusando” di Pellegrino. Antonutti sente aria di casa e c’è infatti la firma del “cigno” di Colloredo di Prato (applauditissimo ex della gara assieme a coach Pillastrini) sul primo importante vantaggio esterno: 14 - 9 al 6’30”. La Gsa, però, esiste eccome. Veideman non è più cosi pernicioso, Pellegrino prende quota - aprendo l’ombrello delle stoppate - Benevelli è un manuale di chirurgia (pure difensiva), Nobile mette una triplona siderale e Udine riprende in mano il manubrio: 28 – 22. Se Treviso deve già guardare con preoccupazione alla colonnina dei falli, l’energia di Dykes (al quale si può anche condonare qualche errore di precisione) è contagiosa e, soprattutto, utilissima alla causa: cosi Mortellaro imbastisce un pregevole gioco da tre punti: 36 - 30. 

L’inerzia è nettamente nelle mani della banda Lardo, che trova linfa da chiunque (Raspino, Diop, Veideman finalmente da tre!) e, soprattutto, concede poco nella metà campo difensiva. Non deve dunque apparire clamoroso il 50 – 37 del minuto 25, momento di conforto bianconero interrotto da un irriducibile Antonutti e da Ingrò che, piazzando un “parzialino” 6 – 0, contribuiscono a far riemergere la problematica friulana nella gestione dei vantaggi. Con il suo “tiretto” rapido l’ex snaiderino allunga ossigeno vitale ai suoi, che risalgono sino al meno quattro prima che Diop, alla vigilia dell’ultimo quarto, imbuchi la tripla del 57 – 50.
La Gsa ama però complicarsi la vita (57 – 55), prima di un nuovo strappo, ma Treviso è sempre li (adesso addirittura a meno uno,  sul 63 – 64) abbarbicata al duo Antonutti – Brown. Ed ecco scoccare nuovamente l’ora di Dykes: “double zero” va due volte a bersaglio per un 68 - 63” che,  a 100 secondi dal termine, sa sentenza anticipata. E infatti, nonostante qualche brivido, la Gsa porta a casa anche questa. Prossimo impegno venerdi a Bergamo, sul campo della penultima. Salvo catastrofi o menti dirottate altrove, si prevede un'altra gioia.

LA CLASSIFICA: Trieste punti 22, Fortitudo Bologna, Montegranaro e Gsa 16, Ravenna 14, Mantova e Jesi 12, Verona, Treviso, Imola e Ferrara 10, Forli e Piacenza 8, Orzinuovi 6, Bergamo 4, Roseto 2.

Roberto Zanitti

GSA – DE LONGHI   75 - 69

GSA: Veideman 15, Dykes 21, Raspino 6, Benevelli 13, Pellegrino 5, Nobile 5, Diop 5, Mortellaro 3. Ne: Monticelli, Chiti e Ferrari. Allenatore: Lardo

DE LONGHI: Fantinelli 10, Musso 6, Negri 4, Antonutti 20, Brown 20, Sabatini 2, Imbrò 5, Lombardi 2, Nikolic, De Zardo. Ne: Barbante e Poser. Allenatore: Pillastrini.

ARBITRI: D’Amato di Roma, Pierantozzi di Ascoli Piceno e Pecorella di Barletta

PARZIALI: 17 - 18, 36 - 31, 57 - 50. Tiri liberi: Gsa 14/20, De Longhi 18/22. Tre punti: Gsa 7/21, De Longhi 3/18. Rimbalzi: Gsa 44 (Pellegrino e Dykes 8), Treviso 37 (Antonutti 17). Cinque falli: Musso al 39’37”, Brown al 39’39”. Spettatori: 3256.

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