IL MITO - Melato fa il portierone a 64 anni. E il Pozzuolo applaude
Tra i pali dei biancoverdi brilla il preparatore, che sfodera ancora un fisico da atleta e tutta la sua esperienza. Arriva la vittoria sull'Asso senza subire gol...
L'influenza che costringe alla resa l'estremo difensore Cattivello fa scattare l'allarme: sono le 12, il Pozzuolo tra un poco più di un paio d'ore deve ricevere l'Assosangiorgina per la dodicesima d'andata del girone B di Terza. Il programma dei biancoverdi prevede di fare tre punti con la squadra cittadina, quella odierna è una partita che va vinta. Ma senza portiere come si fa?
Nessun problema. Il preparatore dei numeri uno del Pozzuolo, Gian Antonio Melato, è tesserato e disponibile. E, infatti, scenderà in campo e si disimpegnerà con grande sicurezza questo straordinario uomo di calcio e sport, che a 64 anni sfoggia ancora un fisico allenatissimo e non soffre neppure lo "sotto zero" in cui s'è giocato.
I biancoverdi si impongono 2-0 sull'Assosangiorgina, colpendo grazie a Niakouri e Duriatti: la vittoria appare meritata, limpida, tenuto conto della superiore cifra di gioco sviluppata dal Pozzuolo, che ha concesso poco agli ospiti. E su quel poco Melato è stato impeccabile.
Festa doppia al Pozzuolo, dunque. E tutti a chiedere al Gian quale sia il suo segreto...
Lui per tutta risposta se la ride mentre con le mani brandisce un paio di birre giganti.
Cin cin, portierone! (alma)
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