Ottimamente accampata in classifica, la Gsa non si specchia comunque troppo nei suoi (parziali) successi. Necessità dettate dagli infortuni e desiderio di migliorare il roster hanno infatti portato all’ acquisizione di Andrea La Torre: il ventenne (è nato il 14 giugno 1997) di Viterbo di proprietà dell’Olimpia Milano - lo scorso anno a Treviso, ma già transitato per Stella Azzurra Roma, Veroli e Biella - giunge in prestito. Si tratta di un mancino di 204 centimetri che può spaziare da guardia, ma pure da playmaker aggiunto.

“Sono contento essere qui, di continuare la stagione con Udine – sono le prime parole del giocatore, appartenente alla scuderia di Riccardo Sbezzi, il re dei procuratori molto noto da queste parti…– sono fermo da troppo tempo, cercherò di entrare bene nei meccanismi della squadra, pensando però già alla prima gara stagionale. Mi metterò a disposizione del coach e dei compagni: per quello che serve ci sono. A breve, poi, ci sarà anche il derby con Trieste, bisogna essere concentrati…”

In Friuli ti abbiamo già visto alle finali nazionali: il tuo ruolo?
“Ho iniziato nella Stella Azzurra Roma facendo il playmaker. Durante il primo anno in A2, con la maglia di Biella, sono diventato una guardia, ma senza perdere le caratteristiche del regista: dovesse servire, farò anche quello”

“Con Andrea allunghiamo le rotazioni – interviene il gm Davide Micalich - vista l’assenza di Pinton, siamo andati sul mercato: dopo aver valutato alcuni profili, lui era quello più pronto e sarà a referto venerdi a Bergamo. E’ duttile, può muoversi in più ruoli, siamo contenti, è stata una trattativa condotta in tempi veloci. Il sacrificato di turno ? Sarà un Under. E alla fine avremo due alternative per ruolo”

Da Milano a Udine…”Ho fatto il raduno di Bormio, tutti gli allenamenti: credevo di essere preso almeno in considerazione per il campionato italiano – riprende La Torre – poi, però, mi sono trovato davanti 15 giocatori di grande fama ed esperienza. In ogni caso una scelta che rifarei. Considero comunque Udine un’opportunità, non certo un declassamento”

Conosci qualcuno dei tuoi nuovi compagni ?
“Pellegrino era venuto alla Stella Azzurra qualche anno fa ad allenarsi. Gli altri solo di nome, ma non ancora di persona”

Che cosa ti ha convinto ad accettare la Gsa?
“Trovo una società che nel tempo si è sempre fatta valere e che, quest’anno, sta andando ancora meglio. Intendo dare una mano alla squadra con calma, senza strafare. L’ obbiettivo di classifica? Quello di andare ai play off per il secondo anno di fila.”

Come stai con il tiro da tre?
“L’anno scorso ho fatto spesso canestro, speriamo di andare ancora meglio. E’ tutta una questione di fiducia”

La Nazionale?
“E’ sempre una bella sensazione anche solo far parte dei convocati. Cercherò di ripropormi, facendomi vedere di più. Il tempo delle giovanili è finito, ora bisogna entrare nei progetti successivi”

Un’idea del campionato?
“Competitivo, con squadre forti come Trieste, Treviso, Fortitudo. L’avevo un po’ lasciato perdere, adesso ricomincerò a seguirlo”

Intanto la Gsa è seconda, sia pure a braccetto con Montegranaro e Fortitudo. In posizione privilegiata per accedere alla Final Eight di Copa Italia. “Vediamo gara dopo gara senza volare alto – puntualizza Micalich - siamo in ballo, sarebbe un peccato non ballare. E bellissimo andare a Jesi: con tre delle prossime quattro gare in casa, è ingiusto non provarci. Ma se non dovessimo arrivarci non sarà certo un dramma”

Come se la passano invece i due illustri infortunati?
“Ferrari ieri non stava bene,  avvertiva ancora un dolorino alla schiena, non era utilizzabile. Pinton, invece, era stato operato giovedi: il decorso va, si è allenato senza palla, vediamo come procede. I dottori dicono che rientrerà prima del previsto, ma calma e… gesso.”

Roberto Zanitti

 @RIPRODUZIONE RISERVATA

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