MILANO. Quattro vittorie di fila (Coppa Italia compresa): la cura del “dottor” Oddo funziona davvero. Un’Udinese resiliente, cinica, ma anche capace di giocare un buon calcio sbanca il “Meazza”, mettendo l’Inter di fronte alla realtà del primo scivolone stagionale. Una soddisfazione immensa anche per i 500 friulani che avevano raggiunto Milano, non solo per lo shopping natalizio, ma con una segreta speranza nel cuore.
E dopo un primo tempo forzatamente condotto sulla difensiva, muro di gomma che respinge tutte le offensive rivali, la nuova Udinese prova a vincere. Riuscendoci con le armi dei meno attrezzati, ma pure con buona proprietà di linguaggio tecnico, quando la capolista comincia a denunciare tutti i suoi limiti di creatività.
Il primo acuto (un presagio?) è di Ali Adnan, abile a procurarsi una punizione, i cui sviluppi non meritano di essere raccontati. La replica (5') è affidata a Vecino: il colpo di testa, privo della necessaria  convinzione, muore però sul fondo. Ancora per via aerea Candreva: ma Bizzarri è ben piazzato. Minuto 9: Icardi recita da suggeritore, con Perisic pronto ad inserirsi nel cuore dell’area ed inzuccare. La sfera, svuotata della necessaria potenza, termina di poco a lato. Va ad annidarsi nei pressi del secondo anello, invece, al 12’, il destro dal limite del numero 44 nerazzurro, autore di una prova deludente. All’improvviso, al 14’, l’Udinese passa in vantaggio. Widmer ruba palla a Santon, in infelice disimpegno, e suggerisce al centro: difesa di casa immobile e Lasagna non può fallire l’agevole tap in. L’ex Carpi (quinto sigillo in stagione, record personale eguagliato) potrà cosi vantarsi di aver castigato, nella stessa porta, entrambe le milanesi. Neanche il tempo di rimettere la palla in gioco ed è già pareggio: sul cross di Candreva, Icardi anticipa tutti di testa e gonfia la rete. Santon cerca di farsi perdonare: sul rasoterra dalla distanza del “Bimbo” lanciato a suo tempo da Josè Mourinho, vigila un essenziale Bizzarri. Al 21’ ancora Candreva prova il gol dell’anno: il diagonale dell’intraprendente  esterno – che però cerca sovente fortuna accentrandosi - sorvola di poco l’incrocio.
Spunto di Borja Valero al 33’: lo spagnolo manda al bar un avversario e scarica un rasoterra che attraversa una jungla di gambe, ma Bizzarri c’è. Al poligono si presenta (36’) anche Brozovic: la volee dal limite si schianta sui rotor pubblicitari. Contropiede (!) Inter al 40’: il travolgente Perisic trova però ancora pronto Bizzarri. Al 44’ Spalletti manda in avanscoperta Miranda, puntuale – ma pure incustodito - ad incrociare la proposta di Candreva: l’ex Atletico Madrid decolla puntuale sbucciando, però, la palla. Il tempo si chiude con un'altra botta di Candreva, devitalizzato senza patemi da Bizzarri.

Sensazionale Handanovic in apertura di ripresa: De Paul pesca Lasagna che scarica un destro violento sul quale il portiere sloveno miracoleggia, deviando in angolo. L’Udinese sembra propensa ad osare di più, ma l’Inter riprende subito il comando delle operazioni. Un’ incursione di Widmer - con conseguente mani di Santon - provoca il primo intervento di giornata della Var: sollecitato dalla “cabina di regia”, Mariani si reca al video e – dopo quasi 5 minuti di stop - indica il dischetto. De Paul, glaciale, la mette. E con l’Inter in stato confusionale, Fofana spara maldestramente in curva (servizio di De Paul) il pallone del 3 - 1. E’ allora Skriniar ad incaricarsi di suonare la carica, colpendo la traversa con una palombella di testa. Entra Karamoh e i nerazzurri riprendono a macinare, collezionando angoli: su uno di questi Bizzarri rimedia con brillante reattività. Oddo toglie intanto l’arruffone Fofana, affidandosi al mestiere di Behrami. E al 32’ ecco il tris: De Paul gestisce sapientemente palla, ispirando Jankto. L’invito del ceco per il collega di passaporto Barak è un cioccolatino che il 72 non può non gustare. Lasagna ha intanto terminato la benzina e lascia il testimone a Perica. L’ultimo cambio di Oddo è Hallfredsson per l’ottimo De Paul, probabilmente alla sua recita più convincente in casacca bianconera. Ma ormai è finita: l’Inter non ha più né forza nè idee (il pubblico l’applaude comunque) e l’Udinese può festeggiare ancora questo suo grande periodo. Stavolta anche di gioco, non solo di risultati. Chi l’avrebbe detto, soltanto meno di un mese fa?

Roberto Zanitti

INTER – UDINESE    1 - 3
Gol:  14pt Lasagna, 16pt Icardi, 15st De Paul (rigore), 32 st Barak

INTER: Handanovic, D’Ambrosio, Skriniar, Miranda, Santon (24st Karamoh), Vecino (33st Eder), Borja Valero, Candreva, Brozovic (9st Gagliardini), Perisic, Icardi. Allenatore: Spalletti. A disposizione: Padelli, Berni, Cancelo, Ranocchia, Dalbert, Nagatomo, Pinamonti.

UDINESE: Bizzarri, Stryger Larsen, Danilo, Nuytinck, Widmer, Barak, Fofana (28st Behrami), Jankto, Ali Adnan, De Paul (43st Hallfredsson), Lasagna (33st Perica). Allenatore: Oddo. A disposizione: Scuffet, Matos, Baijc, Ingelsson, Maxi Lopez, Bochniewicz, Ewandro, Pezzella, Balic.

ARBITRO: Mariani di Aprilia. Assistenti: Fiorito e Di Iorio. Quarto uomo: Piccinini. Var: Massa. Ass Var: Peretti.

AMMONITI: Ali Adnan, Nuytinck, Fofana, Vecino, Widmer,

NOTE: pomeriggio freddo ma sereno, terreno in buone condizioni, spettatori 52.011. Angoli 15 - 3 per l’Inter. Recupero: 0’ + 5’

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