SERIE D - Calligaro, che iella. Cassin tuona, l'arbitro annulla
Termina 1-1 la sfida tra il Cjarlins Muzane e la Liventina. Migliorini colpisce, poi giunge la rocambolesca risposta ospite propiziata dalla conclusione di Casella. Poche le emozioni
CJARLINS MUZANE - LIVENTINA 1 - 1
Gol: 50' Migliorini, 67' Calligaro (autogol)
CJARLIS MUZANE (4-3-1-2): Calligaro, Zuliani, Dukic, Guzzo, Geromin, Leonarduzzi, Spetic, Piccolotto, Migliorini (55' Di Dionisio), Amodeo (63' Moras), Smrtinik. All. Luca Lugnan
LIVENTINA (3-5-2) Peresson, Gobbato, Zamuner, Cofini, Granzotto, Carcuro (59' Soncin), Casella, Sutto, Gullo (59' Cassin), Furlan, Fabbro (79' Florean). All. Mauro Conte
ARBITRO: Sig. Gioviani sez. Termoli. Assistenti: Santarelli sez. Ancona e De Lorenzi sez. Parma.
NOTE: Pomeriggio soleggiato, terreno in buone condizioni, spettatori 450 circa. Ammoniti: Migliorini, Spetic, Furlan. Calci d'angolo: 3-2 Recupero: 2' - 4'.
Si chiude con un salomonico pareggio l'anticipo della 17ª giornata del girone C di Serie D tra Cjarlis Muzane e Liventina, al termine di una partita dalle rare emozioni in cui per lunghi tratti ha prevalso più la paura di perdere che la voglia di vincere. Presentata alla vigilia come una sorta di sfida nella sfida, tra due squadre impegnate ad evitare le acque paludate della zona play-out, le due contendenti hanno messo in mostra pregi e difetti fin qui evidenziati, con la squadra di Luca Lugnan che raggiunge quota 20, con una striscia positiva nelle ultime quattro gare di ben dieci punti, mentre la compagine allenata da Mauro Conte dà l’impressione di trovarsi meglio lontano da casa, dove nelle ultime tre uscite ha portato a casa tre importanti pareggi, sui campi di Union Feltre, Clodiense ed appunto quello odierno contro il Cjarlins Muzane.
Lugnan schiera in partenza il suo collaudato 4-3-1-2, con Dukic e Guzzo davanti a Calligaro, con Zuliani e Geromin chiamati ad agire sugli esterni, mentre sulla mediana Piccolotto e Leonarduzzi chiamati a coprire i fianchi del centrale Spetic; in avanti Amodeo e Smrtnik con alle spalle Migliorini nel ruolo di trequartista, al quale Conte oppone un rodato 3-5-2 con Gobbato e Cofini esterni di difesa insieme al centrale Zamuner a costituire la linea di difesa, Granzotto e Gullo esterni, Sutto e Carcuro a protezione del playmaker Casella. Davanti a cercare gloria Furlan e l’ex di turno Pippo Fabbro che già al 4' prova a sorprendere Calligaro, ma il suo tentativo da posizione defilata di perde di poco a lato.
Non è una bella gara, troppo frammentata da parecchie interruzioni di gioco e da continue ed ingiustificate proteste, rare le occasioni meritevoli di finire sul taccuino. Ad annusare per prima il profumo del gol è la Liventina. Al 25' è veramente clamorosa l’occasione che capita alla squadra di Conte. Casella, sugli sviluppi di un calcio di punizione calciata a spiovere sul secondo palo cerca la testa di Cofini, che indirizza la sfera sul palo lontano della porta difesa da Calligaro, dove incoccia il corpo dello sfortunatissimo Carcuro, scivolato sulla linea di porta, che impedisce alla palla di finire in rete. È il momento migliore dei liventini, che ci provano due minuti dopo con Gullo, il cui tiro però è di poco fuori misura. Scampato il pericolo, la squadra di casa cerca di mettere in campo una qualche reazione degna di questo nome, ed al 32’ finalmente si fa viva in area liventina, con Geromin che sfrutta un errato rinvio di Casella ed impegna Peresson sul primo palo. Con il passare dei minuti guadagna campo la squadra di casa ed al 36’ van vicina al gol con Leonarduzzi che incrocia la volo il pregevole suggerimento di Piccolotto. Puntuale la pronta risposta dell’estremo liventino, che nel finale del primo tempo sarà chiamato ad opporsi al tentativo a rete di Migliorini, al quale si oppone senza particolari patemi. Squadre al riposo sullo 0-0. Al rientro dell’intervallo è subito la squadra di casa a mettere in mostra maggiore voglia e determinazione. Passano appena 5’ e la creatura di paron Zanutta sblocca il risultato con Migliorini abile a sfruttare la spizzata di testa di Amodeo sullo spiovente da piazzato di Dukic.
Come una tigre ferita cerca di reagire la Liventina: al 10’ ci prova Furlan ma il suo sinistro è fuori misura, così come finisce di poco oltre la traversa il successivo tentativo (da applausi l’aggancio ed il tiro a volo). Ma la Liventina ha preso campo, ed il Cjarlins Muzane, privo di Migliorini, sicuramente il migliore dei suoi, tolto da Lugnan in quanto ammonito, non riesce più a pungere lasciando l’iniziativa alla squadra di Conte che con il passare dei minuti dà l’impressione di poter raggiungere la parità. Pareggio che arriva al 22’ al termine di una bella azione conclusa da Casella da fuori area con una rasoiata rasoterra che Calligaro devia sul palo interno e poi, sfortunatamente colpito alla schiena, finisce in rete. Raggiunto il pareggio la squadra di Conte, cerca con maggiore continuità di fare bottino pieno costringendo i padroni a serrare le file e a resistere ad un paio di tentativi degli ospiti con Furlan e Cofini neautralizzati in qualche maniera da Calligaro, che viene al 41' superato da Cassin, ma il signor Gioviani annulla su segnalazione di fuorigioco da parte del primo assistente Santarelli.
Antonino De Blasi
Le prime immagini a cura di Adriano Peresano
INTERVISTE - La sfida di Carlino secondo Lugnan, Conte, Fabbro e Casella
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