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Edizione provinciale di Udine


BASKET A2 - Lardo: "Derby, gara in apnea per 40'..."

Mancano due giorni alla sfida tra Udine e Trieste. Che torna venerdi sera al “Carnera” (ore 20.30: biglietti polverizzati, palasport esaurito) dopo 13 anni. Il coach della Gsa promette battaglia: “Dovremo arginare la loro furia difensiva e gestire bene gli attacchi, per evitare di subire il contropiede”. Pinton al rientro


Era il 18 aprile 2004 e l’allora Snaidero stracciò la Coop Nord Est Trieste (che a fine stagione retrocesse e fallì) guidata da Cesare Pancotto con un eloquente 83 - 64. Da quella domenica i destini delle due realtà regionali si sono incrociati praticamente soltanto in occasione dei tornei estivi. L’anno scorso, poi, la gara disputata in Friuli venne ospitata a Cividale. Si torna al Carnera, dunque dopo 13 anni. L’attesa, inutile sottolinearlo, è spasmodica: anche coloro che masticano poco basket vorranno esserci. Potenza di una rivalità. Stavolta è un match totalmente d’alta quota: se i giuliani comandano la classifica del girone Est di serie A2 (con 24 punti, frutto di 12 successi e 1 sola sconfitta), i bianconeri inseguono a sei lunghezze. Con l’obbiettivo stagionale di centrare i play - off e quello parziale di partecipare alle finali di Coppa Italia - calendarizzata a inizio marzo - di Jesi.

“Da qualsiasi posizione lo guardi, il derby è sempre una gara da giocare per 40 minuti in apnea – spiega il coach della Gsa, Lino Lardo – per noi, che siamo di rincorsa, ma anche per loro, impegnati a consolidare il primo posto. Per la Final Eight, inoltre, Trieste è a posto, mentre noi dobbiamo fare ancora una sforzo”

Un appuntamento cosi si carica o si devitalizza?
“E’ facile dare motivazioni, tutti sentono la gara e l’allenatore non deve aumentate la pressione. I giocatori sono consapevoli, credo sia preferibile dare serenità e nozioni tecniche o tattiche”

Pinton è pronto al rientro?
“Sono trascorsi 20 giorni dall’operazione, ha svolto scampoli dell’ allenamento di oggi, con le dovute attenzioni. E’ un bel segnale”

Le chiavi?
“Bisognerà arginare la loro furia difensiva, credo ci costringeranno a giocare male per ripartire in contropiede. Dovremo quindi gestire bene i nostri attacchi perché la nostra difesa, come sempre, farà la sua parte. Attenzione pure a non concedere canestri facili: sarà necessario gestire i ritmi, senza subire la loro pressione”

A proposito di gestione: la Gsa non ne è proprio un fulgido esempio.
“E’ vero, dobbiamo migliorare, ci hanno rimontato più di una volta. Ed è capitato più in casa che in trasferta. Bisogna capire quando è il momento di rallentare o di giocare per un certo obiettivo. Succede anche perché non abbiamo un regista, ma lavoriamo su questo ogni giorno.”

In effetti, Veideman non ha proprio la caratteristiche del playmaker puro.
“Gli piace attaccare, anche domenica scorsa lo ha fatto bene segnando 24 punti. Però, piano piano può imparare a ragionare di più”

Servirebbe un regista classico, vecchio stampo. Magari un Lardo…
“Ci serve più equilibrio per gestire i momenti importanti. I giocatori me li tengo comunque stretti, hanno caratteristiche  ben precise e devo lavorare su quelle”

Ritorna Pinton, avete inserito La Torre: la panchina è lunghissima.
“L’abbondanza è positiva: ho a disposizione un roster ampio e posso così scegliere chi mandare in campo, mantenendo alta l’intensità. E’ bello avere sempre giocatori al meglio, soprattutto, non scontenti. Sono coperto, la società è ambiziosa”

Ferrari sta giocando pochino.
“Fisicamente è a posto, se a Bergamo non avesse avuto necessità di riposarsi per carenza di ritmo, l’avremmo portata a casa. Come Benevelli, che invece aveva fatto poco in quella partita, sabato scorso è stato protagonista. I ragazzi lo sanno: se il sottoscritto è costretto a fare delle scelte, loro devono essere pronti, a cominciare dagli allenamenti”

Diop sembra in flessione.
“Dobbiamo farlo crescere nei tempi giusti. Va ancora a scuola, l’impatto è sempre più tosto, non è più la sorpresa, lo conoscono. Però guardate come si è comportato contro Amoroso. Se può mettere in difficoltà Da Ros? Perchè no ?”

Ricordi particolari legati a Trieste?
“Il mio esordio in serie A da giocatore: era il 1982, in Berloni Torino - Hurlingham. L’ho incontrata in seguito tante volte, sia da allenatore che sul parquet. Ma è la prima che rimane impressa”

Dalmasson, invece?
“Mi ha allenato, lo conosco molto bene. Negli ultimi 5 anni a Bergamo, ho avuto un passaggio in B1 a Vicenza: Eugenio era il capo, con Franco Ciani assistente. E’ una persona seria, ha avuto la possibilità di lavorare sui giovani e farli giocare. Quello che ha seminato, sta raccogliendo”

L’Alma capolista era prevista?
“Non è certo una sorpresa, già alla fine del mercato estivo era stata indicata tra le protagoniste, assieme a Bologna e Treviso. Il roster è di grandissimo spessore e valore, lotterà sicuramente per promozione”

Un grande test, per voi.
“Ci permetterà di capire quanto valiamo contro un avversario superiore: ce la giocheremo, a testa alta e con coraggio””

La Coppa Italia?
“C’è voglia di esserci, rappresenta un traguardo importante per la società. Due anni fa eravamo in B, sarebbe un bel traguardo. Abbiamo a disposizione due gare, da affrontare con i piedi per terra. E sarebbe assurdo non pensarci, perché costituirebbe anche una bella vetrina per la società”

LE ULTIME - I cancelli del “Carnera” apriranno alle 19 e le casse rimarranno chiuse. I 3400 tagliandi sono stati infatti polverizzati. Gli esclusi potranno comunque godersi la diretta, trasmessa in chiaro da Sportitalia (canale 225 del bouquet Sky o 60 del Digitale Terrestre). Nel frattempo, il questore Claudio Cracovia ha ribadito la massima severità nell’applicazione delle norme di sicurezza: in presenza di un nuovissimo impianto di sorveglianza, i tifosi che lanceranno anche soltanto un pezzo di carta rischiano sanzioni e il Daspo. Monitorati saranno, ovviamente anche giocatori, allenatori e dirigenti.

Roberto Zanitti

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  Scritto da La Redazione il 27/12/2017
 

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