Doppia retrocessione in due anni. Un record al contrario quello della Sangiorgina rotolata in Seconda Categoria; un primato alla rovescia, che non può appartenere ad una realtà del blasone e della storia (due campionati di serie C negli anni quaranta) come quella bianco - cremisi.

Spezzatosi bruscamente il feeling con Alessandro Orlando (forse le parti non si sono capite, forse qualcuno ha ritenuto di essere diventato un ripiego…), la società della Bassa è ripartita da Giorgio Zanutta. Con il chiaro obbiettivo di risalire la china: magari non subito, ma programmando con sagacia ed intelligenza. Al giro di boa, intanto, nonostante le 20 reti firmate Ietri, la Sangiorgina - distante nove punti dalla vetta - vede soltanto le targhe delle lepri Pertegada e Maranese.

“Non sono abituato a recriminare, è un modo di vedere le cose che non mi appartiene - spiega il vice presidente Massimiliano Bogoni – per cui cercheremo di fare meglio nel girone di ritorno. Durante il quale intendiamo prenderci la rivincita, sia sul Pertegada che sulla Maranese, che ci hanno inflitto due delle tre sconfitte (l’altra è arrivata per mano del Trivignano, ndr) accusate sinora. Con lo scopo di rimanere in zona play - off e giocarcela fino in fondo”

Il vero traguardo, però, è un altro.
“Abbiamo preparato un nuovo progetto, totalmente condiviso con mister Zanutta: nel 2021 la nostra società festeggerà i 100 anni di vita e noi, per quella scadenza, vogliamo essere di nuovo in Promozione”

Come è l’ ”inferno” della Seconda?
“Il nostro è un girone spaccato in due: c’è un primo gruppetto che si giocherà promozione e play – off mentre il resto, salvo sorprese, dovrebbe occuparsi delle posizioni rimanenti. Senza offesa per nessuno, speriamo di uscirne prima possibile”

Il giocatore più e quello meno di queste prime 15 giornate?
“Tra i giovani Julves (attaccante, classe 1999) sta confermando tutte le sue ottime qualità, mentre Gabriele Moretto (centrocampista del 1984) rappresenta sempre un grande esempio di impegno e professionalità. Dietro la lavagna? Nessuno.”

Come nessuna novità è arrivata dal mercato.
“Al cospetto di certe cifre la Sangiorgina si fa da parte, sono comportamenti che non concepiamo. Qualcuno è arrivato a chiederci 5000 euro: non ci siamo proprio…”

Meglio puntare sul settore giovanile.
“Il nostro ha fatto registrare un incremento notevole: siamo infatti passati da 130 a 165 ragazzi tesserati. Non male, in un periodo nel quale la concorrenza delle altre discipline è spietata. Merito del gran lavoro svolto da dirigenti e tecnici: attualmente, come pure negli anni passati”  (rozan)

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