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Edizione provinciale di Udine


SERIE A - Udinese, a Verona "esce" il primo pareggio

Dopo 9 successi e altrettante sconfitte, i friulani strappano un punto, rimontando il vantaggio iniziale del Chievo. Apre Radovanovic, poi la Var cancella il raddoppio di Cacciatore. In chiusura di primo tempo, un maldestro intervento di Tomovic beffa Sorrentino. Ora la sosta: si ripartirà il 21 gennaio, ospitando la Spal


CHIEVO – UDINESE   1 - 1
Gol: 9pt Radovanovic, 41pt Tomovic (autorete)

CHIEVO: Sorrentino, Cacciatore, Tomovic, Bani, Gobbi, Bastien, Radovanovic, Hetemaj, Birsa (45st Leris), Pucciarelli (32st Garritano), Stepinski (23st Pellissier). Allenatore: Maran. A disposizione: Seculin, Confente, Cesar, Dainelli, Depaoli, Gaudino, Jaroszynski, Rigoni, Vignato.

UDINESE: Bizzarri, Nuytinck, Danilo, Samir, Widmer, Barak, Fofana (40st Hallfredsson), Jankto, Pezzella (42st Stryger Larsen), De Paul (32st Perica), Lasagna. Allenatore: Oddo. A disposizione: Scuffet, Borsellini, Bochniewicz, Ingelsson, Balic, Pontisso, Maxi Lopez, Bajic, Ewandro

ARBITRO: Chiffi di Padova. Assistenti: Crispo e Meli. Quarto uomo: Piccinini. Var: Mazzoleni: Assistente Var: Di Liberatore.

AMMONITO: Barak

NOTE: serata fresca, terreno in buone condizioni. Angoli: 5 – 5. Recupero: 2’ + 3’.

VERONA. Inizia il girone di ritorno (anche se, per completare quello di andata manca un ulteriore tassello, quello del recupero a casa Lazio, fissato per il 24 gennaio prossimo) e l’Udinese raccoglie il primo pareggio stagionale. Dopo 9 successi e altrettante sconfitte, l’evento si materializza sul terreno del Chievo: opposta ad una rivale in evidente crisi di risultati (un solo punto nel mese di dicembre), la formazione di Oddo – al sesto risultato utile consecutivo, dopo 5 en plein - va nuovamente sott’acqua come a Bologna, rischia di annegare, ma trova la forza tecnica e morale per recuperare una gara insidiosa, difficile da maneggiare.
Senza Castro, Meggiorini e Inglese – quest’ultimo disturbato da voci di mercato – Maran fa esordire in campionato Bani; l’ Udinese è invece orfana di Ali Adnan e del proprio “allenatore in campoBehrami. Oddo azzarda cosi Nutinck a destra, affidando a Fofana la zona mediana centrale. L’ordine del tecnico clivense è quello di soffocare subito la manovra avversaria: cosi, pressata alta, l’Udinese va immediatamente in sofferenza. Al 4’, infatti, i “Mussi volanti” già sfiorano il vantaggio: sul cross di Birsa, Stepinski lievita, anticipando Nuytinck e schiacciando di testa, ma Bizzarri risponde in tuffo. Sono le prove generali perché, al 9’, i gialloblu esultano. Cacciatore scodella al limite dell’area un pallone all’apparenza innocuo, che Radovanovic addomestica, tramutandolo in un proiettile all’incrocio, imprendibile per Bizzarri. E’ la terza soddisfazione in A per il serbo: dopo il “battesimo” di Novara la seconda, guarda caso - correva il novembre del 2014 – si materializzò proprio ai danni dei friulani. E sempre attraverso una conclusione dalla distanza.
In campo, intanto, c’è solo il Chievo e al 15’ è la Var a salvare l’Udinese: punizione laterale di Birsa e testata di Cacciatore che – senza contestazione alcuna - fulmina Bizzarri. Piccolo particolare: il laterale di casa è in (magari non cosi evidente) fuorigioco. L’Udinese, avvolta da un inatteso torpore, tenta di uscire dalla cesta: scippata una palla De Paul invita Lasagna, ma il controllo di KL15 è rivedibile e Sorrentino, in tuffo, cattura la sfera. Un paio di angoli non certificano la sveglia bianconera: è sempre la formazione di Maran a gestire le operazioni, manovrando quasi a memoria. Una nuova incursione di Birsa semina infatti preoccupazione nel mondo friulano: Bizzarri smanaccia. Ma il calcio è materia strana e al 41’, senza troppi meriti, l’Udinese pareggia. Jankto innesca con i tempi giusti Pezzella: sul cross rasoterra del mancino Tomovic è talmente maldestro da infilzare il proprio portiere. Il Chievo, stordito, rischia su un suggerimento di Danilo - soltanto sfiorato da Lasagna - prima che Chiffi mandi tutti a riflettere.
E’ sempre il Chievo a comandare – anche se a ritmi più bassi - ma all’11’ l’Udinese si fa viva dalle parti di Sorrentino guadagnando un corner. Replica “trottolino” Bastien: il tiro del belga si adagia sull’esterno della rete. Sale adesso la formazione di Oddo: De Paul, servito da Pezzella dentro l’area, potrebbe castigare, ma il muro gialloblu si oppone. Al 18’, invece, osa Samir: il gran sinistro dai 20 metri si stampa sui tabelloni pubblicitari. Maran sostituisce il morbido Stepinski con Pellissier e, dopo un contatto non sanzionato tra Widmer ed Hetemaj nell’area bianconera, al 30’ l’Udinese non riesce a capitalizzare un contropiede in sovrannumero: il sinistro di Jankto, invitato da De Paul (rilevato subito dopo da Perica), si schianta su Bastien, prezioso anche in fase di contenimento. Al 37’ Birsa estrae dal cilindro uno degli ultimi palloni utili: Bizzarri, sia pure con qualche impaccio, para. Al 39’ ancora dalla collaudata corsia di sinistra, arriva una interessante proposta bianconera: Pezzella serve Jankto, quest’ultimo prolunga a favore di Lasagna il quale, però, non riesce a replicare la magia di Bologna. L’ultimo cambio prevede l’ingresso di Stryger Larsen per Pezzella, nuovamente (forse è il caso di avviare un indagine approfondita) vittima dei crampi. Al 44’ Birsa gode di una punizione regalata da Hallfredsson: Bizzarri risponde presente. Al 46’, invece, Lasagna (probabilmente desideroso di allungare la striscia segnante, che si arresta cosi a cinque) è vittima del proprio egoismo: il rasoterra riesce infatti, proprio male. L’ultima “emozione” è l’unico giallo del match, sventolato in faccia a Barak. Archiviato questo nuovo risultato utile, l’Udinese si gode ora qualche giorno di vacanza. Il campionato tornerà, infatti (salvo anticipi), il 21 gennaio quando, al “Friuli Dacia Arena”, scenderà la Spal.

Roberto Zanitti

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  Scritto da La Redazione il 05/01/2018
 

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