GSA – DINAMICA GENERALE   70 - 60

GSA: Nobile 5, Raspino 10, Dykes 21, Benevelli, Mortellaro 7, Pellegrino 6, Veideman 9, Diop 8, La Torre 2. NE: Ferrari e Chiti. Allenatore: Lardo.

DINAMICA GENERALE: Vencato 7, Moraschini 15, Brownridge 11, Candussi 14, Jones 2, Cucci 5, Mei 6, Ferrara, Timperi. NE: Costanzelli. Allenatore: Lamma.

ARBITRI: Brindisi di Torino, Marton di Treviso e Morassutti di Sassari.

PARZIALI:  12 - 10, 35 - 30, 54 - 47. Tiri liberi: Gsa 5/8, Dinamica Generale 14/19. Tre punti: Gsa 5/17, Dinamica Generale 8/25. Rimbalzi: Gsa 43 (Benevelli e Mortellaro 7), Dinamica Generale 35 (Jones 8). Fallo tecnico alla panchina della Gsa al 17’24” e alla panchina della Dinamica Generale al 27’24”. Cinque falli: nessuno. Spettatori: 3.410.

UDINE - Nei momenti difficili, quando c’è bisogno di un balsamo da due punti, la Gsa non tradisce. Reduce da  una coppia di ko consecutivi, con la precaria situazione sanitaria quotidianamente monitorata, la formazione udinese viene a capo di Mantova, mina vagante di un campionato che non permette amnesie.
Senza Pinton (nuovamente ai box) e Ferrari “schienato”, Lardo non rischia il convalescente Veideman, premiando il Nobile del “Paladozza” (forse un pò troppo pomposamente definito dallo speaker l’eroe di Bologna, dove ci risulta la Gsa abbia perso…) confermando pure Mortellaro a presidio dei tabelloni. Mantova, in totale leggerezza, confeziona, però, un immediato 5 - 0, comunque subito suturato dalla Gsa che con lo stesso Nobile, Dykes e Raspino rimette la barra dritta. L’ingresso di Pellegrino non sposta gli equilibri, anzi, l’ex ferrarese – una stoppata e tre rimbalzi a parte – di giuste, almeno in attacco, ne combina davvero poche. Più efficiente è Veideman che, in apertura di secondo quarto, piazza subito la tripla (15 - 10). Lo strano asse Sicilia - Estonia funziona però quando Veideman è bravissimo a fatturare un gioco da tre punti sull’ imprevedibile assist di “Ciccio”: 22 - 14 al 13’. Pure Diop pare ritrovato, ma  Mantova rimane in scia, anche grazie al monfalconese Candussi e ad un fallo tecnico rimediato dalla panchina udinese. Qualche sprazzo di Raspino, spedito sovente in post basso (e comunque già appesantito da 3 falli a carico) consente però alla Gsa di produrre un altro mini allungo (33 - 28), margine conservato al riposo lungo.

Dykes illumina la scena nel terzo quarto, ribadendo la sua polifunzionalità: canestri e assist (da applausi un no look pro Mortellaro) mandano Udine sul 46 – 38. La gestione dei vantaggi costituisce - come sempre - un problema evidente e la formazione di Lamma, nonostante la temporanea assenza di Jones – tenuto in panchina per i falli - ritorna a meno uno (46 - 45). Fallita addirittura (con Brownridge) la tripla del vantaggio, Mantova subisce allora la legge di Dykes, che si prende la responsabilità dell’ultimo possesso, scavando altri 7 punti prima dell’ultimo giro. Che diventano 9 (56 - 47), prima della tempesta Brownridge (una coppia di “bombe” per il 56 - 53). Dykes è ancora chirurgico e Pellegrino, con due uncini d’altri tempi timbra – per la prima volta in serata - la doppia cifra di vantaggio (67 - 55 al 36’). E’ stavolta è davvero finita, con la Gsa che, ancora grazie a “KD” – tripla a poco meno di 2 secondi dalla fine - riesce addirittura a pareggiare lo scarto maturato all’ andata (70 - 80).

LA CLASSIFICA: Trieste punti 28, Montegranaro e Fortitudo Bologna 24, Gsa e Ravenna 22, Verona e Mantova 20, Treviso 18, Ferrara, Jesi e Imola 16, Piacenza e Forli 14, Orzinuovi 8, Bergamo 6, Roseto 4.

Roberto Zanitti

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