LAZIO – UDINESE   3 - 0
Gol:  22'pt Samir (autorete), 2'st Nani, 42'st Felipe Anderson

LAZIO: Strakosha, Wallace, De Vrij, Radu, Basta, Parolo (41st Murgia), Lucas Leiva, Milinkovic – Savic (20st Lulic), Lukaku, Nani (27st Luis Alberto), Felipe Anderson. Allenatore: Inzaghi. A disposizione: Guerrieri, Vargic, Caceres, Caicedo, Di Gennaro, Patric, Jordao, Bastos, Ramos.

UDINESE: Bizzarri, Nuytinck, Danilo, Samir, Stryger Larsen, Fofana, Hallfredsson (34st Balic), Barak (10st De Paul), Pezzella, Maxi Lopez, Perica (19st Jankto). Allenatore: Oddo. A disposizione: Scuffet, Pizzignacco, Pontisso, Angella, Jaadi, Caiazza, Jankto, Donadello, Ingelsson.

ARBITRO: Banti di Livorno. Assistenti: Del Giovane e Gori. Quarto uomo: Nasca. Var: Guida. A.Var: Costanzo.

AMMONITI: Perica, Samir

NOTE: serata fresca, terreno in ottime condizioni. Angoli: 6 – 3 per l’Udinese. Recupero: 2’ + 3

ROMA -  Contro questa Lazio che non fa sconti (3 vittorie e 13 gol nelle prime tre gare del 2018, con annesso terzo posto in classifica), nel recupero del match rinviato il 5 novembre scorso, l’Udinese colleziona una discreta figuraccia. Evento ormai non più catalogabile alla voce  “casualità” o “incidente di percorso”: i due punti collezionati in tre giornate e la misera coppia di segnature fatturate (che, in realtà, sono autoreti: grazie sentito a Tomovic del Chievo e Gomis della Spal) confermano che, al netto delle assenze, l’Udinese ha smarrito brillantezza e, probabilmente (a nulla sembra servita la strigliata pubblica di capitan Danilo), motivazioni feroci.

Massimo Oddo (omaggiato con uno striscione, assieme al collaboratore Zauri, per i suoi trascorsi biancazzurri) cambia qualche carta nel mezzo: rispetto al deludente pareggio con la Spal, infatti, Balic e Jankto la guardano - almeno inizialmente - dalla panchina; al loro posto Hallfredsson e Fofana. Davanti, invece, dopo lo stop di Lasagna (che va ad aggiungersi agli altri indisponibili: Ali Adnan, Behrami e Widmer), spazio alla coppia Perica - Max Lopez. Nella Lazio, tocca a Felipe Anderson e Nani (due esterni obbligati a recitare da attaccanti puri) provare a non far rimpiangere l’infortunato Immobile. E i due ci riusciranno piuttosto bene…Dopo lunghe schermaglie, al 22’ la Lazio scatta: cross di Milinkovic - Savic e sciagurata deviazione di Samir che, pressato da Parolo e senza poter realizzare la situazione di pericolo, con una palla “impazzita” uscita da un intreccio di uomini, infila di testa – da attaccante…consumato - la propria porta. Si tratta della seconda autorete stagionale per il brasiliano, dopo quella clamorosa (sempre di cranio !) del 22 ottobre scorso contro la Juventus. Reazione bianconera al 26’: Strakosha nega il pari a Barak, deviando con i polpastrelli un rasoterra del ceco assistito, nell’occasione, da Maxi Lopez. Sulla ribattuta, Perica invoca platealmente il rigore, ma l’intervento in scivolata di Radu è del tutto regolare. Leggerezza Hallfredsson al 41’: l’islandese serve…Parolo con un passaggio centrale, sconsigliabile sin da quando il calcio è stato inventato. Per fortuna dei friulani, il destro del capitano è da dimenticare. Minuto 43: Felipe Anderson estrae dalla lampada un destro a giro, però troppo fiacco e leggibile per impensierire Bizzarri. Il giallo a carico di Samir è infine l’ultimo appunto di un primo tempo tutt’altro che eccitante.

Ma dopo appena 2’ della ripresa la Lazio irrobustisce il vantaggio. Felipe Anderson si beve Danilo in velocità e centra un pallone invitante: il piatto vincente è di Nani. All’ 8’ intervento piuttosto deciso di Parolo su Stryger Larsen in area: sembrerebbe rigore, ma non per la tecnologia. Poco dopo Perica devia in angolo con il braccio una zuccata di Milinkovic Savic: arto attaccato al corpo, non c’è penalty. Al 15’ “cavalcata” dell’ex Basta che arriva però stanchissimo al “poligono” e non può impensierire Bizzarri. L’Udinese si ripropone con Jankto (preferito ad un impalpabile Perica): destro al volo apprezzabile – per un mancino - ma palla fuori. Poco dopo la mezzora ci prova De Paul (l’altro subentrato: a posto di Barak): conclusione fiacca e imprecisa. Al 32’, invece, il discusso 10 si divora una super chance per rendere pepato il finale: ma Strakosha rimedia ad un proprio erroraccio, opponendosi alla grande alla botta ravvicinata dell’argentino. Udinese ancora più intraprendente al 40’. Fofana fa il vuoto, si libera e carica il destro dal limite: fuori di poco. E allora la Lazio la chiude: Felipe Anderson galoppa nelle incustodite praterie bianconere, resiste al tentativo di disturbo di Danilo e non perdona Bizzarri. Per spezzare questa striscia infelice c’è ora la trasferta di Genova, sponda rossoblu, in calendario per domenica prossima: tutto tranne che facile. Soprattutto per “questa“ Udinese.

Roberto Zanitti

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