CJARLINS MUZANE - ADRIESE  1 - 2
Gol: 46' Moras (r), 62' Marangon, 72' Santi (r)

CJARLINS M.: Calligaro, Parpinel, Facchinutti, Spetic (78' Smrtnik), Guzzo (78' Di Dionisio), Dukic, Del Piccolo (82' Piccolotto), Leonarduzzi, Amodeo (71' Bussi), Moras, Migliorini - All. Luca Lugnan

ADRIESE: Motti, Boscolo N., Dall'Ara (63' Rosati), Boscolo D., Ballarin, Pagan (75' Bellemo), Martino (69' Tescaro), Busetto, Santi, Marangon, Pregnolato (58' Anostini) - All. Gianluca Mattiazzi

ARBITRO: Edoardo Gianquinto sez. Trapani - Assistenti: Nino Siboni sez. Faenza e Michele Ravaioli sez. Forlì.

NOTE - Ammoniti: Busetto, Leonarduzzi, Guzzo Ballarin - Calci d'angolo 4-5. Recupero 1t. 1' - 2t. 5'.

L'Adriese al Della Ricca si prende lo scalpo di un Cjarlins Muzane incapace di portare in porto il vantaggio guadagnato in avvio di ripresa, grazie alla trasformazione del rigore concesso per atterramento in area di Moras e dallo stesso realizzato.  Mortifero l'uno-duo di Marangon e Santi che nel giro di una manciata di minuti ribaltano a favore dei rodigini il risultato finale.
La squadra ospite in realtà si è fatta preferire per lunghi tratti della prima frazione. Ottima capacità di coprire il campo, ottima circolazione di palla ed il tridente formato da Marangon, Santi e Pregnolato capace di portare continue ambasce alla difesa di Lugnan. Al 15' Marangon approfitta di un errore difensivo di Guzzo e da ottima posizione chiama Calligaro alla respinta con i pugni.
Fatica il Cjarlins M. ad uscire dalla morsa della pressione esercitata dalla mediana adriese, e si affida a lunghi lanci con l'obiettivo di scavalcare il centrocampo, non creando di fatti mai grossi patemi alla retroguardia avversaria. Solo dopo 20' arriva la prima conclusione dei padroni di casa. Ci prova con un diagonale dal vertice destro dell'area di rigore Moras, ma fallisce il bersaglio.
Si anima la gara intorno alla mezz'ora, sullo spiovente indirizzato da Migliorini sul secondo palo, Dukic e Spetic si ostacolano a vicenda sprecando così al 33' una delle rare occasioni a favore. Un minuto dopo Marangon sfrutta il sanguinoso errore di Leonarduzzi a metà campo, innescando la ripartenza di Santi, che anticipa l'uscita di Calligaro, con la palla che incredibilmente esce d'un soffio a porta spalancata. Da dimenticare al 36' il piazzato di Moras, letteralmente calciato alle ortiche, che cerca però di rifarsi quattro minuti piu tardi attaccando l'out di destra e chiamando all'intervento in presa di Motti. Chiude in attacco il Cjarlins, il rasoterra su calcio piazzato di Amodeo viene deviato provvidenzialmente in corner.
Al rientro dagli spogliatoi, passa un solo minuto quando Moras s'invola sulla fascia sinistra, e non appena cerca di entrare in area trova l'opposizione scorretta di Ballarin, che il sig. Gianquinto di Trapani sanziona con un calcio di rigore, del quale si incarica della battuta lo stesso Moras, che trasforma siglando il momentaneo vantaggio degli udinesi.
Vantaggio che regge per poco più di una quindicina di minuti. L'azione nella sua fase finale appare piuttosto confusa, il tocco di Marangon al 62' viene giudicato dall'assistente Siboni al di là della linea di porta, convincendo il direttore di gara a convalidare la rete del pareggio.
Prende consistenza la reazione degli ospiti, Rosati appena entrato da ottima posizione, impegna Calligaro, che si fa trovare pronto anche sulla successiva deviazione di testa di Santi. Sciagurato l'intervento in area di Guzzo al 72' su Santi. Non ha dubbi il signor Gianquinto a concedere la massima punizione, che lo stesso Santi mette alle spalle di Calligaro, completando la rimonta.
La girandola dei cambi aggiunge veramente poco alle possibilità di acciuffare il pari. Bussi, Di Dionisio, Smrtnik e Piccolotto non entrano mai in partita. Poco il loro contributo alla causa. Solo il redivivo Moras (il migliore dei suoi) si danna l'anima anche se non è fortunato a tempo scaduto quando si trova sui piedi la palla del possibile pari. La spizzata di Dukic, libera in ottima opposizione l'attaccante carlinese, che cerca la soluzione di forza quando forse avrebbe dovuto preferire un colpo da biliardo per impattare il match.

Antonino De Blasi

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