SAN LUIGI - Sandrin: partita d'altri tempi, e non è finita qui
L'allenatore friulano che guida i biancoverdi racconta un pomeriggio di fuoco e guarda alla trasferta di Brunico: "Non siamo fuori, ci crediamo, venderemo cara la pelle"
Gigi Sandrin, allenatore del San Luigi, dice la sua sul 3-3 maturato in casa contro la Belfiorese nell'esordio della coppa Italia nazionale: "E' stata una partita d'altri tempi, giocata in condizioni anomale, fosse stata una gara normale non si sarebbe disputata, ma c'era la necessità di non rinviarla per varie esigenze soprattutto di calendario e così le due squadre sono scese in campo e credo sia giusto complimentarsi perché i ragazzi di entrambe le formazioni hanno dato l'anima e cercato la vittoria dal primo all'ultimo secondo. Da parte nostra nelle condizioni in cui ci siamo presentati all'appuntamento, ossia con quattro squalificati, tre fuori per influenza e un paio di elementi recuperati all'ultimo momento, non sono soddisfatto ma di più della prova della squadra, e sono davvero orgoglioso di questo gruppo che ha saputo regalare alla società una prestazione di livello. Non era facile andare in vantaggio, poi ritrovarsi sotto, giocare nella ripresa controvento avrebbe ammazzato qualsiasi compagine. Noi ci abbiamo messo l'orgoglio ma anche qualità tecniche: abbiamo avuto anche un paio di opportunità per portarci sul 3-2, e poi reagito nel finale quando siamo finiti sotto nel recupero. Un po' di rammarico ovviamente esiste sia per come sia arrivati a questa partita, che avrei voluto giocarmi ad armi pari e non senza 7 ragazzi, sia perché abbiamo subito due dei tre gol quando eravamo in inferiorità numerica perché in quegli istanti due dei miei erano infortunati. Comunque, va anche detto che abbiamo incontrato una signora squadra: del resto sapevamo che sarebbe stata dura. Meglio Muiesan o Ballarini? Io mi tengo il mio Matteo, che in stagione ha già segnato mi pare 15 o 17 reti in partite ufficiali: so quanto si allena, quanto ci tiene, è un trascinatore, oltre a essere micidiale dentro l'area di rigore. Sì, ce lo teniamo stretti il nostro Matteo. Mercoledì prossimo saremo a Brunico, recuperando giocatori e andando la a giocarcela con convinzione: vedremo cosa succederà, non ci sentiamo fuori dalla competizione, venderemo cara la pelle come abbiamo saputo fare quest'oggi".
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