Nel girone C di Seconda categoria due squadre stanno lottando per la vittoria finale, Maranese e Pertegada; staccata di otto punti la Sangiorgina seguita da Trivignano e Flambro per i posti play-off. E poi c’è il Flumignano, una tra le squadre senza dubbio più in forma del momento con 26 punti, sesto posto in classifica, uno sotto la soglia di accesso ai play-off la cui distanza però è ancora rilevante. Terza miglior difesa con 18 reti subite eguagliate da quelle realizzate, difficile da pensare tale escalation importante dopo un avvio assai deludente. Di questa metamorfosi della squadra rossoblù ne parliamo con l’allenatore Marco Martinelli a cui chiediamo i segreti:

“Nulla di trascendentale, fondamentalmente – spiega il tecnico - abbiamo fatto la quadra, ci siamo guardati in faccia, inserito dei tasselli al posto giusto e così pian piano la squadra ha cominciato a vincere e a scalare diverse posizioni in classifica.  Il gruppo sta rispondendo bene, c’è entusiasmo anche all’interno di tutta la società e stiamo cercando di avvicinare gente del paese per rafforzare questa intervenuta passione.”

Parlando di tasselli, cos’è cambiato, giocatori, tipologia di gioco o cosa?
“E’ stata confermata la rosa dello scorso campionato con l’inserimento di alcuni elementi validi (il difensore Forzano dall’Ancona, Cecatto centrocampista dal Rivolto- ndr). Sicuramente il valore aggiunto arriva dal nostro portiere Germano Fabro, di grande esperienza, classe ’67, e possiamo vantare ad oggi la terza miglior difesa del girone. Ho cercato di mettere i giocatori nella posizione più consona alle loro qualità e caratteristiche e i risultati piano piano mi stanno dando ragione”.

Mister,  lei veniva da esperienze negative, dalla retrocessione dell’anno scorso e da li siete ripartiti, con che spirito?
“Abbiamo creato un gruppo – spiega - partendo da zero con la voglia di allenarsi, di mettersi in discussione e per ora stiamo disputando un ottimo campionato con questo ottimi ragazzi. Tutti i giocatori sono uniti assieme a me e con qualche dirigente. Inoltre ho un giocatore di esperienza che mi da supporto in spogliatoio ed è il già citato Germano Fabro il quale cerca di limare quelle situazioni un po’ particolari che si creano all’interno dello spogliatoio. Devo dire che, secondo il mio parere, stiamo giocando anche discretamente bene”.

Come ha impostato il gioco del Flumignano?
“Solitamente gioco con la difesa a quattro ma per me i moduli non sono importanti. Lo sono invece la voglia di metterti in discussione all’interno del rettangolo di gioco per conquistare la palla. I moduli poi vengono di conseguenza, generalmente prediligo il 4-3-3 ma il fatto più importante è che i ragazzi mettano in campo quello che viene spiegato prima della partita.”

E’ corretto dire che il Flumignano, al momento,  è la sorpresa del campionato?
“Secondo me si, stiamo sorprendendo – ammette il tecnico - perché siamo partiti male, nelle prime cinque giornate avevo un solo punto ed ora siamo sesti, un ottima escalation, tenendo conto che nelle ultime sei partite abbiamo una media punti di 1,37 ed è importante anche quello.”

Non è mai stato e sentito in discussione dalla società?
“No, la società mi ha sempre dato supporto, ha sempre avuto fiducia nel mio operato e quindi ho lavorato sempre con tranquillità e serenità.”

Veniamo al campionato in corso, secondo lei quali sono le tre squadre più forti del girone, tralasciando il Flumignano che sappiamo andare bene?
“Beh, il Flumignano può essere forte ma non fa parte di quelle 4-5 squadre che stanno davanti. Per me in ordine sono il Pertegada, squadra ben attrezzata che mette in mostra un ottimo calcio, poi c’è la Maranese che affronteremo domenica prossima, c’è la Sangiorgina sicuramente buona e poi c’è il Trivignano e poi a caduta il Flambro. Le prime cinque squadre sono fondamentalmente quelle che giocano meglio al calcio.”

Che trappola preparate alla Maranese che avrà poi due scontri diretti. Che scherzetto sta preparando?
“Niente di particolare, sto motivando i ragazzi per affrontare con serenità la partita importante di Marano al pari di quella di Porpetto, Strassoldo e Pertegada. Entriamo in campo con la voglia di giocare a calcio e poi se saremo fortunati porteremo a casa qualche punticino altrimenti basilare è uscire dal campo a testa alta ed essere consapevoli di aver dato tutto. Questo è il messaggio che do sempre ai ragazzi. Contro la squadra di Sinigaglia al momento non preparo niente, cercherò di motivare ed allenare nel migliore dei modi perché all’interno della Maranese ci sono diversi giocatori che hanno ottime qualità individuali e di conseguenza – conclude mister Martinelli - noi dobbiamo essere attenti a non sbagliare niente, a marcare bene e a sfruttare le nostre possibilità se ci vengono concesse.”

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