Freddo micidiale, vento anche peggio: ma Torreanese e Colloredo stringono i denti e si affrontano in un sabato pomeriggio per uomini veri. Si gioca una sorta di testa-coda dell'infernale girone B di Prima categoria, con i giallorossi di casa intenzionati a proseguire nella caccia ai play-off, e i granata ospiti che presentano come biglietto da visita una serie di 4 gare utili e la capacità di serrare i ranghi che sta risultando più forte delle assenze, delle difficoltà, degli infortuni. 
Pronti, via e dopo 4' accade il fattaccio: un'entratona rivelatasi "lunga" di un giocatore di casa si infrange sulla gamba del regista del Colloredo, il faro del centrocampo Ivan Cisotti. Le conseguenze appaiono devastanti tanto che la martoriata gamba dovrà essere ricucita con qualcosa come 28 punti di sutura. La buona notizia è che Ivan non ha nulla di rotto, ma ci vorrà probabilmente un mesetto prima di rivederlo in campo. Incredibilmente il direttore di gara non punisce l'intervento neppure con un cartellino giallo, ma questa è un'altra storia. 
Un episodio del genere potrebbe condizionare la partita, farla diventare una battaglia, una guerra, offuscare la razionalità e creare un nervosismo difficile da contenere. E, invece, padroni di casa e ospiti ci riescono, affrontandosi con determinazione ed agonismo, ma senza eccessi. Mancherà il gol a Torreanese-Colloredo, che si alternano per un tempo a testa a favore di vento e viceversa: ne verranno fuori un paio di occasioni per parte e, al tirar delle somme, un pareggio tutto sommato giusto. 
Ma torniamo al povero Ivan Cisotti. Che al suo presidente, David Bertoia, ha così commentato i 28 punti di sutura applicati per ricoprire l'osso: "Se non altro, ora dovremmo essere salvi!". 
Ha vissuto un pomeriggio-serata tostissimo, Ivan, classe e intelligenza calcistica di categoria superiore: non solo la ferita spaventosa e il carico di dolore annesso, ma anche il viaggio in ambulanza e un'attesa al pronto soccorso di oltre 3 ore. Forza e coraggio, campione!, la redazione di Friuligol ti invia un gigantesco in bocca al lupo. 

Con sportività e calma encomiabili il presidente Bertoia commenta l'accaduto: "Nell'entrata non c'era l'intenzione di fare del male, si è trattato di un incidente di gioco non voluto. Certo, non ci voleva per Ivan, che è il nostro Pirlo, quello che crea il gioco del Colloredo. Ma poteva anche andare peggio... La squadra ha reagito bene, non ha perso la testa, ha dimostrato di possedere carattere e spirito di sacrificio. Il punto conquistato su un campo così difficile ci dà morale e convinzione anche per tentare di far risultato contro la prima della classe". 
Questo Colloredo è, insomma, un osso duro, specie quando affronta la squadre d'alta classifica. 

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