SERIE A - Udinese contro i pali, vince la Samp
Terza sconfitta di fila per i bianconeri, che scivolano nella parte destra della classifica. Trafitta da Silvestre e Zapata, a lungo senza attaccanti di ruolo, la formazione di Oddo si schianta due volte sui legni. Inutile la rete di Ali Adnan
SAMPDORIA – UDINESE 2 - 1
Gol: 35pt Silvestre, 38st Zapata, 50st Ali Adnan
SAMPDORIA: Viviano, Berezsynski (40st Andersen), Silvestre, Ferrari, Murru, Caprari, Barreto, Torreira, Linetty, Ramirez (44st Alvarez), Quagliarella (24st Zapata). Allenatore: Giampaolo. A disposizione: Belec, Tozzo, Regini, Strinic, Tessiore, Capezzi, Praet, Kownacki.
UDINESE: Bizzarri, Stryger Larsen, Danilo (1st Angella), Samir, Widmer, Barak, Balic (34st Ingelsson), Fofana, Ali Adnan, Jankto, De Paul (20st Maxi Lopez). Allenatore: Oddo. A disposizione: Scuffet, Borsellini, Nuytinck, G.Pezzella, Zampano, Hallfredsson, Pontisso, Djoulou.
ARBITRO: Damato di Barletta. Assistenti: Liberti e Zappatore. Quarto uomo: Nasca. Var: Rocchi. Avar: Serra.
AMMONITI: Stryger Larsen, Murru, Caprari, Jankto,
NOTE: giornata fredda e nevosa a tratti, terreno in discrete condizioni. Angoli: 5 – 4 per la Sampdoria. Recupero: 1’ + 7’.
GENOVA - Febbraio è alle spalle. E non verrà certamente ricordato come il mese più produttivo (1 punto in 4 gare) del campionato dell’Udinese. Arrivata, contro la Sampdoria, alla terza sconfitta consecutiva e scivolata nuovamente nella zona destra della classifica. A Marassi, teatro dell’ultimo e unico successo del 2018 (avversario il Genoa, il 28 gennaio scorso, zampata di Behrami), i bianconeri si ripresentano in versione abbastanza inedita. Un po’ per scelta, un po’ per forza. Senza lo svizzero di porcellana, Oddo dà finalmente totale fiducia a Balic, rinunciando a Maxi Lopez - attualmente l’ unica punta superstite in organico - e inventandosi De Paul e Jankto incursori: a giudicare dai primi vagiti, la strategia sembra premiante. Al 7’, infatti, Jankto galoppa come nelle migliori giornate ma, anziché assistere De Paul, opta per la conclusione personale: sul destro del ceco, Viviano risponde presente deviando in angolo. Tre minuti dopo è Barak a cercare fortuna dal limite: il tiro fiacco non può allarmare il portiere doriano. Il palo si schiera invece con la Samp al 13’: sul corner di Jankto, Danilo ci mette la testa e Samir il piede, ma il legno alla destra di Viviano è nemico. Al 15’ la prima chance per i padroni di casa: Caprari, da posizione felice, recapita in curva un promettente destro a giro. Minuto 21: Quagliarella disegna una traiettoria rasoterra, sulla quale è felino Bizzarri. Caprari e Quagliarella apparecchiano per Ramirez al 26’: il rasoterra si perde a lato. Panico attorno alla mezzora per l’Udinese: Quagliarella “pesca” Caprari, che si avvita davanti a Bizzarri, ma la girata mancina si spegne sul fondo. Quasi scontato (un pò meno l’autore del gol) il vantaggio Samp al 35’: un pallone uscito da una mischia càpita sul destro di Silvestre che - in totale comodità, senza opposizione alcuna e a circa cinque anni dalla sua ultima gioia - con un colpo da biliardo trafigge Bizzarri. Con la Samp in dieci (Ramirez, malconcio, sta per abbandonare il campo: al suo posto Alvarez), al 42’ l’Udinese spreca il pari. De Paul pennella a beneficio di Widmer, dimenticato dalla difesa di casa – “scalata” maluccio - davanti alla porta: lo svizzero impatta malissimo in scivolata, scatenando gli improperi di Oddo.
Cambio forzato al centro della difesa friulana in avvio di ripresa: un problema muscolare a carico di Danilo (la fascia di capitano passa sul braccio di Widmer) chiama in causa Angella. All’ 11’ nuovo episodio contrario per l’Udinese: Fofana cattura un pallone vagante, si allarga ed esplode un destro che, dopo essersi infranto sulla traversa, rimbalza in campo. Al 20’ esce dal mazzo la carta Maxi Lopez (se ne va De Paul, ancora impalpabile) e al 21’ Balic estrae finalmente un bel coniglio dal cilindro, lanciando di prima intenzione Barak. L’invito prezioso per Fofana viene però vanificato dal destro alto del 6 bianconero. E’ il momento del giovanotto croato, che trova coraggio e coordinazione per provare (24’) il tiro al volo dal limite: e sono davvero pochissimi i centimetri che separano la gioia dalla delusione. Pochi istanti dopo tocca a Zapata (il richiamato è Caprari) ricomporre, al fianco di Quagliarella, una coppia di ex “punteros” bianconeri. Oddo trapianta anche Ingelsson (togliendo Balic) ma, al 38’, proprio Zapata chiude il libro. In modo tutt’altro che banale. Conquistata palla sulla trequarti difensiva, il “panteron” mette la quinta, si mangia tutto il campo, resiste a Fofana e, appena entrato in area, “uccella” Bizzarri con un dolcissimo pallonetto (quanto cercato non si sa…) di sinistro. Si spezza persino una bandierina, Damato concede 7’ di recupero e al 50’ Ali Adman prova a riaprirla. Sul destro dell’iracheno, infatti, Silvestre ci mette il piedone, vanificando l’intervento del piazzatissimo Viviano. Angella viene allora spedito a fare il centravanti e Maxi Lopez impegna ancora l’estremo blucerchiato. E’ l’ultimo rantolo, troppo tardi. Domenica prossima, al “Friuli/Dacia Arena”, calerà la Fiorentina: occasione ghiotta per riprendersi la decima piazza. Se l’Europa era roba per sognatori folli, questo ci resta.
Roberto Zanitti
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