Dopo le esperienze con la prima squadra e una pausa di riflessione è tornato più pimpante di prima al Barbeano il dirigente Franco Colavitti che sta seguendo in questa stagione gli juniores della società pordenonese partecipanti al girone provinciale. Un girone dominato dall'Aviano seguito dal Barbeano a una giornata dalla fine e con un punto da recuperare  sui pedemontani: tutto si potrebbe definire sabato prossimo e in casa Barbeano si vive l'attesa con il fiato sospeso. I biancorossi saranno di scena a Villanova di Pordenone, con l'obiettivo di completare la rimonta. 
Chiediamo a Franco Colavitti come sta vivendo questo momento?
“Abbiamo un punto di svantaggio e sabato potrebbe essere una partita, l’ultima, decisiva considerando che l’Aviano ha una gara difficile. L’unico obiettivo è vincere e poi si vedrà.”
Con l’Aviano però siete svantaggiati nei confronti diretti.
“Sì, all’andata abbiamo perso 2-1 a casa loro sbagliando un rigore allo scadere e colpendo prima una traversa, disputando nonostante tutto la migliore prestazione. Al ritorno finì invece 3-3.”
L’Aviano sabato affronterà la squadra che vi ha fatto un po’ penare nell'ultima uscita...
“Effettivamente il Sarone ci ha fatto soffrire, credo che se giocano con la stessa intensità messa contro di noi, possono dar fastidio all’Aviano.”
Il Barbeano ha dei bravi ragazzi quali l’attaccante Raffio Bance e il figlio d’arte Gabriele Chivilò dai piedi buoni.
“Qualche ragazzo di buona qualità c’è, ma credo la nostra forza sia stata il gruppo su cui il mister Manuel Trevisan ha sempre puntato. E’ un allenatore moderno, usa il 4-4-2, insegna ai ragazzi giocare la palla evitando i lanci”.
Parlano bene di un classe 2000, Willy Biasoni, conferma?
“E’ un ragazzo dotato di molta qualità, vicino alla porta fa gol, ottimo sui colpi testa. Poi c’è Abazaj Klevis, è un corridore maratoneta, buona visione di gioco, tecnicamente molto dotato. In difesa abbiamo Christian Gaudino che ha già fatto l’esordio in prima squadra prima dell’infortunio alla schiena”.
Ma lei come si trova con i ragazzi dopo aver seguito la prima squadra?
“Devo dire che questi giovanotti mi hanno fatto rinascere sia dentro che fuori dal campo: sono tornato anch'io un ragazzino... Voglio fare i complimenti agli juniores, al mister, al suo vice Stefano Bagnarol, a Stefano Zoia, al presidente e altri amici. Voglio ringraziare anche gli allenatori precedenti poiché questo gruppo è nato tre anni fa e ora raccogliamo i frutti di quel lavoro”.

Franco Poiana

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