Derby della bisiachera nel girone C di Terza categoria in programma domenica a Pieris fra i granata locali e i rossoneri del Sagrado. E’ un derby ancor più intenso quello che proveranno alcuni elementi del Pieris giunti dall’ex società del Poggio, acerrima rivale del Sagrado, un po’ come ai tempi delle repubbliche marinare fra Pisa e Livorno.
Quattro i punti di distacco fra le due formazioni con i pierissini ad un passo dai play-off, traguardo potenzialmente raggiungibile soprattutto migliorando lo score esterno. Ma stavolta i granata giocheranno in casa il derby, al “Del Neri” dove finora nessuno è riuscito a violarlo. E sulla sua capiente tribuna il presidente Franco “Titta” Peressini spera di trovare molti tifosi ad incitare la sua squadra.

Chiediamo direttamente a lui come sta vivendo il Pieris in vista del derby col Sagrado?
“Dopo gli ultimi anni in cui si navigava sempre in zone basse, penultimi o ultimi, quest’anno siamo molto vicini ai play-off e posso senz’altro dire che è una bella stagione.”

Che ricette ci sono per far bene quest’anno in Terza?
“In estate ci sono arrivati quattro cinque ragazzi dal Poggio che ha chiuso la società, e ci hanno dato quel qualcosa in più rispetto agli anni precedenti. Seguo un po’ meno la squadra direttamente, sono sì il presidente ma mi occupo di tante mansioni societarie fino a fare anche il custode, poi mio figlio gioca nelle giovanili della Manzanese e lo vado a vedere, per cui lascio l’incarico a seguire la nostra prima squadra ad altri dirigenti.”

Come gioca il Pieris?
“Abbiamo dovuto cambiare il mister, come sapete Massimo Comari ha avuto un malore durante l’intervallo di una partita e seppure ci abbia rassicurato sulle sue condizioni di salute e nel voler continuare, noi come società abbiamo deciso che prima debba curarsi definitivamente e poi se ne riparlerà. Non l’abbiamo esonerato, e lo ribadisco, lo abbiamo “congelato” ancora prima di pensare ad un altro allenatore, segno che non avevano nulla nei suoi confronti, anzi stava allenando bene. Dopo di che abbiamo chiamato Daniele Clemente fedele al suo 4-4-2 e debbo dire che la squadra risponde bene e c’è soddisfazione non solo per quelli nuovi giunti dal Poggio, ma anche per i nostri ragazzi già presenti perché fare sempre dei campionati tra ultimi e terzultimi in Terza categoria ti butta giù. La squadra era abbastanza giovane ed inesperta.”

Ma la partita di domenica col Sagrado che sapore avrà?
“Ci sono degli ex Poggio e come si sa fra Poggio e Sagrado c’è una rivalità incredibile. Io ho avuto la fortuna di allenare il Sagrado, pur non terminando la stagione, ma quello era un derby sentitissimo  e lo sarà sicuramente per quei ragazzi che giocano da noi e anche per il nostro dirigente Cragnolin anche lui un ex. Per me è una partita come un’altra, non la sento particolarmente ma spero che gli stimoli  possano fare il bene dei ragazzi.”

E il Sagrado com’è?
“Avevo visto il secondo tempo della gara d’andata. È una squadra rocciosa fisicamente, non molla mai ma noi ce la giocheremo.”

Un giudizio su questa Terza categoria così strutturata: cosa ne pensa?
“La Federcalcio ci deve lavorare sopra, la tolgono, non la tolgono, non c’è nulla di certo. Ma se la togliessero poi aumenterebbero le squadre amatoriali, secondo me. Attualmente è una categoria dove possono trovar spazio dei giovani di 16-17 anni che giocando con continuità in Terza possono mettere in mostra le proprie potenzialità trovando poi spazio in categorie superiori. A Pieris ci sono diversi delle giovanili impiegati in prima squadra e potrebbero fra un anno e due fare il passo più in alto. Se invece fai la Terza con giocatori di trenta o più anni non so a cosa serva.” 

Claudio Mariani

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