Quindici punti in 18 gare, con una media di 0,83 punti a gara. Tre vittoria da novembre ad oggi: una sola in casa (Vicenza) e due in trasferta con Teramo e Gubbio. Per il resto sei pareggi e ben 9 sconfitte. L’ultima al Mecchia di Portogruaro con il Mestre che ha fatto storcere il naso, non solo ai tifoi, ma soprattutto nel quartier generale neroverde. Benzina sul fuoco della ormai preoccupante crisi. La società, dopo l’avvicendamento Colucci-Rossitto sulla panchina, ricorre ad un altro tentativo per cambaire rotta: per preparare la prossima partita casalinga con la Fermana, infatti da venerdi prossimo a domenica, la squadra sarà in ritiro.
Al presidente Mauro Lovisa trovare delle risposte sul periodo negativo: “Non so spiegarlo. Siamo entrati in un tunnel che non sembra avere uscita.Devo dire che però la squadra domenica scorsa ha fatto bene per alcuni tratti della partita: anche Zironelli (tecnico del Mestre), si è complimentato con noi. Non è bastato, però. Quindi serve fare qualcosa in più. Anche i singoli faticano: a Portogruaro è incappato in una giornata negativa Perilli, che a San Siro era stato un eroe. Andremo in ritiro prima del match di domenica, una decisione presa assieme ai giocatori. Hanno bisogno di stare assieme, parlarsi, confrontarsi: forse così riusciremo a far valere le nostre qualità. Domenica abbiamo bisogno di una vittoria convincente, perché ora servono i punti: basta alibi, bisogna onorare la maglia”.
Il Pordenone è diventato nel corso della stagione una squadra con cui si ottengono punti abbastanza facilmente: un declino sotto gli occhi di tutti, che i neroverdi devono fermare in qualche modo se si vuole salvare almeno parzialmente la stagione con la conquista dei playoff, obiettivo minimo fissato da parte della proprietà, cui accedono le squadre dal secondo al decimo posto. Non possono essere persi di vista i margini di vantaggio sulla zona playout, ora + 10 rispetto al Santarcangelo, ma i romagnoli hanno giocato una gara in meno. Non solo, ma davanti a se, i ramarri, hanno un calendario terribile: dopo la Fermana propone il derby di Trieste, la Reggiana in casa e la capolista Padova in trasferta. Per chiudere, poi, con Vicenza, Sambenedettese e Renate. All’andata contro queste ultime sei squadre Berrettoni e soci, conquistarono solo 4 punti. Il futuro diventa minaccioso.

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