Si avvicina il tradizionale derby bisiaco o “dello stradon” fra Isonzo e Turriaco che prende il nome dalla strada provinciale che divide i due comuni con i due campanili che si affacciano a meno di due chilometri in linea d’aria divisi dalla pista dell’aeroporto. E’ un derby particolarmente sentito fra le due società non sempre nelle stesse categorie, ma quando s’incontrano il campanilismo si sente sulle tribune spesso gremite. All’andata s’impose l’Isonzo per 2-0 quando la squadra di Bandini veleggiava in acque alte e quella di Musig arrancava con fatica in fondo alla classifica. Ora le due formazioni sono distanti sette punti col Turriaco in crescita che potrebbe dare molto filo da torcere all’Isonzo sempre alle prese con la cronica difficoltà a far gol ma che sa difendersi invece molto bene.

Siamo passati dall’altra parte della strada per sentire come sta aspettando questo derby l’Isonzo e ce lo racconta il vicepresidente Pierangelo Pacorig.
“La vigilia come ogni derby è piuttosto agitata. L’Isonzo è a metà di una classifica corta, messo un po’ meglio dei cugini del Turriaco i quali anche loro stanno attraversando un buon momento, facendo punti. In una graduatoria così corta vinci o perdi due partite consecutive e puoi essere o nei play-off o finire nei play-out. Dobbiamo stare attenti al Turriaco il cui allenatore Mauro Musig è di San Pier, quindi diventa un doppio derby per lui. Non voglio sbilanciarmi sul pronostico”.

Come sta affrontando questo campionato l’Isonzo?
“L’obiettivo iniziale era di cercare di arrivare, come l’anno scorso, ai play-off. Siamo vicini seppur il nostro problema è la fase offensiva, non facciamo gol, siamo il peggior attacco che si contrappone alla miglior difesa. Per il resto siamo in linea con gli obiettivi, primario la salvezza tranquilla”.

Chi sono al momento le sorprese, in termini di giocatori, dell’Isonzo?
“Non è una sorpresa in assoluto ma lo è rispetto agli ultimi due anni Stefano Bragagnolo, talento che non era mai riuscito ad esprimersi per vari fattori quali infortuni e moduli di gioco. Quest’anno da centrocampista ha già segnato otto reti. Gli acquisti importanti che abbiamo fatto sono Stefano Alessandria, un gran portiere l’anno scorso a Turriaco ma di proprietà del Ronchi, e Alessandro Anzolin, difensore dalla Cormonese con cui abbiano puntellato il reparto arretrato. Non voglio dire nessuna sorpresa negativa ma in generale ci aspettavamo qualcosa in più dagli attaccanti. In estate era arrivato Facchinetti, 17 gol l’anno scorso a Turriaco, finora ne ha fatto uno solo e ora non gioca più ed è una delusione.”

Come mai Facchinetti non gioca più?
“Non si presenta più, a dicembre voleva andar via ma non siamo riusciti a concludere con chi lo voleva; è rimasto ancora un mese poi ha deciso di smettere con l’Isonzo. Purtroppo non si è inserito bene nel gruppo, problemi personali. Peccato.”

Vedendo oltre i confini dell’Isonzo, quali sono le sorprese di questo campionato?
“Ovviamente il Mladost di Stefano Caiffa con il quale ho giocato nel lontano 1993 a San Pier, è una squadra solida e sono meritatamente davanti. Però per me la favorita è il Ruda, le triestine invece sono più talentuose ma altalenanti.”

Oltre a Isonzo – Turriaco c’è un altro anticipo sabato, Gradese – Ruda: cosa aspettarsi?
“Bella partita, la Gradese ha tanto talento in campo, propenderei per un pareggio con gol così gli equilibri del girone rimangono tali. Chi dovesse vincere farà un grande salto”.

E cosa dire di Isontina e Villesse?
“Due sorprese negative: l’Isontina deve avere problemi difensivi nonostante sia una squadra abbastanza esperta e non è facile risollevarsi. Stessa cosa il Villesse. che pure ha cambiato allenatore, però ha sette vite con un’età media di giocatori abbastanza alta e ha la possibilità e l’esperienza per salvarsi".

Claudio Mariani

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