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Edizione provinciale di Udine


PROMO B - Cencig: "La sosta? Non ci voleva..."

Tornata a brindare in casa dopo quasi quattro mesi di astinenza e in striscia positiva, la Valnatisone guarda con fiducia al finale di stagione. Il tecnico: “Ci attendono sei partite “normali” ma, se non andremo ai play – off, non sarà un fallimento. E poi, di solito, il sottoscritto vince al secondo anno…Incidenti e infortuni ci hanno penalizzato però, sino a questo momento, abbiamo lanciato alcuni giovani interessanti e mandato in gol undici giocatori diversi”


La Valnatisone ha ritrovato le chiavi di casa. Battendo la fragile Aurora è tornata a festeggiare sul rettangolo che meglio dovrebbe conoscere, ma che raramente l’ha vista felice (erano quasi quattro i mesi di astinenza: 26 novembre 2017, 5 - 2 al Vesna) e adesso guarda con un pizzico di maggiore ottimismo al rush finale. Anche se, interrompere un mini percorso netto, non è sempre piacevole…

“Abbiamo conquistato sette punti nelle ultime tre gare: di conseguenza, la sosta non arriva proprio al momento opportuno – analizza il tecnico Paolo Cencigstiamo bene, sono tornati infortunati e squalificati. Si, è davvero un peccato interrompere il trend positivo. Ma cercheremo di non perdere lo slancio.”

Ma perchè tutti questi problemi a San Pietro? Solo 14 dei 38 punti sono fioriti sull’erba “amica”…
“Le caratteristiche della nostra squadra favoriscono il gioco di rimessa: non abbiamo un attaccante “boa” che ci permetta di sfruttare le iniziative degli esterni e siamo anche penalizzati dal campo. Non è dei migliori e difetta dell’ampiezza ideale per lo sviluppo di determinate manovre.”

Diciamo pure che dietro reggete bene (terza difesa del torneo, ndr): in dieci giornate avete mantenuto la porta immacolata.
"Ho sempre avuto retroguardie piuttosto ermetiche, disposte a concedere poco: e questa Valnatisone non fa eccezione. Siamo equilibrati: poi, gente come Michele Ciriaco e Bucovaz, appartiene ad altre categorie”

Davanti, invece, il vostro tiratore scelto (Oviszach, ndr) ha timbrato in sole sette occasioni.
“E purtroppo, per motivi personali (la recente scomparsa del papà, ndr) e di lavoro, non potrà terminare il campionato. Ricordiamo, comunque, che abbiamo mandato a rete undici elementi diversi: forse non giochiamo proprio male”

L’infermeria è sempre stata piuttosto affollata. Castelmonte è vicina…
“A partire dall’incidente di Passon, che ha privato di un tassello molto importante il reparto offensivo. In seguito ci sono passati anche Bellocchio, Ciriaco, lo stesso Oviszach, Riccardo Miano: ne abbiamo viste parecchie. Però, nonostante tutto, siamo ancora in ballo. Il mercato? Evidentemente non c’è stata la possibilità di intervenire”

Con gli arbitri, rapporti normalizzati?
“Ci sono stati momenti di tensione, ogni tanto succede. Ora le cose vanno meglio, ma rimane sempre una certa difficoltà di comprensione tra le parti. Il punto chiave è sempre lo stesso: possiamo e dobbiamo accettare gli errori, non determinati atteggiamenti”

Sei giornate al traguardo. Ripartirete appena oltre il confine play – off.
“Chiedo ai miei di affrontarle come fossero gare normali. Di queste, tre saranno scontri diretti: Ism e Juventina da noi, Cervignano fuori. Faremo tutto il possibile per entrare nelle prime cinque.”

Non doveste centrare un obbiettivo abbastanza dichiarato lo scorso agosto?
“Per me non sarebbe certo un fallimento, anche se non nego alcuni passaggi a vuoto. Metto però sul piatto le 20 e passa giornate di squalifica e la vicenda di papà Oviszach: situazioni diverse, ma che hanno inevitabilmente inciso. In mezzo alle disgrazie, comunque, si è anche costruito: non scordiamo, infatti, il lancio di alcuni giovani promettenti come Comugnaro, Snidarcig e Tommaso Dorbolò. Ragazzi sui quali puntare per costruire il futuro”

Quindi rimarresti per completare l’opera.
“E’ bello vincere subito, ma posso soltanto ricordare che al sottoscritto è successo spesso al secondo anno…”

FUORI CAMPO -  Comunque vada, nel frattempo la vita scorre e Paolo Cencig le sue soddisfazioni le raccoglie anche in altri ambiti. Dopo la recente abilitazione a “preparatore atletico professionista” del primogenito Matteo (tuttora alle dipendenze dell’Udinese calcio), infatti, la figlia Rebecca si è laureata in “economia aziendale”. “Entrambi hanno preso dalla mamma…” Un “bacio” a Claudia e il quadretto familiare è completo.

Roberto Zanitti


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  Scritto da La Redazione il 22/03/2018
 

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