DE LONGHI – GSA   80 - 64

DE LONGHI: Fantinelli 9, Musso 7, Imbrò 8, Antonutti 15, Brown 16, Swann 7, Sabatini 6, Bruttini 8, Lombardi 4. NE: Barbante, Leardini e Nikolic. Allenatore: Pillastrini.

GSA: Veideman 13, Dykes 23, Raspino 4, Diop 5, Mortellaro 5, Bushati 2, Pinton 2, Pellegrino 4, Ferrari 6, Chiti. NE: Benevelli. Allenatore: Lardo.

ARBITRI: Cappello, Caruso e Agostino

PARZIALI: 22 - 19, 39 - 35, 64 - 51. Tiri liberi: De Longhi 12/19, Gsa 14/24. Tre punti: De Longhi  8/23, Gsa 4/22. Rimbalzi: De Longhi 34 (Brown 7), Gsa 37 (Diop 8). Fallo tecnico a Lardo al 35’04”. Cinque falli: Brown. Spettatori: 5.344 (Palaverde esaurito)

TREVISO - Si alza l’asticella e la Gsa è nuda. Con tutti i suoi problemi. Attualmente la formazione di Lardo non è adeguatamente attrezzata per combattere ad alti livelli e Treviso (capace, comunque, di aggiudicarsi 12 delle ultime 13 gare), dopo averla “annusata” per due quarti, la divora senza pietà. A Udine sono mancate tante, troppe componenti: con Nobile ai box un playmaker (e si sapeva: le 16 perse non sono frutto del caso), il tiro da fuori (4/22 da tre punti…), stavolta pure il marchio di fabbrica, ovvero una difesa almeno decente. Conseguenza: in virtù dei risultati maturati sugli altri campi, Udine, scivola al quinto posto in classifica.  A quattro turni dal termine della regular season i play off non sono a rischio, ci mancherebbe; l’importante sarà arrivarci in condizioni perlomeno decenti. Anche se la promozione non ha mai fatto parte di proclami e programmi.

Cosi come contro Forli, Veideman spara subito cartucce pesanti, provando ad  allontanare la sgradevole sensazione di un possibile taglio: ci sono infatti 5 punti dell’estone nel primo e unico margine a favore della Gsa. Subito alimentato da una “bomba” di Dykes: 11 - 4. Treviso ricuce comunque con lucidità e furore, grazie alle meraviglie seriali di un ex impietoso: Antonutti. Il “Cigno di Colloredo” mette una tripla, scippa in difesa un timido Diop, innesca il contropiede e costruisce un gioco da tre punti: 16 – 15 interni dopo 6’ e mezzo. Nelle mani di capitan Fantinelli, la De Longhi sale anche sul 19 – 15, mentre Pellegrino sembra essersi smarrito (errore da sotto, fallo difensivo e palla persa in rapida successione) nei dintorni del Palaverde.

L’asse Bushati - Pellegrino non ha molte probabilità di funzionare (anche perché l’albanese di formazione italiana è tutto tranne che un “sarto”: ma questo significa scoprire che Parigi è una città), Ferrari sbaglia una cosetta facile facile a tu per tu con il ferro e Treviso libera i cavalli, allungando sul 30 - 23. Il parziale risveglio dell’ex ferrarese coincide con il ritorno della Gsa a livelli almeno accettabili, nonostante le 10 palle perse di squadra: meno quattro (35 – 39) alla pausa lunga. Non senza prima aver incassato, però, una velenosa tripla dal corner di Imbrò.

Treviso “sbarca” meglio pure nel terzo quarto. Mentre Udine concede troppo, Brown (10 punti parziali) scherza Mortellaro, banchettando in area. Fantinelli, oltre a dirigere l’orchestra di PIllastrini, si beve anche Raspino (non si vede, peraltro, lo straccio di un aiuto) in entrata: 53 - 41 al 24’32”. Riappare anche Bushati, sulla cui gestione (magari anche sulla tipologia di acquisto) ci sarebbe da riflettere: nel frattempo,  Sabatini, lo scherza dall’ angolo: 61 – 49. L’ultima “puntura” (ancora sulla sirena) è di Swann: cosi Treviso può affrontare con serenità l’ultimo quarto.

Lardo ci prova con manovalanza e gioventù (Ferrari e Diop), va a cercarsi pure un tecnico, ma le “padelle” in serie di Bushati (0/5 da tre) e la mancanza di valide alternative perimetrali scatenano la De Longhi, che si arrampica inesorabilmente sino al 69 - 51. Veideman rompe l’assedio: è solo un belàto, perché i padroni di casa hanno ormai saldamente in mano la gara (74 – 55 a 3’39” dal termine) e chiudono a braccia alzate. Ai circa 200 tifosi udinesi presenti al “Palaverde” non rimane che annegare il dispiacere, rinsaldando l’ amicizia con i trevigiani a colpi di slogan. Magra consolazione di una serata da dimenticare. Che prosegue anche durante il viaggio di ritorno, per l’improvviso guasto di uno dei due pullman…

LA CLASSIFICA: Trieste 38, Fortitudo 36, Treviso e Montegranaro 34, Gsa 32,Verona 30, Ferrara, Ravenna e Jesi 28, Imola 26, Mantova 24, Piacenza e Forli 22, Bergamo 14, Roseto 12, Orzinuovi 8.

Roberto Zanitti

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