Stremato, ma sorridente: è il volto, a fine gara, di Roberto Bortolussi tecnico di una selezione “Juniores” che sta davvero ben figurando. «Siamo riusciti a complicarci la vita da soli, con un rigore ingenuo e un’autorete che, di fatto, hanno messo la strada in salita. I cambi hanno fatto la differenza, per cui un plauso a tutti perché qui c’è davvero bisogno di tutti. Domani giocherà, visto quello che abbiamo speso oggi, chi sta meglio fisicamente per cui, inevitabilmente, ci saranno dei cambiamenti pur senza snaturare quelle che sono le nostre caratteristiche». Ora la sfida all’Abruzzo padrone di casa che, suo malgrado, ha riposato. Partirà avvantaggiato?
«Credo si si, ma per il solo fatto di giocare in casa. Fisicamente direi che, visto l’utilizzo di alcuni che hanno giocato meno, partiremo alla pari. Mi auguro che anche domani i cambi, come in tutta la manifestazione, facciano la differenza. A questo punto è normale dire che dovremo provare ad arrivare in fondo. Se l’Abruzzo sarà più forte di noi dal punto di vista della qualità daremo loro merito, se però saremo quelli visti fin qui anche loro dovranno pensare a noi. Ce la giocheremo».

Poker di reti, al Piemonte/Valle d’Aosta, che porta una sola firma: è quella di Luca Nicoloso, passato dalla primavera dell’Udinese e ora in forza alla Gemonese. «Era molto tempo che non segnavo quattro reti in una partita, ma quello che più conta è la prestazione della squadra. Abbiamo dimostrato di essere una squadra compatta, brava nelle ripartenze, per cui questa vittoria è meritata».
Hai ricoperto, in soli 90’, tre ruoli tra cui quello per te inedito della prima punta, posizione in cui ti ha “inventato” mister Bortolussi. Come ti trovi? «In effetti l’avevo fatto anni fa, ma da qualche tempo ormai gioco più largo. Mi trovo bene con i miei compagni, mi supportano molto per cui facilitano il mio compito. Io ho segnato, ma questo è frutto di un collettivo che funziona».
Compleanno felice, con tanto di regalo equivalente al passaggio dei turno da parte dei compagni, per Gianluca Cargnello che, proprio oggi, ha compiuto 19 anni. «Vista la vittoria è stato un grande compleanno; peccato per non essere sceso in campo, ma ciò che contava era vincere. Voglio ringraziare la Federazione per avermi offerto la torta e i miei compagni per avermi festeggiato; mi hanno fatto trascorrere un compleanno come se fossi stato a casa. Ma, in fondo, questa è una grande famiglia».

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