REGIONI - Capitan Vittore, disperazione e gioia
Lo sfortunato difensore del Chions, vittima in semifinale della frattura scomposta della clavicola sinistra, sconsolato ci racconta:"Per me stagione finita". E ritorna sull'impresa dell'Aquila: "Quest'anno eravamo più convinti"
Essere capitano della rappresentativa regionale juniores e non giocare la finalissima a L’Aquila sabato scorso è stato un duro colpo per Lorenzo Vittore. Il difensore del Chions classe ‘99, figlio d’arte di papà Giuseppe “Pino” attuale allenatore del Torviscosa in Eccellenza, la stessa categoria in cui gioca Lorenzo e che adesso, a causa dell’infortunio patito nella semifinale del Torneo delle Regioni con l’Abruzzo, dovrà stare ai box e tifare per i gialloblù in vista del traguardo finale. Al quale Lorenzo, uno dei fuoriquota impiegato dal mister Lenisa, è particolarmente attratto vista la prospettiva di poter giocare in serie D e tanto dipenderà dalla prossima gara, lo scontro al vertice in casa del Lumignacco dove sarà il primo spettatore.
Certo però il dover assistere anche alla finalissima dalla tribuna non sarà stato facile così come vedere i suoi compagni abbracciarsi ed esultare in mezzo al campo al triplice fischio e non esserci la in mezzo con la maglia bagnata dalla pioggia a gioire assieme.
Ritornato a casa, visita in ospedale e poi Lorenzo così ci spiega come si è infortunato.
“Da poco entrato, su un mio anticipo ad un attaccante dell’Abruzzo, mi hanno falciato e non aspettandomi l’intervento, sono caduto sulla spalla sinistra. Ora ho addosso un tutore che mi permette di fare quasi tutti i movimenti e anche il dolore è più che sopportabile”.
Sei ritornato dall’Abruzzo e il giorno di Pasqua dove sei andato a farti visitare?
“Qui all’ospedale di S.Vito al Tagliamento, città dove abito e mi hanno rincuorato non ritenendo necessario l'intervento chirurgico, ma devo tenere un tutore per 35 giorni, che non mi permetterà di partecipare alle ultima partite di campionato, la mia stagione purtroppo è finita adesso.”
Tornando indietro al Torneo delle regioni, cosa si prova a vincere, essere capitano e non giocare, ti è dispiaciuto nonostante fossi parte integrante di questo gruppo?
“Mi è dispiaciuto molto non partecipare alla finale, da capitano sapevo di essere importante da punto di vista morale per la mia squadra. I miei compagni hanno fatto tutto quanto il mister aveva richiesto. L’importante era vincere e lo abbiamo fatto tutti assieme.”
Eri già in rappresentativa l’anno scorso sotto la guida di Massimiliano Moras, cos’è cambiato rispetto all’edizione precedente?
“Penso che la qualità del gruppo dall’anno scorso a quest’anno non sia variata tanto. Questa volta eravamo più convinti dei nostri mezzi e le prime vittorie ci hanno aperto la strada a tutto il percorso, prendendo fiducia, vedendo che alcune cose arrivavano anche con facilità”.
Del mister Roberto Bortolussi che vi ha portato alla vittoria finale cosa possiamo dire?
“Il lavoro è stato sia del mister sia di tutto il suo staff curando ogni minimo particolare aiutandoci dal mattino con lo scarico, all’alimentazione e tutto il resto e ciò è stato fondamentale per la nostra vittoria. I meriti sono quindi di tutto lo staff.”
Domenica riparte il campionato ed è in programma Lumignacco – Chions, da spettatore cosa ti aspetti?
“Sarà una partita molto combattuta come all’andata, spero il risultato sia diverso ma io ci sarò comunque...a fare il tifo!.”
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