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Edizione provinciale di Udine


SERIE A - Udinese, adesso è paura di B

Con la Lazio arriva l’ottava sconfitta di fila. Lasagna illude, ma Immobile e Luis Alberto rovesciano il risultato: 1 - 2. Il vantaggio sulla zona retrocessione è ora di sei punti soltanto: sabato prossimo a Cagliari è vietato sbagliare

UDINESE – LAZIO   1 - 2
Gol: 13pt Lasagna, 27pt Immobile, 37pt Luis Alberto

UDINESE: Bizzarri, Nuytinck, Danilo, Samir (14st Widmer), Stryger Larsen, Barak, Balic, Jankto, Adnan (27st Ingelsson), Maxi Lopez (26st De Paul), Lasagna. Allenatore: Oddo. A disposizione: Scuffet, Borsellini, Hallfredsson, Perica, Pezzella, Pontisso, Zampano.

LAZIO: Strakosha, Bastos, De Vrij, Luis Felipe, Marusic, Luis Alberto (15st Murgia), Lucas Leiva, Milinkovic Savic, Lulic (1st Patric), Felipe Anderson, Immobile (27st Caicedo). Allenatore: Simone Inzaghi. A disposizione: Vargic, Guerrieri, Nani, Basta, Caceres, Di Gennaro, Wallace, Lukaku, Radu.

ARBITRO: Rocchi di Firenze. Assistenti: Di Liberatore e Tonolini. Quarto uomo: Pinzani. Var: Abisso. Avar: Lo Cicero.

AMMONITI: Caicedo, Murgia

NOTE: giornata soleggiata, terreno in buone condizioni. Angoli: Recupero: 1’ + 5’

UDINE - Rifuggiamo da facili giochi di parole (soprattutto prendendo in prestito il cognome di un allenatore travolto dagli eventi) e da ardite metafore per aggiornare mestamente i libri di storia bianconera: dopo quella con la Lazio, l’Udinese è arrivata ad otto (sembra un brutto film, è invece la cruda realtà) sconfitte di fila. Stavolta il castigo può apparire eccessivo: perché la formazione friulana ha dimostrato di voler reagire (era il minimo che si potesse chiedere, comunque, dopo le tristi esibizioni con Sassuolo, Atalanta e Fiorentina) e di poter salvare la pelle prima del 20 maggio. Con Lasagna titolare, qualcosa di meglio l’organico produce e, nel primo tempo, tiene quasi testa ad una Lazio decisamente sotto ritmo (incombono Salisburgo e il derby: ci può stare), non cosi arrembante come nel giovedi di europeo, ma abile a colpire chirurgicamente ogni qualvolta le si presenti l’opportunità. Va comunque rimarcato che l’Udinese non ha mai preoccupato Strakosha, soprattutto nel corso di una ripresa durante la quale, le variazioni tattiche apportate da Oddo non hanno prodotto nulla di apprezzabile.

Lasagna (schierato al fianco di Maxi Lopez) è un fulmine: ritorna titolare e, dopo soli 13 minuti, può già esultare con un meraviglioso colpo di testa, ispirato da un eccellente traversone di Larsen. La Lazio recupera le proprie cose, il controllo del match e al 27’ Immobile firma la rete “italiana” numero 27: ma troppo semplice è il tap in da pochi passi con la difesa bianconera di marmo. Biancazzurri “gattoni” sornioni e pronti a colpire nuovamente: dieci minuti dopo, infatti Luis Alberto, con un guizzo, rovescia il punteggio. Ma qualche responsabilità da parte di Bizzarri, stavolta c’è.

Nella ripresa, dopo aver sostituito Lulic con Patric, la banda Inzaghi si rivede dalle parti di Bizzarri: le conclusioni di Lucas Leiva e Luis Alberto non hanno però il dono della precisione. Poi Oddo è costretto a sostituire il malconcio Samir con Widmer. Anche Murgia è della gara e al 21’ prova addirittura a far male: visto l’esito dl destro dalla distanza (altissimo) si prega di ripresentarsi la prossima volta. E’ il momento dei rimpasti: entrano anche De Paul e Ingelsson, mentre Caicedo fa riposare Immobile. Al 33’ Marusic inquadra finalmente  lo specchio ma, con i polpastrelli, Bizzarri mette in angolo. L’Udinese non costruisce praticamente nulla di dignitoso, anche se al 44’ Jankto impatta un cross di Lasagna e sfiora di qualche millimetro il palo. Poco dopo è invece Murgia, servito da Patrick, a sfiorare il terzo gol. L’ultima “invocazione” è di Balic: in curva (quella curva che ha tifato incessantemente dal primo all’ultimo istante, sostenendo la squadra e ripudiando di nuovo la società) stanno ancora cercando il pallone. E adesso - sabato prossimo - Danilo e soci sono attesi a Cagliari, nella tana di una formazione inguaiata per davvero. Che ci terrebbe a risucchiare nella lotta retrocessione, in via definitiva, anche i bianconeri. E attenzione, perché la tappa successiva (infrasettimanale) sarà a Napoli. Si…salvi chi può?

Roberto Zanitti

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  Scritto da La Redazione il 08/04/2018
 

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