Squadra illegale, questo Fagagna, per tutte le avversarie di un girone A di Prima dominato (escluso un breve passaggio a vuoto a fine ottobre, con le uniche due sconfitte incassate in stagione) dall’inizio alla fine. A tre turni dal traguardo, non si tratta ancora promozione matematica - lo sarà molto probabilmente nell’infrasettimanale di Dignano, a meno di una non… vittoria del Vajont, nel match casalingo di domani con il Barbeano – ma, anche nel derby di sponsor comune (le “Onoranze funebri Michelutti”) con i vicini del Diana, la formazione del presidente Merlino, pur orfana dei due bomber Basso e Pontoni (entrambi squalificati), ha gestito le operazioni con il piglio della grande. Che sa perfettamente quello che vuole: e come ottenerlo. Il Diana? Merita già una votazione abbondante per un campionato sopra le righe. Anche se, la sconfitta peggiore dell’anno, poteva rivelarsi meno dolorosa. In prospettiva play - off, comunque, nulla è compromesso. Anzi.

LA PARTITA - Almeno all’inizio, la superiore qualità di palleggio del Fagagna non si traduce in alcuna occasione degna di nota. E al 21’ il timido Diana potrebbe sfruttare decisamente meglio un calcio di punizione concesso per fallo di Dri su Carlos: troppo prevedibile, però, il sinistro di Veneruz, facilmente intercettato da Meroi. Per il Fagagna è allora tempo di colpire. Trascorre un solo minuto e un delizioso servizio di Andriulo pesca Tisiot, che anticipa tutta la difesa e, di testa, non perdona Polotto. Troppo solo Carlos per impensierire il pacchetto arretrato rivale, il Diana non possiede nemmeno un centrocampista di passo in grado di andare alla conclusione. Meroi deve quindi limitarsi all’ordinaria amministrazione. Al 41’ Tisiot cerca di restituire il favore ad Andriulo ma, sul servizio dell’11, la conclusione è decisamente sballata. Al 44’, però, il Diana si fa minaccioso: Carlos slalomeggia, inventando per Elia, sul quale Righini “mura” in angolo.

Il Diana si ripresenta garibaldino: trascorsi 2’, una punizione di Veneruz procura un rimedio ansioso da parte della difesa di casa. E’ decisamente un buon momento per la formazione  di Trangoni: prima Marti si mangia il pareggio con un “disgraziato” colpo di testa, poi Carlos impegna Meroi con un diagonale rasoterra. Ma all’8’ il Fagagna, da squadra esperta e padrona, affonda di nuovo il bisturi: Tisiot vince il duello con Marti e invita alla battuta Pinzano. Destro secco da fuori area che incenerisce Polotto. Gli ospiti provano ad imbastire uno straccio di reazione, ma il tentativo di Busolini non ha il dono della precisione. E al 19’ il Fagagna arrotonda: il merito è di Cogoi, che sorprende Polotto con una palombella beffarda (e annessa deviazione). E al 27’ Cortiula offre minuti al promettente 2001 Frimpong che, non certo affetto da problemi di timidezza, si presenta subito con un destro di poco a lato. Tre minuti dopo il ragazzo di orgini ghanesi, desideroso di mostrare al mondo le proprie qualità, si avventa su un delizioso servizio di Marcuzzi (altro subentrato), ma la conclusione termina alta di una spanna. Lo spirito di emulazione contagia anche Meroi: eccezionale il suo balzo (minuto 33) a sventare un calcio piazzato di Eletto. La gara non può terminate senza l’acuto dell’assatanato Frimpong il quale, all’ultimo dei 4’ di recupero, guadagna caparbiamente una palla vagante e trafigge Polotto con un rasoterra.

Roberto Zanitti

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