Stasera la cena al campo sportivo, tutti insieme. Domani un incontro importante per il futuro della società. Sono giorni impegnativi, emotivamente e non solo, per il Porpetto che domenica, con una prestazione con i fiocchi, ha conquistato la permanenza in Seconda categoria: i giallorossi hanno avuto la meglio 4-1 su un mai domo Zompicchia nella sfida play-out, concludendo così nel migliore dei modi - tenuto conto delle premesse - una specie di traversata non nel deserto, ma nella tempesta. "Si potrebbe scrivere un libro su quello che abbiamo passato in questi nove mesi" sottolinea Marco Billia, l'allenatore (29 anni di panchine non sono uno scherzo) di una squadra che ha tenuto duro passandone di cotte e di crude. 
A cominciare dal colpo di scena che ha condizionato l'intera stagione giallorossa, ossia l'abbandono di punto in bianco del presidente, con ricadute facilmente intuibili, anche a livello economico. Poteva esserci il crollo, poteva saltare tutto, invece il Porpetto è riuscito a restare a galla, conquistando una salvezza che vale come e più di una promozione. Racconta Billia: "E' stata veramente dura, abbiamo però fatto quadrato tra di noi, in particolare con il ds Max Vecchiato, con il quale ho stretto un patto d'acciaio, frutto del senso di responsabilità e dell'amicizia forte che si è creata; credo di poter dire che abbiamo dimostrato di essere dei veri uomini, di parola: in passato mi sono dimesso 4 volte, stavolta tutto è stato diverso e alla fine ne è proprio valsa la pena. Personalmente sarò sempre grato agli amici di Porpetto, a cominciare da Max e Dayana, per continuare con tutti i ragazzi. La squadra a mia disposizione aveva qualità, ulteriormente potenziate con l'arrivo a stagione in corso di Mattesich, Mauro e Saranovic: quello che ha reso complicatissima l'avventura è stato il contesto". 
La sfida di domenica con lo Zompicchia ha visto in azione un Porpetto scatenato... "Potevamo già metterla al sicuro nel primo tempo, credo che la vittoria nel play-out sia stata limpida e netta. In settimana avevamo avuto l'ennesimo confronto tra di noi, volevamo con tutte le nostre forze salvarci, l'esplosione di gioia al termine della gara è stata indicativa dell'unità di intenti che abbiamo saputo esprimere e senza la quale non saremmo arrivati fin qui".
Billia parla di "campionato complessivamente mediocre; noi con le prime ce la siamo sempre giocata, Maranese e Pertegada erano le compagini nettamente più attrezzate del girone". 
Ora Marco Billia attende di vedere cosa succederà al Porpetto: "Ormai questa realtà mi è entrata nel cuore, è e sarà la mia prima scelta. Mi auguro che si possano ricostruire le basi per andare avanti, tanto più che è in costruzione il nuovo impianto sportivo...". 
Intanto, i giallorossi fanno festa: se la sono guadagnata.  

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