EHLTC 2018 - Lo sport come medicina per i trapiantati
Alcuni recenti studi dimostrano l'efficacia dell'attività fisica regolare nei pazienti
LIGNANO SABBIADORO – Il ritorno alla vita attraverso lo sport. E' attorno a questo tema che ha ruotato il convegno “Trapianto e Sport: in gara per la vita”, evento inaugurale della diciassettesima edizione degli “European Heart and Lung transplant championships” (Campionati europei per trapiantati di Cuore e Polmone), tenutosi questa mattina nella Sala Arancio del Palazzetto dello sport all'interno del Bella Italia Efa Village di Lignano Sabbiadoro. Saluti iniziali affidati al presidente dell'Associazione Cardiotrapiantati italiana (ACTI) Nevio Toneatto, al presidente dell'European Heart and Lung transplant Federation (EHLTF) Brendan Gilligan, al direttore del Centro nazionale trapianti (CNT) Alessandro Nanni Costa e al presidente della Società italiana trapianti d'organo (SITO) Umberto Cillo, mentre il convegno è stato moderato da Fernando Agrusti (Comitato regionale Federazione medici sportivi Fvg) e Bruno Grassi (Dipartimento di Area medica dell'Università di Udine).
L'introduzione, invece, è stata curata dal professor Ugolino Livi, direttore della SOC di Cardiochirurgia dell'Azienda universitaria integrata Santa Maria della Misericordia di Udine che ha sottolineato: “L'esercizio è fondamentale. L'attività sportiva è un ritorno alla vita, si torna a essere competitivi e questo è il ritorno più pieno a vivere interamente la propria vita. Sentirsi competitivi nello sport significa essere competitivi nella vita”. Significativo, poi, l'esito di uno studio effettuato nel 2010 su pazienti trapiantati aderenti a un protocollo di ricerca avviato inizialmente in Emilia Romagna e Veneto e poi esteso a livello nazionale. “Ci siamo chiesti se l'esercizio fisico potesse danneggiare il paziente – racconta Nanni Costa –, così abbiamo suddiviso alcuni pazienti trapiantati in due gruppi, uno dei quali sottoposto ad attività fisica regolare, sotto la supervisione dei medici dello sport e l'assistenza di alcuni studenti del corso di laurea in Scienze motorie, l'altro senza. I risultati sono stati molto interessanti. Il gruppo supervisionato ha registrato una riduzione della massa grassa, un aumento del metabolismo aerobico, un livello stabile di creatinina con leggerissima tendenza alla diminuzione e un nettissimo miglioramento della qualità della vita. Si tratta di un beneficio accertabile e controllabile. L'esercizio fisico, dunque, può diventare una prescrizione”. All'indagine sono stati coinvolti complessivamente 126 pazienti, di cui 70 (44 maschi, 26 femmine) inseriti nel gruppo sottoposto ad attività fisica regolare. Si è trattato del primo studio scientifico al mondo effettuato su questo tipo di pazienti, recepito in seguito dal Consiglio d'Europa (position paper on Transplantation and Physical activity).
Nel corso della conferenza, al quale hanno preso parte oltre 130 persone tra atleti, esperti e medici, è intervenuto anche Piergiuseppe Agostoni, docente dell'Università di Milano e responsabile dell'Unità operativa dello Scompenso cardiaco al Centro cardiologico Monzino di Milano, che ha affrontato il tema “Fisiopatologia e capacità funzionale nei pazienti con VAD e trapianto di cuore”. Marco De Fabritiis, invece, ha posto l'accento sull'esercizio fisico come terapia nei trapiantati d'organo. Particolarmente emozionante, poi, il racconto di due trapiantati, in gara da domani: Andre Lassoj, proveniente dai Paesi Bassi, e Francesco Calabrò, medico chirurgo italiano.
La giornata è proseguita con l'analisi di alcuni dati presentati dal professor Livi in merito ai trapianti in Italia. “Attualmente la sopravvivenza post-trapianto si sta attestando attorno all'80 per cento in cinque anni – ha dichiarato Livi -, grazie in particolare al miglioramento del trattamento del paziente. Inoltre stiamo riscontrando risultati importanti nei pazienti sopra i 70 anni, che rappresentano una popolazione molto a rischio e quindi vanno trattati con la dovuta cautela. La casistica, dunque, si sta modificando”. Successivamente Giovanni Benedetti ha posto l'attenzione sull'attualità e prospettive nel trapianto di polmone, mentre Ari Harjula del Department of Cardiothoracic surgery University (Helsinki Central Hospital) ha spiegato il ruolo delle cellule staminali e della genetica nel trapianto d'organo. L'ultimo intervento, infine, di Andrea Ermolao dell'Unità operativa di Medicina dello sport del Dipartimento di Medicina dell'Università di Padova si è concentrato su: “Eventi cardiovascolari post trapianto: valutazione del rischio e prevenzione”. Le conclusioni del convegno sono state affidate a Roberto Peressutti del Centro regionale Trapianti Fvg.
CERIMONIA D'APERTURA
Ricordiamo che oggi alle 16 prenderà il via il corteo delle delegazioni delle 15 nazioni partecipanti che partiranno dal Bella Italia Efa Village, attraverseranno il lungomare Kechler e giungeranno in piazza Marcello d'Olivo a Lignano Pineta, dove alle 17 si terrà la Cerimonia d'apertura.
L'EHLTC 2018 è patrocinato da: Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Provincia di Udine, Comune di Lignano Sabbiadoro, Comune di Codroipo.
Barbara Castellini
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