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Edizione provinciale di Udine


LUMIGNACCO - Zetto: ci vorrà del tempo per digerire una cosa così

Espulso per simulazione, il rossoblù, quando i filmati e la foto che pubblichiamo parlano chiaro: era rigore! "Stavamo già assaporando la serie D... L'arbitro ha preso un abbaglio, può capitare, ma certi errori hanno un peso specifico molto elevato. Se solo potessimo rigiocarla!"

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Le immagini, la foto che pubblichiamo: carta canta, si potrebbe dire. Più che cantare viene da smoccolare, ma Federico Zetto è calmo, misurato, la sua rabbia è quella dei forti, controllata. Zetto, lei è un simulatore? "La foto, i filmati, parlano chiaro. Cosa posso aggiungere a questa chiarezza... Dispiace, l'episodio è avvenuto a 10' dalla fine, con l'avversario il contatto c'è stato, un contatto solare, evidente, da calcio di rigore. Che, se trasformato, ci avrebbe portato avanti 3-2 a pochi minuti dal 90'. Quando l'arbitro ha tirato fuori il cartellino giallo non ci volevo credere. Come ha potuto sbagliare? Ha preso un abbaglio, ha visto male: sbagliano i giocatori, sbagliano anche i direttori di gara, ma indubbiamente certi errori hanno un peso specifico molto elevato". 
Federico Zetto nel "day after" del Lumignacco: espulso per somma di ammonizioni. Il colmo. "Brucia da matti, il boccone è amaro, grosso, indigesto. A fine gara eravamo sotto choc, poi pian piano è cresciuta la rabbia: stavamo già assaporando la serie D, quella categoria dove diversi di noi volevano tornare, e tornare conquistandosela sul campo. E' andata così, ci vorrà del tempo per farsene una ragione e mettersi il cuore in pace. Quando sono stato espulso il Calvina stava soffrendo, e stava soffrendo per merito nostro, come nel match d'andata, perché eravamo venuti fuori alla distanza e stavamo ribaltando la situazione. Abbiamo lavorato duro per un anno, non è bastato. E' stato un anno dispendioso fisicamente e mentalmente, e anche esaltante". 
Federico Zetto non ha voglia di parlare di futuro: "E come si fa, c'è bisogno di staccare la spina, ricaricare le pile. Dopo una cosa del genere non si può nel giro di qualche ora voltare semplicemente pagina. Posso però dire che la squadra, il tecnico, lo staff, la società, i tifosi, tutti meritavano la D. Purtroppo, col Calvina abbiamo preso gol su nostri errori, quindi gol evitabili. E il calcio non perdona. L'arbitraggio? La mia simulazione è stata un episodio chiave, ma anche il calcione rifilato a Cucciardi fa impressione, a rivederlo... Se soltanto potessimo rigiocarla, questa maledetta partita!". 
Il pensiero del giocatore rossoblù è per la squadra: "Diversi di noi erano già stati insieme a Monfalcone. Ma qui abbiamo trovato altri ragazzi con cui dar vita a qualcosa di importante. I giovani, bravissimi, e pure i vari Cucciardi, Nastri, Della Bianca... Ragazzi fantastici, mi creda". E non simula, Federico Zetto, quando parla del Lumignacco, come non ha simulato domenica, con 30 e passa gradi, su quel dannato rettangolo che ha finito per divorare il sogno più bello.

 

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  Scritto da La Redazione il 11/06/2018
 

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