COPPA ITALIA - Udinese battuta e già contestata
Come due anni fa, bianconeri già eliminati: nonostante la rete iniziale di Machis, il Benevento rimonta e passa ai supplementari. Squadra improvvisata, lenta e prevedibile. Restano sei giorni di mercato per evitare un’altra stagione di stenti. L’ira della Curva Nord
UDINESE – BENEVENTO 1 - 2 (dopo ts)
Gol: 6'pt Machis, 24' st Viola, 14' 1ts Tello
UDINESE: Nicolas, Stryger Larsen (6 1ts Ter Avest), Wague, Samir, Pezzella (30st Ali Adnan), Fofana (11 1ts Balic), Mandragora, Machis, Barak (27st Pussetto), De Paul, Lasagna. Allenatore: Velazquez. A disposizione: Scuffet, Gasparini, Opoku, Vizeu, Micin, Nuytinck, Pontisso.
BENEVENTO: Puggioni, Maggio, Volta, Costa, Di Chiara, Nocerino (21 st Bandinelli), Viola, Tello (8 2ts Del Pinto), Insigne (16st Ricci), Coda, Improta. Allenatore: Bucchi. A disposizione: Montipò, Gori, Sparandeo, Billong, Tuia, Gyamfi, Tazza, Santarpia.
ARBITRO: Giacomelli di Trieste. Assistenti: Mondin di Treviso e Tolfo di Pordenone. Quarto uomo: Ros di Pordenone.
AMMONITI: Mandragora, Nocerino, Viola
NOTE: serata gradevole, terreno in buone condizioni, spettatori 15.141. Angoli: 9 - 2 per il Benevento. Recupero: 0’ + 3’ + 1’ + 3’.
UDINE - Meno male che era importante cominciare bene. Istinto bianconero? Per la sconfitta, sicuramente. Che si materializza alla prima occasione vera e propria. Il Benevento (che giocherà la prossima serie B…) passa al “Friuli” e - come due anni fa lo Spezia - cancella subito l’Udinese dal tabellone della coppa Italia. Finisce come in una pellicola già vista e sentita: la squadra ricoperta di fischi e il consueto invito “a spendere” da parte della Curva Nord rivolto alla famiglia Pozzo. A distanza di tre mesi dall’ultima, “fantastica” salvezza, dopo un precampionato farcito di illusioni e di buoni propositi, il castello bianconero frana miseramente.
Velazquez spiazza un pò tutti, preferendo Nicolas a Scuffet e sistemando Samir e Wague in mezzo alla difesa (dateci subito un centrale degno, per cortesia), Consegnando inoltre al discontinuo Pezzella la corsia di sinistra. Lasagna è l’unica punta, supportata dai tre incursori (benino per il gol Machis, male Barak, De Paul è il... solito De Paul): non concluderà praticamente mai in porta. Nel mezzo, non è che le cose vadano meglio: Fofana è un iperattivo fine a se stesso mentre Mandragora pare appesantito ed è pure graziato da Giacomelli (secondo giallo risparmiato).
Eppure, per la prima esultanza stagionale bianconera bastano soltanto 6’: Machis riceve un cross e batte coraggiosamente di prima intenzione, in diagonale, fulminando Puggioni. Al 16’, invece, il portiere sannita deve allungarsi per deviare una bordata di Barak. Impreciso, al 22’, Mandragora - ammonito dopo - che, con il piede meno dotato (il destro), calcia alto. Al 26’ primo squillo ospite: Impronta conclude, Larsen si oppone e la palla decolla sopra la traversa, con Nicolas spettatore speranzoso. Minuto 32: De Paul prova dalla distanza: prontezza di pensiero e potenza ci sono, la mira non ancora. Al 34’ l’Udinese si salva per il classico pelo: azione avvolgente dei giallorossi e palla avvelenata di Maggio sulla quale, con Nicolas impreparato, interviene maldestramente Stryger Larsen. Per fortuna del danese, il male minore è un calcio d’angolo. Al 37’, però, soltanto il palo protegge i bianconeri: si stampa, infatti, sul legno alla destra di Nicolas, un destro di Coda, abile a catturare una seconda palla al limite dell’area. Sette minuti dopo è ancora il destino a beffare i campani. Conclusione nemmeno tanto pretenziosa di Viola dai 30 metri: Nicolas va già un po’ goffo ma, in suo soccorso, arriva il sostegno – stavolta sinistro - della porta.
Udinese più incisiva in avvio di ripresa. Al 4’ Fofana invita De Paul, che cerca il destro rasoterra: palla interessante, ma fuori dallo specchio. Replica prontamente il Benevento al 10’. Nocerino accarezza il cuoio, mirando al sette: Nicolas, ben piazzato, ci arriva. Al 18’ il neo entrato Ricci sguinzaglia Improta: sul cross pericoloso c’è il salvataggio puntuale di Pezzella. E al 24’ il Benevento - meritatamente - impatta: palla in uscita, l’Udinese tutta si alza ma, sul successivo rilancio di Maggio, Viola scatta in posizione regolare, infilzando Nicolas. Trascorrono quattro minuti e l’ex Verona è prodigioso sul destro a colpo sicuro di Tello. La formazione di Bucchi, più dell’Udinese - che non costruisce proprio nulla di concreto - vorrebbe evitare i supplementari: ma prima Improta la mette in curva e poi Bandinelli, pescato da Viola a tre metri da gol, “riempie” le braccia di Nicolas.
Si va ai supplementari e al 14' il Benevento assesta la mazzata: azione avvolgente nell’area friulana e stoccata finale di Tello. L’Udinese, frastornata anche dai cambi (c’è l’esordio di Ter Avest) prova a rimediarla ma, con tanta frenesia, pochissime idee e, sinceramente, poco talento, non si va da nessuna parte. Nemmeno al terzo turno di coppa Italia. E’ l’11 agosto, l’allarme è già suonato: restano sei giorni di mercato per rimediare.
Roberto Zanitti
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