ITALIA – CROAZIA   54 - 69

ITALIA: Toffolo 6, Profaiser 8, Gregori 6, Pastrello 15, Orsili 8, Vella 1, Bocola 2, Baldi 4, Soglia 4, Conte. NE: Ianezic e Cantone. Coach: Iurlaro

CROAZIA: Perko 3, Lazic 6, Curic 10, Mandic 8, Muhl 20, Kostic 13, Mihic 3, Savic 4, Juric 2, Bilic, Mise, Zadro. Coach: Nemec

ARBITRI: Maricic (Serbia), Sahin (Turchia) e Gudelj (Svezia)

PARZIALI:  10 - 24,  28 - 41, 41 - 56. Liberi: Italia  11/16, Croazia 16/22. Tre punti: Italia 5/21, Croazia 5/12. Rimbalzi: Italia 30 (Toffolo e Orsili 5), Croazia 43 (Kostic 10). Antisportivi: Lazic, Muhl. Cinque falli: nessuna. Spettatori: 300

UDINE - Decima. Una piazzamento finale che non può certo inorgoglire, ma che fotografa in maniera eloquente la consistenza, ma soprattutto l’incompletezza (con Madera qualcosa, ma non troppo, sarebbe cambiato) dell’Italia di questi Europei udinesi. Nell’ultima recita, contro la Croazia già affrontata nel girone eliminatorio (anche in quel caso fini male: 52 - 56), senza Ianezic e Cantone a referto ma non utilizzabili per malanni fisici, le azzurrine – probabilmente con il serbatoio delle energie quasi prosciugato - che non riescono ad imbastire né buoni attacchi nè a difendere decentemente, sono protagoniste di un abbrivio che raggela: e il primo quarto termina con un scarto già preoccupante ma, soprattutto, con 24 punti incassati. Troppi. In particolare se l’attacco stenta a fatturare bottini decenti. Due triple di Gregori (poi scomparsa dal match, con un complessivo 2/10 dal campo), una “puntura” di Toffolo e un invenzione di Orsili rimettono l’Italia in partita, ma Kostic, Muhl e Curic firmano un nuovo allungo croato. Stavolta tocca a Profaiser (una coppia di bombette) ricucire lo strappo: troppo poco, però, per spaventare una Croazia che riprende il largo, mantenendo 13 lunghezze alla pausa lunga. L’Italia non molla e prova a stare dentro la gara recuperando dal meno 16 (41 - 57) al meno 8 (54 - 62) con 3’ 24” ancora su tabellone. Iurlaro ruota tutto quello che gli è rimasto, cercando anche la soluzione disperata del pressing: la rimonta rimane però una chimera, il canestro un tabu e il parziale di 7 - 0 di Muhl (la migliore in campo per distacco: 20 punti, 8 rimbalzi e 9 assist!) e socie sistema l’Italia sulla decima poltrona della classifica.


Roberto Zanitti

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