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Edizione provinciale di Udine


SERIE A - Udinese spuntata: primo ko

Firenze si conferma campo “stregato”. Mai pericolosa, la formazione friulana viene castigata nella ripresa da un…contropiede. Ispira Chiesa, decide Benassi. Velazquez: “Una gara che ci può insegnare tanto, ma si poteva anche fare fallo…”. Adesso la sosta

FIORENTINA – UDINESE   1 - 0
Gol:  28st Benassi

FIORENTINA: Lafont (1st Dragowski), Milenkovic, German Pezzella, Vitor Hugo, Biraghi, Benassi, Edimilson, Gerson (38st Dabo), Chiesa, Simeone, Eysseric (19st Pjaca). Allenatore: Pioli. A disposizione: Ghidotti, Ceccherini, Diks, Hancko, Laurini, Mirallas, Norgaard, Thereau, Vlahovic.

UDINESE: Scuffet, Stryger Larsen, Ekong, Nuytinck (43st Vizeu), Samir, Fofana, Behrami (35st D’Alessandro), De Paul, Machis, Pussetto (17st Teodorczyk), Lasagna. Allenatore: Velazquez. A disposizione: Musso, Nicolas, Opoku, Wague, Pontisso, Giuseppe Pezzella, Ter Avest.

ARBITRO: Giua di Olbia. Assistenti: Marrazzo e Liberti. Quarto uomo: Marini. Var: Banti. Avar: Peretti.

AMMONITI: Gerson, Fofana, Biraghi, German Pezzella

NOTE: pomeriggio caldo, terreno in discrete condizioni, spettatori: 21mila. Angoli: 11 - 4 per la Fiorentina. Recupero: 0’ + 4’

FIRENZE. Una pareggio, una vittoria e una sconfitta: questo è il “bilancino” che accompagna l’Udinese alla prima sosta stagionale.
Non malaccio, anche se il passaggio a vuoto di Firenze lascia spazio – al netto di un centrocampo “diroccato” -  a diversi argomenti di meditazione. I più sostanziosi: nessun tiro in porta degno di nota (dopo la grandinata di occasioni del match con la Sampdoria) e la concessione di un contropiede letale, decisivo ai fini della sentenza. In trasferta, soprattutto, non deve accadere. Che ci fosse da lavorare, si sapeva: intanto, però, l’impresa di collezionare tre gare utili di fila non riesce dal campionato 2011/2012, quello del terzo posto di Francesco Guidolin.

Lo schieramento di partenza è quasi scontato. Nel mezzo Behrami e Fofana sono le sentinelle a protezione della difesa, mentre la scelta di Velazquez per il ruolo di terzo trequartista cade su Pussetto. Lasagna recita dunque ancora da unica punta pura. La Fiorentina vuol fare la partita, ma l’Udinese si protegge con ordine (4 - 4 -2 in fase di non possesso, modulo comunque mutante e mutato in corsa) e, appena può, esce dal proprio territorio. Ma di occasioni autentiche non c’è traccia. Almeno fino al 24’ quando Eysseric, incaricato di eseguire un calcio piazzato (concesso per uno strattonamento reiterato ai danni di Chiesa), sfiora il palo alla destra di Scuffet. Per Lafont, invece, l’unico fastidio è un’ uscita su cross di Machis, innescato da Samir. Al 28’, però, la Fiorentina spreca: nel cuore dell’area, Biraghi si ritrova la sfera sul piede “sbagliato” (nel caso specifico il destro) e calcia sopra la traversa. Al 35’, invece, De Paul sgancia il destro: per la precisione, ripassare la prossima volta. Minuto 39: sgomma e conclude Chiesa da posizione defilata, ma Scuffet è ben piazzato. L’ultimo tentativo è targato Gerson: un sinistro rasoterra tutt’altro che trascendentale.

Nell’intervallo la Fiorentina si vede costretta ad una sostituzione forzata riguardante il portiere: Lafont, scavigliato, viene rilevato da Dragowski. L’onda viola si alza e al 9’ Pezzella e Milenkovic arrivano in leggero ritardo sulla spizzata di Gerson. Al 14’ Benassi ha una buona chance: il sinistro rasoterra, propiziato da Eysseric, è domato senza ansia da Scuffet. A 17’ il coraggioso Velazquez cambia faccia alla squadra: Pussetto, voglioso però non ancora decisivo, lascia il posto a Teodorczyk. Poco dopo, invece, Eysseric si fa da parte, a beneficio di Pjaca. E al 28’ Chiesa inventa il  vantaggio dei padroni di casa. L’azione è un contropiede e scaturisce da un…corner friulano (il primo assoluto): il talento viola si mangia metà campo e invita Benassi che, sorvegliato da… Lasagna e malgrado la netta superiorità numerica nemica - sei uomini contro tre! - fulmina Scuffet. Velazquez rischia tutto richiamando Behrami: gli ultimi 10’ sono cosi roba di D’Alessandro. La carta disperata è Vizeu: ma non va. E’ anzi la Fiorentina a sfiorare il raddoppio: prima Scuffet “spegne” Chiesa, poi è la difesa a murare Dabo. Peccato, ma se non si tira mai in porta…Ora la pausa Nazionali: si riparte domenica 16 (salvo anticipi o posticipi ancora da definire), in casa, con il Torino.

I COMMENTI - “Oggi abbiamo fatto una bellissima prestazione – trova un motivo di consolazione Velazquez - dopo i primi, difficili 10 minuti, siamo andati molto meglio, più senza palla che con palla. Potevamo fare gol noi prima, ma questa è una gara che ci può insegnare tanto”.

Il gol subìto è arrivato da un vostro angolo
”L’errore è tutto nostro, potevamo anche fare fallo per interrompere la giocata viola. Arrabbiato? Si, ma non per me. Per i ragazzi, la società e i tifosi che erano allo stadio”.

Non avete mai tirato in porta, però.
Si può fare meglio, ma la squadra ha lavorato bene e un pareggio ci stava”.

“Quando perdi cosi aver giocato bene non è consolante – ringhia il responsabile dell’area tecnica Daniele Pradè - adesso avremo tanti nazionali in partenza e quindi non potremo lavorare insieme. Cercheremo comunque di sfruttare la pausa per farci trovare pronti, in vista della difficile gara casalinga con il Torino, Un primo bilancio? Possiamo già parlare di una buona crescita collettiva, ci sono calciatori giovani e forti e Behrami è un capitano vero”.

Scuffet: “Abbiamo disputato una gara importante, di squadra: peccato non aver preso punti. E pure nelle occasioni precedenti, con Parma e Sampdoria, ce la siamo sempre giocata alla pari. Anche se dobbiamo maturare per arginare determinate situazioni e farci trovare pronti”. Ora la Nazionale. “Giocare con continuità è positivo e non potrà che farmi bene”.

Roberto Zanitti

https://i.imgur.com/LaWINdy.gif

 

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  Scritto da La Redazione il 02/09/2018
 

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