FEMMINILE - Tripletta del Tavagnacco
Tre successi in altrettante gare per le formazioni gialloblu nella “maratona” di Sappada. La serie A di Marco Rossi supera agevolmente 3 - 0 l’Obi Bressanone, ma resta un cantiere aperto privo di grande talento
Non solo “Sappamukki” (la festa del rientro delle mucche dall’alpeggio) nel secondo week end di settembre, in quel di Sappada: la località da poco “inglobata” nel Friuli Venezia Giulia ha infatti ospitato – nella giornata odierna – una vera e propria “maratona” dedicata al calcio femminile.
Protagonista l’Upc Tavagnacco che, seppur in una manifestazione a carattere non ufficiale (tutte le gare sono state affidate alla direzione dell’ex calciatore e allenatore Romeo Comisso, ora arbitro della Lcfc), ha incamerato il bottino pieno.
L’abbuffata è iniziata in tarda mattinata, con l’Under 17 gialloblu che ha superato per 5 - 1 il Keralpen Belluno: gran protagonista del match la gradese Pinatti, autrice di una quaterna. Digerito il pranzo, è scesa poi in campo la Primavera, impostasi 3 - 0 (doppietta di Govetto) al Portogruaro.
Nell’ultimo match in cartellone, infine, la prima squadra affidata a Marco Rossi (Camporese e socie disputeranno il campionato consecutivo numero 18 in serie A: si parte il 22 settembre) ha regolato, sempre per 3 - 0, l’Obi Bressanone, compagine di serie C del Trentino Alto Adige. Si è trattato più che altro di una sgambata, in quanto le avversarie non sono mai riuscite ad impegnare (nemmeno una conclusione nello specchio della porta) il nuovo portiere Piazza. Tutte le reti nel primo tempo: la prima di Zuliani, la seconda di Polli e la terza di uno degli ultimi innesti di mercato, Emma Errico (gran punizione dal limite). Nella ripresa, prevedibile girandola di sostituzioni, due pali colpiti e buone sensazioni destate dalla giovane esterna mancina Fracaros. Ma l’imbarazzante fragilità dell’avversario (due categorie di differenza) e l’impressione, derivante dall’evidente calo del tasso tecnico della rosa, con alcuni ruoli discretamente scoperti – si avverte la mancanza, ad esempio, di un difensore centrale di adeguato livello, dopo il brusco addio di Martinelli – inducono a pensare che quest’anno, per abitare posizioni di classifica tranquille, ci sarà da lottare parecchio (rozan).