ECCELLENZA - In 4 minuti la Juventina ribalta il Fontanafredda
Malusà tra i pali e Dornik a cannoneggiare: Sepulcri cambia la partita e la sua squadra cambia atteggiamento in avvio di ripresa. I rossoneri illusi da Scian perdono man mano le loro certezze
JUVENTINA - FONTANAFREDDA 2-1
Gol: al 38' Scian, al 5'st Dornik, al 9'st Romanelli.
JUVENTINA: Stergulc (1'st Malusà), Federico Marini, Nicola Marini, Racca, Popovic, Zorzut, Madonna (46'st Copetti), Kozuh (37 st Zuliani), Banini (1'st Dornik), Romanelli, Kerpan (19’st Kogoj). (14. Veljkovic, 17. Ormelese). All. Nicola Sepulcri.
FONTANAFREDDA: Peruch, Gant, Campaner, De Pin, Basso, Cao, Scian (4'st Ceschiat), Possamai (35'st Gerolin), Nicola Salvador, Mauro (41'st Martinelli), Lisotto (35'st Zardini). (12. Berton, 13. Davide Salvador, 15. Gattel, 17. Avdylj, 20. Bruseghin). All. Gianluca Stoico.
ARBITRO: Riccardo Corredig sez. Maniago. Assistenti: Guido De Marinis sez. Trieste e Martina Zonta sez. Trieste.
NOTE - Ammoniti: 19’st Possamai (f), 21’st Kogoj (f), 26’st Zorzut (f). Angoli 2-1. Rec.: 2'-6'30". Giornata soleggiata, calda. Spettatori 120 circa.
Quando la Juventina cambia passo, e lo fa ad inizio ripresa, fa vedere i muscoli e la determinazione nel voler ribaltare il punteggio fin lì negativo per i biancorossi. In quattro minuti tutto si capovolge, non solo nei gol ma anche nel possesso palla e nella “cattiveria” agonistica.
Il successo quindi della Juventina è figlio di tale caratteristica messa in campo dalla squadra di Sepulcri, troppo leggera dalla cintola in su nel primo tempo e forse presa in controtempo dalla baldanza dei pordenonesi scioltisi col passare del tempo.
Nulla o poco più, gol a parte, da annotare nella prima frazione, due tentativi di Lisotto, di un nulla fuori il primo, contratto dalla diagonale difensiva il secondo, poi sempre dal piede del numero 11 parte il tiro sul quale Stergulc ribatte ma non trattiene favorendo il tap-in di Scian a porta spalancata al minuto 38.
Al rientro in campo due novità in casa Juventina: la porta è difesa adesso dal fuoriquota Malusà per poter far entrare l’esperto Dornik al posto del giovane Banini sembrato troppo avulso dal gioco. I frutti si vedono subito, Peruch sventa una sassata diretta all’incrocio, poi Dornik approfitta di una disattenzione del suo marcatore e fa 1-1. Passano quattro minuti, siamo al 9’ e dal settore destro sfonda Romanelli il cui diagonale si spegne in fondo al sacco. Sorpasso completato e Juventina al controllo della gara. Solo due punizioni per il Fontanafredda, al 26’ di Nicola Salvador su cui Malusà si oppone in angolo, e l’altra nel recupero di Ceschiat fuori dallo specchio.
L’ANGOLO DEL VAR
Arbitro: Riccardo Corredig sez. Maniago 6.5. AA1: Guido De Marinis sez. Trieste 6.5; AA2: Martina Zonta sez. Trieste 6.5.
Gara piuttosto corretta e l'arbitro Corredig ricorre ai cartellini quand'è necessario. Buona l’intesa con gli assistenti.
I casi analizzati
- 33’st: qualche timida protesta della Juventina ma al momento del passaggio, Madonna è in posizione irregolare e prontamente l’AA1 De Marinis lo segnala e l’arbitro ferma il gioco nel mentre Madonna calcia in porta.
- 47’st: proteste della Juventina sull’assegnazione del calcio di punizione a favore del Fontanafredda per il fallo subito dal giocatore rossonero. Le proteste nascono dal fatto di una presunta reazione con le braccia allargate di chi ha subito poi il fallo. L’arbitro in questo caso ha ritenuto di punire la prima scorrettezza, quella commessa dal giocatore di casa, ritenendo la presunta reazione un gesto a divincolarsi dall’avversario per evitare perdite di tempo. Valutazione corretta dell’arbitro secondo il nostro punto di vista.