Una degna finale corona l'avventura degli Allievi del Cavazzo e, senza la dolcezza del trionfo conclusivo, anche quella di una spumeggiante Pontebbana. 
Parola, com'è giusto, ai due condottieri, ai due tecnici di queste squadre che si sono date battaglia oggi ad Ampezzo, facendo emozionare i presenti. 
Paolo Di Biase, l'allenatore del Cavazzo, afferma commosso: "Ho provato una gioia inaspettata e immensa anche se credevo nel gruppo. Un gruppo molto giovane, che mi ha regalato tantissime soddisfazioni sia a livello di presenze, sia dimostrando maturità, capacità di soffrire e grande determinazione, strappando con i denti un risultato che a inizio campionato era impensabile. La nostra forza è stata il gruppo, applaudo tutti i ragazzi, sarebbe riduttivo parlare delle individualità, che pur ci sono, la vittoria non è nata dai singoli ma dall'apporto di ciascun protagonista. Il futuro? Sono contento di restare a Cavazzo e di continuare a lavorare nel settore giovanile: è questa la mia dimensione". 

Alessandro Di Marco, timoniere della Pontebbana, spiega: "Peccato non aver tenuto qualche golletto anche per questa finale. Ma le partite secche sono così... Le azioni da gol le abbiamo avute noi come loro. Tanto per dirne una, dopo 20 secondi c'era una presa fuori area con le mani da parte del portiere del Cavazzo non sanzionata dall'arbitro. La partita è stata equilibrata, potevamo vincerla noi nel finale, ma anche perderla. E' accaduto ai calci di rigore, ma dobbiamo essere orgogliosi e contenti di questa nostra stagione e, semplicemente, ci riproveremo il prossimo anno, sempre come Pontebbana".