BOLOGNA – UDINESE   2 - 1
Gol: 32pt De Paul, 42pt Santander, 37st Orsolini

BOLOGNA: Skorupski, Calabresi, Danilo, De Maio, Mattiello, Nagy, Dzemaili, Svanberg (34st Orsolini), Krejci (17st Diijks), Falcinelli (30st Okwonkwo), Santander. Allenatore: Inzaghi. A disposizione: Da Costa, Destro, Gonzalez, Mbaye, Paz, Pulgar, Santurro, Valencia.

UDINESE: Scuffet, Stryger Larsen, Ekong, Nuytinck, Samir, Behrami (39st Machis), Fofana, Mandragora, Pussetto (12st D’Alessandro), De Paul. Lasagna (19st Teodorczyk). Allenatore: Velazquez. A disposizione: Musso, Nicholas, Barak, Opoku, Pezzella, Pontisso, Vizeu, Wague, Ter Avest.

ARBITRO: Manganiello di Pinerolo. Assistenti: Passeri e Ranghetti. Quarto uomo: Rapuano. Var: Orsato. Avar: Mondin.

AMMONITI: Svanberg, Pussetto, Nagy, De Paul, Behrami, Machis.

NOTE: giornata soleggiata, terreno in ottime condizioni. Angoli: 4 - 3 per l’Udinese. Recupero: 2’ + 3’.

BOLOGNA - Tre punti in altrettante gare e due sconfitte consecutive: iniziata in maniera beneaugurante (con il blitz sul terreno del Chievo) l’intensa settimana dell’Udinese va, invece, in archivio nel peggiore dei modi. Dopo la Lazio, infatti, anche il Bologna - due sole reti fatturate sino ad oggi - castiga la formazione di Velazquez. Alla quale urge spiegare che le gare non durano solo 40 minuti. E che non ci si può svegliare (Lazio docet) solo quando il tabellino avverso chiama alla riscossa. L’eccellente semi prestazione dei bianconeri - lanciati dal gol di Pussetto e più volte vicini al raddoppio - finisce, infatti, al traguardo della prima frazione (anche se va ricordato un rigore abbastanza netto non concesso ai padroni di casa), quando il Bologna agguanta il pareggio. Nella ripresa, infatti, anche agevolati dal clamoroso quanto imprevisto calo dei friulani, i rossoblu prendono quota e coraggio, centrando il secondo successo stagionale. Udinese dalla doppia faccia, dunque: bella e autoritaria prima, sconcertante e senza la giusta personalità dopo.

PRIMO TEMPO - La prima ad affacciarsi è proprio l’Udinese. Minuto 8’, scolastico ma efficace dai e vai tra Mandragora e De Paul: sinistro infido del centrocampista di proprietà Juventus che lambisce il palo. Male Manganiello al quarto d’ora: l’intervento in area di Ekong su Svamberg è chiaramente da massima punizione, ma il fischietto piemontese - con l’ausilio del Var - non assegna il penalty. Dovrebbe però ammonire Svanberg per simulazione: nemmeno quello. Sul ribaltamento, intanto, Lasagna si divora una chance colossale: De Paul è perfetto nei tempi e nella misura del servizio, ma il destro di KL15 esce indecorosamente strozzato. Prende coraggio il Bologna e al 20’ Santander riesce a divincolarsi: la botta lievita sopra la traversa. Mandragora, spacciato per un play di riferimento, agisce ormai da mezzala: e al 23’ potrebbe fare male con il destro. Che però non è il piede preferito dell’ex Crotone: il cuoio rotola mestamente sul fondo. Palo sfiorato da De Paul al 25’: De Maio si avventura dove non dovrebbe perdendo palla, l’argentino apparecchia il destro, la mira non è precisa. Rischia invece parecchio l’Udinese al 29’: Mattiello si beve Nuytinck e, sul prosieguo della manovra, Santander batte a colpo sicuro. Stryger Larsen è però la provvidenza sulla linea. Al 32’ l’Udinese avanza nel punteggio: De Paul “pesca” Pussetto, Krejci - che non è proprio un difensore puro - dorme, coprendo con approssimazione e l’argentino firma, con un pregevole esterno destro, il suo primo gol italiano. Ma proprio nel suo peggior momento, il Bologna torna a galla. Minuto 42: Santander dialoga (troppo comodamente) con Svamberg al limite e sgancia un destro centrale - ma di terrificante potenza - che Scuffet non riesce a intercettare.

SECONDO TEMPO - Al 10’ Svanberg riceve palla, la fa scorrere e scarica un destro che si perde a lato di qualche centimetro. Due minuti dopo il primo cambio in casa Udinese: se ne va Pussetto, entra D’Alessandro. E al 19’ Velazquez cambia la punta, con Teodorczyk a cercare una maggiore consistenza di quella offerta da Lasagna. Invano. L’Udinese non punge più e al 35’ Mandragora ci prova ancora da lontano: palla lontana dai pali di Skorupski. La carta vincente la estrae allora Inzaghi: Orsolini (Scarpa d’oro al Mondiale Under 20 del 2017) entrato da tre minuti e “armato” da Mattiello, prende in contropiede Scuffet, sorprendendolo di piatto sinistro sul primo palo. Al 41’ Santander potrebbe pure metterci il fiocco, ma la conclusione del tosto paraguaiano finisce devitalizzata da Scuffet. E lo stesso numero 7, al 90’, colpisce la base del montante. L’Udinese ? Chiamata a rimontare, è totalmente evaporata. E torna alla base con la bisaccia vuota. E adesso, all’orizzonte, in successione (entrambe nella cuccia di casa), ecco apparire Juventus e Napoli…

LE PAGELLE - Scuffet 5,5, Stryger Larsen 5,5, Ekong 5, Nuytinck 6, Samir 5,5, Behrami 6, Mandragora 5,5, Fofana 6, Pussetto 6,5, De Paul 6,5, Lasagna 5, Teodorczyk, 5, D’Alessandro 5.5, Machis s.v.

Roberto Zanitti