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Edizione provinciale di Udine


UDINESE - Velazquez: "Ronaldo? Non abbiamo paura"

Domani, in un “Friuli Dacia Arena” esaurito (avvio alle 18, dirige Abisso di Palermo), arriva la Juventus dei sette scudetti consecutivi e del penta Pallone d’oro. Il mister ribadisce la fiducia: “Loro sono tra le squadre più forti del panorama calcistico, ma se andiamo per perdere meglio restare a casa…E nel calcio può succedere qualsiasi cosa, perché nemmeno Barcellona e Real Madrid raccolgono mai tutti i punti disponibili…”

Arriva la Juve. Arriva Ronaldo. E con lui Dybala, Cancelo, Chiellini, Bonucci, Bernardeschi, Pjanic, Manduzkic. E chi più ne ha più ne metta. Roba da invocare clemenza. Ma nel calcio si sa, ogni tanto, qualcosa di strano succede. E l’Udinese, che da questa tipologia di gare con ha nulla da perdere (ma che proviene da due ko di fila), intende provarci. Domani in un “Friuli Dacia Arena” pieno come un uovo sodo (avvio alle 18, arbitro Abisso di Palermo) i bianconeri friulani proveranno ad arrestare la marcia della invitta capolista: 7 successi in altrettante esibizioni.

“Per me la Juve è una delle squadre più forti nel panorama calcistico – sentenzia mister Julio Velazquez, che proprio oggi compie 37 anni – ma è impossibile che faccia tutti i punti a disposizione: ed è con questo concetto che abbiamo iniziato la settimana. Perché non evitare di fargli prendere i tre punti? Arriviamo con energia, mentalità: tutti insieme è possibile, non solo nel calcio ma anche nella vita. Se penso che è impossibile mi “fermo en mi casa”…

Qualche promessa speciale in caso di vittoria o pareggio?
“Niente. Penso però che si tratta di una situazione normale, anche per altri top club come  Real, Barcellona, Paris S.Germain, Manchester City: fare il pieno è praticamente impossibile. Per noi, invece, può essere possibile se giochiamo come contro Lazio o Bologna”.

Ma come si fa a fermare, o quantomeno limitare, una simile corazzata?
“Non pensando solo a difendersi: se mettiamo in campo la nostra qualità possiamo creare problemi anche alla Juve”.

Un eventuale punto debole di Bonucci e soci?
“Quello che abbiamo preparato resta dentro lo spogliatoio. Dobbiamo essere forti, con testa mentalità e qualità. Io rimango ottimista, come sempre”.

Può essere la gara della svolta anche per lei?
“No, io credo nella normalità, come per le altre gare. Bisogna sempre restare equilibrati, io rimango la stessa persona e lo stesso allenatore: quello che conta è che, alla fine, la gente che verrà allo stadio sarà orgogliosa di quello che avrà visto”.

Che ne pensa di Allegri?
“E’ arrivato alla Juventus in un momento difficile, mi piace come ha lavorato. Anche se non lo conosco  lo apprezzo, soprattutto nel suo equilibrio di persona e mister. Non è semplice allenare la Juve, squadra condannata a vincere sempre”

Con Ronaldo, come la mettiamo?
“Messi o Cristiano: parliamo di uno dei due calciatori più grandi del mondo. E’ la rosa della Juve, però, che impressiona: il nostro obbiettivo, perciò, non dev’essere solo quello di fermare Ronaldo. Ma comunque sia, con vittoria, pareggio o sconfitta, dobbiamo affrontare l’impegno senza paura, armati di fiducia e personalità”.

Per la sua squadra, sceglierebbe Ronaldo o Messi?
“Sono due calciatori diversi, ma molto forti. Difficile dire chi è meglio”.

E’ vero che all’Udinese manca un pò di cinismo?
“Siamo una squadra giovane, se valutiamo le tre sconfitte sia Firenze che quella contro la Lazio potevano essere due pareggi. A Bologna tutti hanno detto che si poteva anche vincere: la prima parte, bellissima, è stata fatta con qualità e superiorità. Dobbiamo allungare sino al 90’ l’atteggiamento di forza e mentalità. E migliorare il timing…”.

Le scelte sono già fatte?
“Due punte, una o altre soluzioni: ho a disposizione diverse chances. Abbiamo cambiato e provato tanto durante la settimana, anche alla luce del sole e a porte aperte per rispetto dei tifosi. Posso solo a anticipare che partiremo con un attaccante”.

Da tradizione, lo stadio sarà a prevalenza juventina.
“Quello che conta è l’atmosfera: e assieme ai tifosi ospiti, ci saranno anche i nostri. Giochiamo in casa, vedere lo stadio pieno sarà bellissimo: questo è il vero calcio”.

Mister, è la sua prima gara contro una grande del calcio europeo?
“Ho 37 anni e tutto il tempo di vivere altre emozioni, spero. In Portogallo ho già incontrato Benfica e Porto, ma non penso tanto a questo. Piuttosto al fatto di arrivare a sfidare la Juventus con naturalezza e tranquillità”.

I CONVOCATI  Portieri: Scuffet, Nicholas, Musso. Difensori: Ekong, Nuytinck, Opoku, Pezzella, Samir, Stryger Larsen, Ter Avest, Wague. Centrocampisti: Barak, Behrami, D’Alessandro, De Paul, Fofana, Mandragora, Pontisso. Attaccanti: Lasagna, Machis, Pussetto, Tedorczyk, Vizeu.

DINAMICA MIKO - Si tratta del match sponsor di domani e del main sponsor della formazione Primavera. Appartiene alla famiglia Terraneo: Lorenzo (figlio del patron Lao) è l’Ad dell’azienda. “Vedo in questo accordo un ritorno al passato, perché c’è qualcosa che ci  accomuna alla famiglia Pozzo – spiega Terraneo junior – anche noi con il basket, a Gorizia, (a fine anni 90, ndr), siamo infatti arrivati fino alla serie A. Essere qua e vivere questa emozione riporta alla mente quel periodo cosi intenso. Siamo entrati piano piano l’anno scorso, lo stadio cosi bello è un presupposto per una partnership più importante. La nostra azienda è nata 1998 e propone un prodotto rivoluzionario per il mercato”.

La prima microfibra made in Italy dal cuore verde, ottenuta da bottiglie di plastica riciclate e lavorate attraverso un innovativo processo ad acqua, ha conquistato la stima, infatti, di prestigiose case automobilistiche quali Renault, Mercedes Benz, Land Rover, Mini. Che l’hanno scelta per rivestire sedili, schienali, pannelli, tetti e portiere delle loro auto. L’Automotive rappresenta il 95% del fatturato e la Dacia fa parte dei clienti del portafoglio...Unico “inconveniente” la fede juventina di Lorenzo Terraneo. “Mio padre mi portava al “Boschetti” di Tricesimo quando nella Juvenus giocavano i vari Platini, Boniek, Rossi…Diciamo che domani sarò combattuto e mi andranno bene due risultati su tre…”

Roberto Zanitti



 

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  Scritto da La Redazione il 05/10/2018
 

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